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L’oro brilla ma Apple trascina il Nasdaq al record

Apple spinge al rialzo tutto l’high tech americano e il Nasdaq segna il nuovo primato – La forza dell’oro segnala però la persistente incertezza dei mercati – Btp ancora in rally – Sembra allontanarsi una soluzione per Atlantia

L’oro brilla ma Apple trascina il Nasdaq al record

Brilla l’oro, sui massimi da sette anni, a conferma che l’incertezza regna sovrana ai tempi della pandemia che infuria nelle Americhe e prende possesso del più importante mattatoio tedesco. Ma le Borse si consolano, con Apple (+2,7%) a nuovi massimi nel giorno in cui fanno il loro esordio i nuovi prodotti che montano i chip realizzati in casa dal colosso. Sotto la spinta della Mela, ma anche di Netflix, Amazon e Microsoft, il Nasdaq (+1,11%) segna un nuovo primato a 10.056 punti.

Sul fronte geopolitico, in attesa dell’uscita oggi del libro anti-Trump dell’ex consigliere per la sicurezza John Bolton, il Presidente ha smentito l’intenzione di denunciare l’accordo raggiunto con Pechino a dicembre come anticipato dal falco Peter Navarro. Dopo l’intervista, i futures Usa avevano perduto 400 punti, per poi recuperare all’uscita della smentita.

Le Borse asiatiche hanno celebrato lo scampato pericolo. Nel finale di seduta, il Nikkei è in rialzo dello 0,9%, l’Hang Seng di Hong Kong dell’1%, lo Shanghai Composite dello 0,2%, il Kospi di Seul dello 0,4%. La Borsa dell’India ha aperto in rialzo dello 0,4%.

Nulla di fatto ieri nella videoconferenza tra i vertici dell’Unione Europea e quelli cinesi. Bruxelles ha ribadito la richiesta di maggiori garanzie negli scambi con la Cina.

Lo sprint dei titoli tecnologici ha contagiato anche gli altri mercati Usa: il Dow Jones chiude a+0,59%, S&P 500 +0,65%.

Tonfo di Tyson food (-2,8%): la Cina ha sospeso gli acquisti di pollame dall’azienda dopo la comparsa di casi di pandemia.

Petrolio Brent poco mosso a 43 dollari il barile, dal +2% di ieri in chiusura: il petrolio del Mare del Nord è sui livelli di inizio marzo 2020.

In uscita stamane i dati Pmi dell’Eurozona. Il governatore di Bankitalia Ignazio Visco ha raffreddato l’attesa di un taglio dell’Iva che il Paese non può permettersi.

BORSE DEBOLI, STAMANE I DATI PMI DELL’EUROZONA

Le Borse europee hanno iniziato la settimana in ribasso in assenza di stimoli macro e dopo il Consiglio Europeo di venerdì che ha avuto carattere interlocutorio. Nella prossima riunione, i leader dei paesi europei troveranno Angela Merkel a guidare i lavori di persona. Intanto, per restare in Germania, è stato parzialmente ricucito lo strappo tra governo e Corte costituzionale sul programma di acquisto di titoli di Stato della Banca centrale europea. “Non si tratta di un dramma irrisolvibile. Vedremo presto il raggiungimento di una soluzione indolore”, ha detto il ministro delle Finanze Olaf Scholz in collegamento da Berlino durante una conferenza. Ma Peter Huber, il giudice costituzionale che ha scritto la sentenza sulla conformità del Qe alla legge tedesca, ha definito il piano di acquisto titoli legati alla pandemia (Pepp) “un programma di redistribuzione”.

SU MILANO (-0,7%) PESA LO STACCO CEDOLE

Piazza Affari cede lo 0,71% e scende a 19.478 punti base, penalizzata dallo stacco cedole di molte blue chip, che impatta sull’indice principale per lo 0,31%. I titoli coinvolti sono Snam (-5,94%), Terna (-6,07%), Leonardo (-3,05%), Exor (-0,86%), Poste (-1,78%) e Stm (-2,11%).

GRILLO VUOLE PIÙ CDP IN TIM, CONTE GLI DÀ RETTA

Cedola anche per Telecom Italia (-0,05%) investita dal ciclone Grillo: la quota della Cdp, sostiene il comico nel suo blog, deve salire fino al 25% a scapito di Open Fiber e a vantaggio della realizzazione della rete unica in fibra ottica. Per Giuseppe Conte è “una buona idea: è uno dei percorsi che stiamo valutando anche se non posso dare ora soluzioni concrete”.

PARIGI -0,6%. PER FCA/PSA CASH FLOW DI 15 MILIARDI

Seduta debole anche a Parigi (-0,62%), in avvio della settimana delle assemblee di Psa (+3,6%) e Fca (+1,36%) il broker Redburn sostiene che, dopo la fusione tra Psa e Fca, la nuova società registrerà 15 miliardi di free cash flow.

Giù anche Madrid (-0,92%) e Londra (-0,76%). Il governatore della Bank of England Andrew Bailey ha dichiarato che la Boe ridurrà in maniera sensibile il proprio bilancio prima di alzare i tassi. Un modo per spiegare che non tollererà un livello alto del debito.

WIRECARD: ALL’APPELLO MANCANO 1,9 MILIARDI

Francoforte -0,75%. Riflettori accesi su Wirecard (-47%). In tre sedute la fintech specializzata nei pagamenti elettronici ha perduto l’87%: il comitato esecutivo della Banca ha confessato in una nota ufficiale che mancano all’appello 1,9 miliardi di euro. Anzi, forse non ci sono mai stati. Alla sbarra anche i revisori di Ernst & Young.

PRENDONO IL VOLO I BTP DOPO LA PACE CON I GIUDICI TEDESCHI

I Btp chiudono in territorio positivo, accelerando sul finale, con una performance migliore rispetto al resto del comparto. Il decennale tratta a 1,28% (-5 punti) sui minimi da fine marzo. Il differenziale di rendimento Italia-Germania a 173 punti base dai 178 dell’avvio della seduta.

A sostenere il recupero è stato il calo delle tensioni in Germania tra governo e Corte costituzionale sugli acquisti di bond.

INTERPUMP E INWIT FESTEGGIANO L’INGRESSO IN SERIE A

In Piazza Affari hanno festeggiato l’approdo nell’indice Ftse Mib sia Interpump (+5,6%) che Inwit (+2,4%). Venduta, invece, Ferragamo (-1,1%), che lascia il principale indice di Borsa Italiana.

Dopo il debutto boom di venerdì scorso, seduta di assestamento per GVS, l’azienda bolognese attiva nella fornitura di soluzioni di filtrazione e di mascherine industriali. Il titolo cede l’1,53% dopo avere toccato un nuovo massimo storico a 10,62 euro rispetto al prezzo di Ipo di 8,15 euro.

ACCORDO LONTANO PER ATLANTIA (-2%). ARRETRA AUTOGRILL

Trascurata Atlantia (-0,3%) in attesa di capire come evolverà il contenzioso con il governo sulle concessioni autostradali, che dovrebbe trovare una conclusione entro fine giugno. Fa peggio Autogrill, in flessione dell’1,8%.

SCATTO DI IREN (+3%), TENARIS -1,7% NONOSTANTE IL BUY DI GOLDMAN

Tra le utility, scatto di Iren (+3,1%) dopo che si è aggiudicata la gara per l’acquisizione di Unieco, società attiva nel settore rifiuti battendo la concorrenza di A2A (-1%).

Arretra Tenaris (-1,7%) nonostante la promozione di Goldman Sachs.

OGGI L’AUTORIZZAZIONE DELL’OPS INTESA/UBI

Poco mosse le banche: Intesa San Paolo -0,14%, in attesa dell’autorizzazione per l’Ops su Ubi. Unicredit -0,17%. il presidente del Consiglio di Vigilanza della Bce, Andrea Enria, intervistato dal Sole 24 Ore apre a nuove aggregazioni bancarie.

SAFILO (-1,8%) ROMPE CON MAX MARA

Ancora giù Safilo (-1,8%) dopo lo stop al contratto di licenza per le collezioni da sole e da vista con Max Mara, che nel 2019 ha generato il 2% delle vendite di Safilo.

Balzo di Mondo TV (+4,8%), che ha raggiunto un accordo con Huawei per offrire 58 serie televisive di animazione in 26 Paesi tramite la piattaforma online del gigante cinese.

EDISON ULLUMINERÀ TRIGORIA: ROMA +1%

AS Roma +1% (unico titolo nel settore positivo), dopo l’accordo con Edison Energia che lavorerà alla realizzazione di un impianto fotovoltaico per alimentare la sede di Trigoria e delle colonnine di ricarica per auto elettriche.

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