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L’Isee cambia ancora: dal 2017 sarà precompilato

La novità è contenuta nel decreto fiscale varato sabato dal governo – A svolgere il ruolo principale sarà l’Inps, che agirà in coordinamento con l’Agenzia delle Entrate e i ministeri del Lavoro e dell’Economia – Se il progetto andrà in porto riguarderà un italiano su 5.

Dopo il 730, anche il modello Isee diventa precompilato. Dall’anno prossimo l’indicatore della situazione economica equivalente, che serve per valutare quali famiglie hanno diritto a prestazioni sociali agevolate, potrebbe essere completato dall’Inps e dall’Agenzia delle Entrate.

La novità è contenuta nel decreto fiscale varato sabato dal governo insieme alla legge di Bilancio 2017. Il testo è passato “salvo intese”, il che significa che può essere ancora modificato prima dell’approvazione definitiva.

A svolgere il ruolo principale nell’operazione Isee precompilato sarà l’Inps, che agirà in coordinamento con l’Agenzia delle Entrate e i ministeri del Lavoro e dell’Economia.

Il progetto, per la verità, non è nuovo (se ne era già parlato negli anni scorsi), ma se stavolta andrà in porto coinvolgerà oltre 4 milioni di famiglie, pari a 13 milioni di persone. A conti fatti, il 21% degli italiani.

L’Isee, peraltro, è già cambiato profondamente dal primo gennaio 2015 e da allora ha reso assai più difficili le false dichiarazioni, dal momento che i redditi non sono più autodichiarati, ma rilevati direttamente presso l’anagrafe tributaria. Non a caso, i cittadini che si dichiarano nullatenenti dal 70% al 14% l’anno scorso (al Sud da quasi il 90 al 20%).

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