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Legge elettorale, è l’ora dei franchi tiratori. Il Pd: la riforma è morta

In Aula a Montecitorio i franchi tiratori hanno approvato un emendamento (minore) su cui era arrivato il parere contrario del relatore Emanuele Fiano (Pd), che sentenzia: “La riforma è morta e l’hanno uccisa i 5 Stelle, ecco le prove” – Berlusconi: “Il Pd insista, bisogna andare a elezioni rapide”.

Ancora un colpo di scena sulla nuova legge elettorale. Complice il voto segreto, la Camera ha approvato oggi un emendamento su cui il relatore Emanuele Fiano (Pd) aveva dato parere contrario. A questo punto aumento i rischi che salti l’accordo tra i quattro leader di Pd, M5s, Forza Italia e Lega. Fiano non ha dubbi: “La legge elettorale è morta, e l’hanno uccisa i 5 Stelle”.

Il partito di Matteo Renzi ha chiesto di sospendere l’esame in Aula e di far tornare il testo in commissione per verificare la tenuta politica dell’intesa su un sistema di voto alla tedesca.

Già ieri alcuni emendamenti al testo uscito dall’accordo in commissione hanno avuto il sostegno di un alto numero di franchi tiratori, pur senza essere approvati dall’aula. E il M5s ha deciso quindi di sottoporre a un referendum online tra i suoi scritti il testo che verrà approvato da Montecitorio.

L’emendamento passato stamani, relativo al sistema di voto in Trentino-Alto Adige, era stato presentato dalla deputata di Forza Italia Michela Biancofiore, nonostante il parere contrario del suo stesso partito.

Il M5S invece si è espresso a favore, e ciò ha provocato le proteste del Pd, che ha chiesto di sospendere i lavori. Il Movimento 5 Stelle a sua volta ha accusato i leader Pd di non essere “in grado di tenere il partito”, visto che i deputati democratici sono circa 300 e presumibilmente più d’uno ha votato a favore dell’emendamento.

“I traditori sono stati gli M5s, ecco la prova”, ha replicato Fiano, che poi ha pubblicato una foto del tabellone con i voti diventati palesi per errore. Inutile il piano dei pentastellati di dimostrare la loro lealtà filmando il voto.

“Penso che le elezioni senza una legge elettorale omogenea e adeguata siano molto difficili, pur a fronte della crisi politica in atto”. Lo ha dichiarato il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, auspicando che la bagarre verificatasi alla Camera “non rallenti il cammino” del provvedimento. “Sta ora alle forze politiche dalle quali quell’accordo era nato, prima di tutto il Pd, continuare sulla sola strada che consente elezioni rapide”, ha aggiunto.

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