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L’effetto Draghi svanisce, Piazza Affari in altalena

Per la Borsa mattinata in rosso, poi la risalita dopo il taglio dei tassi della Bce e i dati sul lavoro degli Usa, infine la ricaduta – In deciso rallentamento anche l’euro, che passa di mano a 1,3097 dollari, dopo aver toccato il cambio di 1,3214 dollari – Lo spread Btp-Bund galleggia poco oltre la soglia dei 270 punti base – Male Tenaris, corre A2A.

L’effetto Draghi svanisce, Piazza Affari in altalena

La Borsa di Milano dondola su un’altalena targata Bce. Dopo una mattinata in rosso, il Ftse Mib aveva girato in territorio positivo in scia al taglio dei tassi comunicato dalla Banca centrale europea e ai dati positivi arrivati dal mercato del lavoro americano.

Nei minuti immediatamente successivi, tuttavia, l’indice è tornato nuovamente in territorio negativo, fino a lasciare sul campo oltre un punto. Male anche Londra (-0,5%) e Parigi (-0,72%). Si salva solo Francoforte (+0,2%). 

In deciso rallentamento anche l’euro, che passa di mano a 1,3097 dollari, dopo aver toccato il cambio 1,3214dollari (ovvero il top degli ultimi due mesi) subito dopo il taglio della Bce.

Fra i titoli peggiori a Piazza Affari figurano Tenaris (-5,8%), Parmalat (-2,7%), Mps (-2,43%) e Fiat (-2,43%). I rialzi più significativi sono invece quelli di A2A (+3,27%), Mediaset (+1,9%) e Tod’s (+1,27%). 

All’inizio del pomeriggio lo spread Btp-Bund galleggia poco oltre la soglia dei 270 punti base, dopo aver toccato in giornata un massimo di 276 e un minimo di 267 pb. In mattinata il Btp decennale ha toccato il rendimento minimo da ottobre 2010, al 3,84%.  

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