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Manovra: scontro su Quota 100, Iva non si rimodula

Stasera nuovo Consiglio dei ministri – Renzi chiede l’abolizione di Quota 100 ma Di Maio la difende a spada tratta e Conte la conferma- Il premier esclude rimodulazioni dell’Iva

Manovra: scontro su Quota 100, Iva non si rimodula

È slittato da ieri a oggi, alle ore 21, il Consiglio dei ministri che dovrà approvare la manovra di Bilancio 2020. Tuttavia, è probabile che alla fine otterrà il via libera soltanto il Documento programmatico di bilancio, il testo che entro la mezzanotte andrà inviato alla Commissione europea. Quanto alla manovra e al decreto fiscale collegato, il voto finale del governo potrebbe slittare ancora di qualche giorno, visto che la maggioranza continua a essere divisa su più di un capitolo. A confermare quanto la strada sia ancora in salita, è arrivata anche la cancellazione del vertice di governo di ieri sera.

“Cosa significa che il Consiglio dei ministri è stato rinviato? – commenta il leader della Lega, Matteo Salvini – Che stanno litigando come matti”.

Uno dei punti più controversi è il futuro della quota 100 sulle pensioni. Il Pd fa sapere di essere disponibile a una revisione delle finestre di uscita, precisando tuttavia che vanno trovate coperture alternative a quelle previste per la riduzione del cuneo fiscale.

Intanto, proprio su quota 100 è in atto un braccio di ferro fra Italia Viva e Movimento 5 Stelle. Luigi Di Maio spinge per mantenere la misura – voluta dalla Lega, ma su cui anche i grillini avevano puntato molto l’anno scorso – mentre Matteo Renzi punta a superarla per ridurre le tasse.

“L’Esecutivo non potrebbe mai sostenere un nuovo aumento delle tasse – fa sapere il capo politico pentastellato – e men che meno un altro colpo ai pensionati”. Ma Di Maio si dice anche “certo della possibilità di trovare una quadra con il Pd”.

Lo scontro però è stato messo a tacere dal Premier Giuseppe Conte che, a margine della presentazione della relazione sull’innovazione e ricerca del Cnr, “salva” quota 100:  “Vogliamo conservare Quota 100, perché questo è l’indirizzo politico. Si è ragionato sulle finestre di uscita, ma nulla è stato ancora deciso. Quota 100 comunque rimane, questo senz’altro”

Sul versante fiscale, mentre tramonta ogni velleità di rimodulazione delle aliquote Iva, esclusa definitivamente dal premier Giuseppe Conte, tiene banco la tutela dell’ambiente: si fanno strada le ipotesi di una nuova tassa su imballaggi e contenitori in plastica (20 centesimi per ogni chilo) e di un ulteriore aumento delle accise sul diesel, il cui prezzo rischia di allenarsi a quello della benzina. Si parla ancora anche della cosiddetta “sugar tax” e di un nuovo aumento del prezzo delle sigarette come misure per fare cassa e allo stesso tempo tutelare la salute pubblica.

Possibile anche un’estensione ai bonifici del cosiddetto “cashback”, cioè lo sconto fiscale a chi paga con strumenti tracciabili, riservato finora alle carte elettroniche.   

Per quanto riguarda le tax expenditures, dovrebbero essere tagliate solo ai redditi più alti: l’asticella sarà fissata probabilmente a 100-120mila euro.

Intanto, sempre per oggi, alle 14, è in programma anche una riunione della direzione nazionale del Pd.

(Ultimo aggiornamento: ore 12.16 del 15 ottobre).

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