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L’industria spinge Piazza Affari: balzo di Stm, Cnh e Brembo

Borse europee in terreno positivo dopo il lungo week end – L’indice Pmi sostiene gli acquisti – Mediobanca conferma Banca Generali e Bper nel portafoglio Long, entra Banca Mediolanum nello Short – In rialzo Enel e Telecom Italia, in controtendenza Luxottica

L’industria spinge Piazza Affari: balzo di Stm, Cnh e Brembo

Borse europee in terreno positivo dopo il lungo week end, sull’onda dei rialzi di Wall Street e dell’Asia. Sale Piazza Affari (+0,35%), con l’indice Ftse Mib poco sopra i 20.800 punti. Avanzano anche gli altri listini: meglio di tutti fa Madrid (+0,55%), davanti a Parigi (+0,3%) e a Francoforte (+0,1%). Bene Londra (+0,53%).

La spinta principale è legata all’andamento dell’industria europea. L’indice Pmi di aprile sul comparto manifatturiero della zona euro ha registrato la migliore performance da sei anni a questa parte. L’indagine congiunturale a cura di Markit e Ihs ha infatti mostrato un indice generale a 56,7 da 56,8 preliminare e 56,2 finale di marzo, il miglior risultato da aprile del 2011. L’attività manifatturiera italiana ha fatto la sua parte. L’indice Pmi è salito a 56,2 da 55,7 di marzo. Il dato di aprile è il massimo da marzo 2011. 

Rendimenti dei bond in salita: il Bund a 10 anni è indicato allo 0,33%, dallo 0,31% della settimana scorsa. Il Btp è indicato al 2,29%, dal 2,27%, spread invariato a quota 196. In rialzo il petrolio: il Brent è scambiato a 51,8 dollari al barile (+0,6%). Eni guadagna lo 0,1%, Saipem-0,7%. Tenaris -0,7%. Tra i titoli in evidenza Bp, che guadagna a Londra quasi il 3% dopo aver comunicato profitti triplicati nel primo trimestre grazie all’aumento dei prezzi del petrolio rispetto al 2016.

Il comparto manifatturiero è il più vivace a Milano: Leonardo +1,7%, Brembo +1,8%. Cnh Industrial guadagna l’1,8% grazie alla promozione di JP Morgan che ha alzato il giudizio a Neutral da Underweight e il target price a 10 dollari da 8 dollari.

Stm si mette in luce con un guadagno del 2% che spinge il prezzo sui massimi da dieci anni a 15,18 euro con un rialzo da inizio anno del 38%. Barclays ha rafforzato il giudizio Overweight spingendo il target price a 17,25 euro da 16,50 euro. Nella conferenza a commento dei dati, l’ad Bozotti ha annunciato una crescita a doppia cifra dei ricavi nel 2017, un evento che segna la svolta dopo sei anni di vendite in discesa.

“Nel primo trimestre, sia i ricavi sia il margine lordo si sono collocati al di sopra del punto intermedio della nostra guidance”, ha detto il manager, aggiungendo che “l’obiettivo per il 2017 è accrescere i ricavi ed espandere i margini in modo sostenibile attraverso la focalizzazione strategica su Internet of Things e Smart Driving.”

Nelle Borse europee, tra i settori più vivaci ci sono Banche (Stoxx +0,4%), Tech (+0,5%) e Tlc (+0,5%). A Piazza Affari brilla Unicredit, che guadagna lo 0,9% dopo che Bernstein l’ha inserita nel suo portafoglio raccomandato, da cui invece esce Intesa (- 0,1%). Positive Banco Bpm (+0,5%) e Ubi (+1%). Banca Generali (+0,8%) è stata inserita da Mediobanca nel suo portafoglio Long. Invece entra nel portafoglio short dell’istituto Banca Mediolanum (-0,7%). 

Generali guadagna lo 0,3%, Unipol +0,2%. In rialzo Enel (+0,6%) e Telecom Italia (+0,7%). In controtendenza Luxottica (-0,5%). Venerdì sera la società ha comunicato che il primo trimestre dell’anno si è chiuso con 2,38 miliardi di euro di fatturato, in rialzo del 5,2%. Goldman Sachs ha abbassato il target price a 55,5 euro da 57 euro, confermato Neutral.

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