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Market abuse: inasprimento sanzioni e più poteri a Consob

Il decreto legislativo per il completo adeguamento dell’ordinamento italiano al regolamento europeo sul market abuse arriva oggi in Cdm: la delega scade il 21 maggio – Aumentano le sanzioni massime per aggiotaggio e insider trading

Market abuse: inasprimento sanzioni e più poteri a Consob

Più poteri a Consob e sanzioni più salate per insider trading e aggiotaggio. Questi i punti centrali della bozza di decreto legislativo per il completo adeguamento dell’ordinamento italiano al regolamento europeo sul market abuse. Il provvedimento, che dovrebbe arrivare oggi in Consiglio dei ministri ed è stato anticipato ieri dall’agenzia Radiocor, integra alcune disposizioni del Testo unico della finanza (Tuf).

In base alle nuove norme, nel corso delle ispezioni Consob potrà accedere anche ai dati di telefonia fissa e mobile e avrà il potere di imporre la rettifica, in caso di diffusione di informazioni false e fuorvianti per il pubblico, non solo nei confronti dell’emittente ma anche verso “altri soggetti responsabili di diffusione di informazione false e fuorvianti”.

Il provvedimento, inoltre, estende le sanzioni per irregolare acquisto di azioni anche agli amministratori di società negoziate sui sistemi multilaterali di negoziazione (Mtf).

Quanto all’inasprimento delle sanzioni, sale da 3 a 5 milioni il massimo edittale per la violazione dell’articolo 187-bis del Tuf (abuso e comunicazione illecita di informazioni privilegiate) e aumenta da 5 a 15 milioni (o al 15% del fatturato) la sanzione massima nei confronti della società che ne beneficia.

A questi inasprimenti, ricorda la relazione tecnica, si contrappongono, per altre sanzioni, le riduzioni dei massimali edittali per cui “il potenziale effetto finale in termini di variazione di gettito si stima neutro”.

Per completare l’adeguamento della legislazione italiana al regolamento europeo sul market abuse è stata introdotta una delega legislativa nella legge di delegazione europea entrava in vigore lo scorso novembre. La delega scade a sei mesi da quella data, cioè il prossimo 21 maggio.

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