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Matera, scommettere sulla cultura

Matera Capitale della cultura 2019 è un’occasione da non perdere ma occorre investire e utilizzare al meglio i fondi pubblici disponibili – Gentiloni e Boccia in Basilicata

Matera, scommettere sulla cultura

Prima Paolo Gentiloni e poi Vincenzo Boccia in meno di una settimana hanno messo piede in Basilicata: a Matera il primo, a Potenza il secondo. Occasioni per entrambi per indicare all’ Italia una Regione che guarda al futuro e accetta la sfida della cultura come opportunità economica. Una specie di controcanto a chi in passato sosteneva che con la cultura non si mangia.

Dispiegato qui, dove Matera Capitale della cultura 2019 vale 160 milioni di euro di investimenti pubblici. Nella sede di Confindustria Potenza, Vincenzo Boccia celebrando i dieci anni di Confindustria Basilicata, ha chiarito il suo pensiero di sviluppo del Sud.

In una fase di lieve e interessante ripresa economica 2017, ha detto che non esiste una politica per il Sud. Al contrario deve andare avanti un’unica politica industriale che comprenda certamente il Sud. Va bene quella di Industria 4.0 del Ministro Calenda, ma va sostenuta a tutti i livelli.

Forte di questa idea lui ha abolito il suo “Comitato Mezzogiorno di Confindustria”. Cinque giorni prima a Matera il premier Gentiloni aveva chiesto agli imprenditori di investire in questa parte del Paese. Di avere fiducia nei progetti che stanno accompagnando la rinascita di aree in affanno.

L’antica città dei sassi proiettata al 2019 è un obiettivo da non mancare. La programmazione degli eventi, però, non deve tralasciare le criticità e i ritardi storici nei servizi, nelle infrastrutture, nell’ambiente, nell’occupazione giovanile, nel credito. Un complesso puzzle da ricomporre in fretta, abbiamo ascoltato da Boccia, che chiede assunzione di responsabilità e certezze anche regionali.

A maggior ragione – spiega Pasquale Lorusso, Presidente di Confindustria Basilicata – quando le nostre imprese si impegnano nell’innovazione e per Matera 2019 ci ispiriamo a Expo 2015. Boccia ha ricordato la presenza di Fiat, Eni, Poste italiane, Comer Industries, Università, Centri di ricerca.

Gentiloni aveva dato credito a queste imprese. Un accordo di programma e un master plan vedono impegnate altre grandi aziende per accessibilità , accoglienza, welfare , tempo libero. L’evento di Matera che coinvolge tutta la Regione è osservato dalle autorità. Si vuole procedere senza ombre, senza essere sfiorati dalle negatività di Expo 2015 con conseguenti commissariamenti del governo.

Poche settimane il Prefetto di Matera Antonella Bellomo ha presentato uno schema di Protocollo di legalità per prevenire tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata. Un atto di fiducia e di tutela su gare per forniture e servizi ancora aperti.

Gli effetti dell’evento, infatti, si trascineranno oltre il 2019, almeno per ciò che riguarda il nuovo campus universitario, la modernizzazione della ferrovia FAL Bari-Matera e la sistemazione della statale Bradanica. Un puzzle, appunto, che dovrà avere tutti pezzi economici al loro giusto posto.

 

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