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L’effetto Hollande, la crisi olandese e la pessima apertura di Wall St. mandano le Borse all’inferno

Lunedì nerissimo per le Borse: Piazza Affari è la peggiore e perde il 3,83% – Le maggiori banche lasciano sul tappeto oltre il 6% – I timori per l’esito delle elezioni francesi, la crisi olandese e la cattiva apertura della Borsa di New York mettono in crisi i mercati azionari – Anche i titoli di Stato nella tempesta e lo spread Btp-Bund si allarga a 409 pb

L’effetto Hollande, la crisi olandese e la pessima apertura di Wall St. mandano le Borse all’inferno

BORSE IN CADUTA. SPREAD RECORD PER FRANCIA E OLANDA

S’INABISSA STM -14,26%. UNICREDIT ED INTESA SOTTO DEL 5%

Finale in caduta per i listini europei, anche Wall Street in ribasso. A Milano l’indice Ftse Mib scende del 3,83% a quota 13.849, Parigi -2,83%, Francoforte -3,36%, Londra -1,85%. Madrid chiude a -2,6%. L’indice Eurostoxx50, che raggruppa le principali blue chip della zona euro, cade sui minimi dell’anno.

Consistenti ribassi anche a Wall Street: Dow Jones e S&P500 -1,2%, Nasdaq -1,3%. Le incertezze politiche emerse dal voto francese e dalla crisi olandese oscurano le trimestrali (undici) di oggi.

L’esito del primo turno delle elezioni presidenziali in Francia, pur con una vittoria del candidato socialista François Hollande meno netta del previsto, non è gradita dagli investitori che temono un cambio di rotta di Parigi che metterebbe in crisi la politica del rigore di bilancio varata da Nicolas Sarkozy in sintonia con il fiscal compact.

L’Olanda, intanto, si avvia alle elezioni anticipate provocate dalla crisi del governo sulla manovra finanziaria. Il rendimento del titolo di Stato decennale dell’Olanda sale di 15 punti base a 2,38% e il differenziale con il Bund tedesco (1,63%) si allarga a 75 punti, nuovo massimo degli ultimi tre anni.

Spread da record, 145 punti base, anche per i titoli di Stato francesi: il rendimento sale al 3,085% .

Lo spread tra Btp e Bund tedesco si porta a 409 punti base, mentre quello spagnolo balza a 433 punti base.

Ben pochi titoli si salvano in Piazza Affari dalla caduta generale. Guida la corsa al ribasso Stm, sprofondata negli abissi: -14,2% dopo la presentazione del piano di ristrutturazione di St-Ericsson che non prevede la sperata scissione tra la jv dei mobile ed il resto della società. Al contrario è stato presentato il nuovo piano industriale di St-Ericsson che prevede una maggiore interazione con il resto del gruppo.

Grazie al taglio dei costi e al miglioramento dell’efficienza, St-Ericsson, azienda che continua a perdere soldi, si aspetta risparmi pari a 320 milioni di dollari l’anno con benefici sul conto economico di StM dal terzo trimestre del 2012. Troppo poco per non deludere gli operatori che speravano in un divorzio.

Anche Prysmian -3,73% paga il nervosismo sull’hi tech europeo. Tra le banche Unicredit cade del 6,42%, Intesa -6,29%, Mediobanca -1,96%. Ubi segna -5,12%. I titoli della galassia Ligresti, in controtendenza durante gran parte della seduta, riducono i guadagni e sono contrastati: Fondiaria-Sai -1%, Unipol -3,73%. Restano positive Milano Assicurazioni +0,82% e Premafin +0,6dopo i rispettivi via libera al piano di integrazione con Unipol.

Impregilo chiude la seduta in ribasso del 5,26%, Oggi Salini Costruzioni ha presentato il suo progetto industriale: focus sul business costruzioni con la cessione di Ecorodovias e la possibilità di un dividendo straordinario.

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