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Manovra, tenaglie sulla scuola

La bozza del provvedimento che giovedì arriverà in Consiglio dei ministri intende impedire che dal 2012 il numero delle cattedre torni a salire, confermando così il contenuto della Legge 133 – Altri tagli in vista per il sostegno agli alunni disabili – Presidi temporanei negli istituti più piccoli.

Manovra, tenaglie sulla scuola

La manovra di cui si è discusso oggi a Palazzo Grazioli prevede anche una stretta pesante sulla scuola. Si intende impedire che dal 2012 possa tornare a crescere il numero di cattedre e di posti da amministrativo, tecnico ed ausiliario. Altri obiettivi sono allargare a tutto il personale docente le competenze sul sostegno agli alunni disabili (sullo stesso tema, pochi giorni fa, si era espressa la Fondazione Giovanni Agnelli), aumentare i controlli sulle diagnosi che indicano il supporto didattico agli alunni con problemi di apprendimento, accorpare le segreterie delle scuole materne, elementari e medie, e affidare gli istituti più piccoli a presidi temporanei. Le scuole con un numero di alunni inferiore a 500 unità, ridotto fino a 300 per le istituzioni site nelle piccole isole, nei comuni montani, nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche, rimarranno prive di dirigenti di ruolo.

Nelle bozze che circolano sulla manovra economica è evidente l’intenzione del Governo di mantenere in essere la soppressione di circa 85mila posti da docente ed almeno altri 45mila come personale scolastico di supporto. “A decorrere dall’anno scolastico 2012/2013 – si legge – le dotazioni organiche del personale docente, educativo ed Ata della scuola non devono superare la consistenza delle relative dotazioni organiche dello stesso personale determinata nell’anno scolastico 2011/2012 in applicazione dell’articolo 64 della legge 6 agosto 2008, n. 133”.

Pubblicato in: News

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