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Mauro Gallegati, il guru che presentò Stiglitz a Grillo: “Ecco il modello di sviluppo che sogniamo”

INTERVISTA A MAURO GALLEGATI, l’economista dell’Università delle Marche che nel dicembre del 2005 fece incontrare Stiglitz e Grillo in un ristorante romano – Un modello di sviluppo non più basato sul Pil ma sul benessere come dice l’Istat – Il referendum online sull’euro – La patrimoniale non basta – Serve un governo con un programma condivisibile da M5S.

Mauro Gallegati, il guru che presentò Stiglitz a Grillo: “Ecco il modello di sviluppo che sogniamo”

Galeotto fu quel pranzo a Roma nel dicembre del 2005. E’ lì che Beppe Grillo conobbe il premio Nobel per l’economia Joseph Stiglitz. A farli incontrare fu Mauro Gallegati, stimatissimo economista dell’Università delle Marche che oggi è uno dei più ascoltati consiglieri economici del leader del Movimento 5 Stelle e al quale FIRSTonline ha rivolto domande su tutti i maggiori temi di attualità economica e finanziaria. Dal referendum sull’euro alla crescita, dalla patrimoniale al debito pubblico, dall’austerità allo sviluppo: ecco il Gallegati-pensiero, che può coincidere del tutto o solo in parte con la linea di Beppe Grillo ma che sicuramente rappresenta un punto di riferimento per il leader del Movimento 5 Stelle.

FIRSTonline –  Professor Gallegati, si racconta che Lei sia stato l’uomo che fatto incontrare il premio Nobel Joseph Stiglitz con il capo del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo: come sono andate esattamente le cose?

GALLEGATI – Un pranzo in un ristorante romano nel dicembre 2005

FIRSTonline – Che cosa pensa Stiglitz di Grillo e viceversa?

GALLEGATI – Bisognerebbe chiederlo direttamente a loro, ma si veda: http://www.project-syndicate.org/commentary/listening-to-european-voters–rejection-of-austerity-by-joseph-e–stiglitz

FIRSTonline – In un’intervista al Corriere della Sera Lei ha sostenuto di recente che “sarebbe folle uscire dall’euro perché diminuirebbe del 30-40% il reddito degli italiani” ma nei giorni scorsi Grillo ha proposto un referendum online sull’euro: la linea di Grillo è pro o contro la presenza dell’Italia nell’euro?

GALLEGATI – Credo Grillo sia per un referendum.

FIRStonline – L’Italia sta vivendo la più lunga recessione del dopoguerra e insieme al mondo intero la prima crisi globale e la più grave crisi economica e finanziaria dal ’29 ad oggi che verosimilmente durerà ancora anni: secondo Lei dobbiamo rassegnarci alla decrescita o si può fare subito qualcosa per invertire la rotta e tornare sulla via dello sviluppo senza scassare i conti pubblici e riducendo il peso del debito?

GALLEGATI – Credo che la crisi sia strutturale. Se posso rimanderei a due post su lakrisi.it (http://lakrisi.com/2012/07/19/la-produttivita-e-la-globalizzazione-e-non-le-banche-cattive-hanno-causato-la-crisi/, http://lakrisi.com/2012/06/14/la-crescita-impossibile/).

FIRSTonline – In molti auspicano il ritorno alla crescita dell’economia italiana come base per una maggior giustizia sociale ma la costituzionalizzazione del pareggio di bilancio e l’adesione agli impegni europei – primo tra tutti il Fiscal compact – sembrano lasciare scarsi spazi all’Italia per una politica economica diversa da quella fin qui perseguita: Lei che cosa ne pensa?

GALLEGATI – Siamo nel campo dei desiderata: nel medio-lungo termine un diverso modello di sviluppo non più basato sul PIL, ma sul benessere (tipo BES dell’ ISTAT) e nel breve periodo una politica del lavoro che valorizzi le realtà italiane (arte, eno-gastronomia, turismo etc) e che indirizzi la spesa in R&S verso produzioni del “futuro” (impatto ambientale zero, energy saving, dematerializzazione dei beni etc). Penso occorra coniugare il rigore al sostegno per la domanda aggregata

FIRSTonline – In concreto che cosa bisognerebbe fare per accelerare la crescita in Italia e in Europa e che cosa suggerirà di fare a Grillo?

GALLEGATI – Per me la crescita è un mantra. Sbagliato, perché insostenibile. Occorrerebbe una strategia di più lungo periodo.

FIRSTonline – Nell’ultimo anno gli italiani hanno fatto grandissimi sacrifici ma, in virtù della sua politica di austerità, il governo Monti ha evitato la bancarotta a cui il governo Berlusconi aveva portato il Paese: quei sacrifici vanno salvati o cancellati?

GALLEGATI – Rimanderei a: http://lakrisi.com/2012/05/07/austerita/

FIRSTonline – I mercati finanziari guardano con preoccupazione all’evoluzione del quadro politico italiano e al rischio di ingovernabilità: un Paese che ha un debito pubblico largamente in mano a investitori esteri può infischiarsi dei mercati con i tutti i costi che ciò può comportare oppure, secondo Lei, si può fare una diversa politica economica e sociale senza allarmare i mercati?

GALLEGATI – Penso di no. Dobbiamo rivedere l’€ nella direzione di una unità politica, e di conseguenza fiscale e bancaria

FIRSTonline – Fattori di debolezza dell’economia italiana sono generalmente considerati la bassa produttività e la declinante competitività dei nostri prodotti ma un forte handicap allo sviluppo vengono di solito ritenuti anche la scarsa presenza di grandi imprese e la modesta attrattività di investimenti e capitali esteri: Lei che cosa ne pensa?

GALLEGATI – In realtà Conti e Modiano dimostrano che esportano solo le medie imprese italiane, non le piccole o grandi. Lo Stato deve dettare le regole del gioco economico. Chi investe in un paese senza una seria legge sul bilancio, dove le mafie sono “rilevanti” e la corruzione dilaga?

FIRSTonline – Lei ha proposto di istituire una patrimoniale sui super-ricchi ma – al di là dell’indubbio valore morale – pensa che un’imposta del genere possa davvero garantire allo Stato somme in grado di ridurre significativamente il debito o di sostenere un piano di investimenti pubblici?

GALLEGATI – Da solo no. Rimando ad un lavoro che ho scritto con Stiglitz sul tema, in Micromega a fine mese.

FIRSTonline – Ammesso che Grillo faccia proprie tutte o quasi le Sue proposte, non crede che se M5S va al Governo ha qualche probabilità d realizzarle ma che, se resta all’opposizione, può solo fare opera di testimonianza, nobile finché si vuole ma politicamente sterile?

GALLEGATI – Spero, personalmente, in un governo di alto profilo, che presenti un programma condivisibile dal M5S.

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