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L’estate delle Ipo a Piazza Affari: da Fineco a Fincantieri, da Cerved a Rottapharm

Ad aprire le danze è Notorious Pictures, che oggi fa il suo debutto sull’Aim Italia – Domani, invece, sarà la volta di Cerved, società di business information – Il 2 e 3 luglio sbarcheranno a Piazza Affari le due matricole più attese, i big Fineco e Fincantieri – Intanto, anche Rottapharm scalda i motori, con la quotazione in arrivo a metà del mese prossimo.

L’estate delle Ipo a Piazza Affari: da Fineco a Fincantieri, da Cerved a Rottapharm

A Piazza Affari sarà un’estate diversa dagli ultimi anni, bagnata da un’insolita pioggia di quotazioni. In termini di peso specifico le Ipo più significative sono quelle di Fineco e Fincantieri, ma ad aprire le danze è Notorious Pictures, che oggi fa il suo debutto sull’Aim Italia. La società, attiva nel commercio dei diritti sulle opere cinematografiche, è la decima matricola dell’anno sul mercato della Borsa italiana dedicato alle piccole e medie imprese. In fase di collocamento ha raccolto 6,95 milioni di euro e il flottante al momento dell’ammissione è del 10,4%, con una capitalizzazione di circa 67 milioni di euro. Banca Akros è stata selezionata come Nomad dell’operazione.

Domani, invece, sarà la volta Cerved, che approderà in Borsa dopo aver ottenuto una buona domanda dall’estero: su 96 milioni di azioni della società di business information, 89,6 sono state assegnate a investitori istituzionali stranieri, a fronte di richieste per 183,9 milioni.

Quanto alla banca diretta multicanale del gruppo Unicredit, al terzo giorno di roadshow l’Ipo di Fineco ha già ricevuto una domanda sufficiente a coprire l’intero ammontare offerto. E’ quanto si legge in una nota inviata da una delle banche che seguono l’operazione. Unicredit, che attualmente detiene il 100% dell’istituto, venderà il 30% del capitale della controllata, quota che potrebbe salire al 34,5% nel caso d’integrale sottoscrizione dell’opzione greenshoe accordata alle banche coordinatrici (Ubs, UniCredit corporate & investment banking e Mediobanca). L’avvio degli scambi è previsto per il 2 luglio, mentre l’offerta pubblica e il collocamento istituzionale termineranno il 26 giugno. Il prezzo sarà definito in un intervallo fra 3,5 e 4,4 euro per azione, che corrisponde a una valutazione della società compresa tra 2,1 e 2,66 miliardi. I vertici hanno già annunciato “dividendi generosi”. 

Il giorno dopo Fineco toccherà al big italiano del settore navale, Fincantieri, che sbarcherà a Milano con 704 milioni di azioni (600 milioni da aumento di capitale e altre 100 cedute da Fintecna). La sottoscrizione si concluderà venerdì 27. Il prezzo è compreso tra 78 centesimi e un euro e soltanto il 20% delle azioni andrà al retail. Secondo gli analisti di Ig, Fincantieri beneficerà del grande interesse degli investitori esteri per il piano di privatizzazioni del governo, ma sconterà la valutazione elevata delle azioni, l’incertezza sulle prospettive future del gruppo e l’assenza di dividendi nel medio termine.  

Intanto, anche Rottapharm scalda i motori, avviando gli incontri con gli analisti e pubblicando gli studi sulla società. Banca Imi, uno dei bookrunner dell’operazione, attribuisce all’azienda farmaceutica controllata da Luca e Lucio Rovati una valutazione complessiva tra 1,68 e 2,12 miliardi di euro. Rottapharm punta a lanciare l’offerta a inizio luglio, mentre lo sbarco a Piazza Affari è atteso a metà mese.

Infine, Salini Impregilo ha completato il collocamento di azioni a 3,7 euro, raggiungendo l’obiettivo di portare il flottante al 40,03% del capitale. L’operazione ha riguardato 44.740.000 azioni di nuova emissione, pari al 9,96% del capitale, per un controvalore complessivo di 165,538 milioni di euro. Venduti anche 94 milioni di azioni detenute da Salini Costruttori, per un controvalore di 347,8 milioni. Inoltre, Goldman Sachs, Mediobanca e Banca Imi hanno esercitato l’opzione di overallotment per l’acquisto o la sottoscrizione di ulteriori 13,5 milioni di azioni. Dopo l’operazione, Salini Costruttori avrà in mano il 59,97% del capitale, con un vincolo di lock up di 360 giorni.

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