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Male l’asta Ctz, ma la rimonta di Shanghai piace a Piazza Affari: +1% a metà giornata

Nonostante i tassi dell’asta Ctz siano più che raddoppiati, Piazza Affari resta in terreno positivo, galvanizzata dalla grande rimonta di Shanghai: a quanto pare la Banca centrale cinese annuncerà a breve un aggiustamento all’attuale politica monetaria – Vola Impregilo (+10%) il giorno dopo l’avvio della fusione con Salini approvato dai Cda a mercati chiusi.

Male l’asta Ctz, ma la rimonta di Shanghai piace a Piazza Affari: +1% a metà giornata

SCHIZZANO IN ALTO I TASSI DI CTZ E BTPI E DELLA SPAGNA. MA LE BORSE FESTEGGIANO IL RECUPERO DI SHANGHAI

I tassi salgono ma Piazza Affari apprezza che sia i titoli italiani che quelli spagnoli in asta siano stati tutti collocati. La Borsa di Milano è in rialzo, l’indice Ftse Mib sale ora del’1,02% a 15266 punti. Così in Europa. Londra +1,01%, Parigi +1,06, Francoforte +1,69%, Madrid +1,22%.

Il Tesoro torna a settembre. Nell prima delle aste di fine mese sono stati assegnati  tutti i 3,5 miliardi di euro del nuovo Ctz a 24 mesi, ma il rendimento è volato ai massimi da settembre 2012 raggiungendo il 2,403% dall’1,113% dell’asta di maggio. Un incremento di 129 punti che conferma le previsioni pessimistiche della vigilia.

Il Tesoro ha assegnato anche Btp indicizzati all’inflazione con scadenza 5 e 15 anni per un miliardo di euro, l’importo massimo prefissato. Il rendimento medio sulla scadenza 2018 è salito al 2,91% dall’1,83% dell’asta di maggio e quello sul titolo 2026 è aumentato al 3,75% dal 3,23% del collocamento di febbraio. Dopo l’asta lo spread si è riporato a quota 299 bp.

Poco prima dell’asta italiana, la Spagna ha collocato titoli di Stato a 3 e 9 mesi per un totale di 3,07 miliardi di euro, poco più del target massimo di 3 miliardi, ma ha dovuto pagare tassi più alti. Il rendimento medio sulla scadenza trimestrale è salito allo 0,869% dallo 0,331% dell’asta di maggio e quello sul 9 mesi è tornato sopra l’1%, all’1,441% dallo 0,789% di un mese fa.

Il differenziale tra i decennali spagnoli e tedeschi si è leggermente ampliato a 321 punti base, con il tasso dei Bonos al 4,97%, dopo il deciso rialzo dei rendimenti registrato nell’asta di titoli a 3 e 9 mesi del Tesoro spagnolo.

L’asta è stata preceduta da buone notizie in arrivo dalla Cina. La Borsa di Shanghai, in pesante perdita fino ad un’ora dalla chiusura, ha reagito nel finale chiudendo a -0,2% dopo aver recuperato nel corso della seduta quasi il 6%. Dietro alla risalita c’è il rumor che  la Banca centrale della Cina annuncerà al Lujiazui Forum, un evento che si apre giovedì a Shanghai, un aggiustamento all’attuale politica monetaria.

La Borsa di Milano è in rialzo, l’indice Ftse Mib sale dello 0,6% a 15212 punti. Così in Europa. Londra +0,76%, Parigi +1,23, Francoforte +1,35%, Madrid +0,96%. Fiat +3,94% è il titolo migliore mentre i moltiplicano le voci su prossimi sviluppi del dossier Chrysler. Ma l’automotive +2,5% è comunque il settore più brillante dell’Eurostoxx trainato da Daimler +2,3%.

Dopo lo scivolone del 5% di ieri seguito alla sentenza Ruby, Mediaset +4,93% rimbalza in Piazza Affari: bene anche Mondadori, che ieri aveva ceduto oltre il 6% e oggi cresce di oltre il 4% a 0,87 euro. Tra i bancari Intesa sale dell’1,79%, Unicredit invariato, MontePaschi +1,7%. Enel arretra dello 0,2%, Eni +0,78%, Telecom Italia +0,58%. Diasorin +3,04%.

Impregilo accelera in Piazza Affari il giorno dopo l’avvio della fusione con Salini approvato dai Cda a mercati chiusi: il titolo, partito positivo, cresce del 10% a 2,94 euro. Si attendono i report degli analisti e per ora si registra quello di Banca Akros, che ha alzato il giudizio sul general contractor ad ‘accumulate’ con il prezzo obiettivo portato da 2,5 a 3,3 euro. Le assemblee per la ratifica della fusione (Salini detiene oltre l’88% di Impregilo) saranno in settembre e l’operazione sarà perfezionata entro la fine dell’anno, con efficacia dal 1 gennaio 2014.

Quinto mese ininterrotto di raccolta positiva per i fondi di investimento. Dopo i +6,9 miliardi di euro di aprile, in maggio la raccolta è stata positiva per 8,7 miliardi, il massimo dal maggio del 1999 quando l’industria aveva raccolto 11 miliardi. Con questo risultato, dall’inizio dell’anno sono stati raccolti quasi 36 miliardi di euro (35,8 mld). Il patrimonio aggiorna ancora un nuovo record salendo a 1.264 miliardi.

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