Condividi

Le “coppiette”, da carne di recupero a snack gourmet per intenditori

Le “coppiette” di maiale, tipica produzione dei Castelli Romani, sono diventate un prodotto cult e ora un’azienda viterbese le ha trasformate in snack con cui sta conquistando il mercato nazionale e internazionale

Le “coppiette”, da carne di recupero a snack gourmet per intenditori

Buone da impazzire, ma interessanti anche per la loro storia. Le “coppiette” di maiale, ovvero striscioline di carne aromatizzate ed essiccate, sono un prodotto tipico del Lazio realizzato nei Castelli Romani, in special modo ad Ariccia, Frascati, Albano, Genzano e Monterotondo. Vengono prodotte inoltre nelle province di Frosinone e Latina.

Un tempo venivano preparate con la carne di cavallo, oggi vengono prodotte con carne suina. Si narra che molto tempo fa le “coppiette” erano preparate dai pastori con il bestiame morto accidentalmente o con gli animali infortunati che non potevano essere macellati. Ecco quindi che, mentre una capra o pecora che non poteva essere curata, veniva abbattuta per poi consumare la carne fresca, la stessa cosa non accadeva per il cavallo la cui carne non era facile smerciare.

Nascono così dalla conservazione della carne le “coppiette”: i pastori tagliavano a strisce la carne di cavallo, la condivano con sale, semi di finocchio selvatico e peperoncino per diminuire la dolcezza della carne e la mettevano a essiccare appendendola nelle capanne.

Attualmente le “coppiette”, nate per necessità, sono un prodotto cult presente nelle enoteche e proposte insieme agli altri salumi locali. Sono di forma quasi sempre irregolare e il loro colore va dal rosso vivo al marrone scuro. Il loro nome deriva invece dal fatto di essere servite a coppia. In genere vengono essiccate due a due e legate con uno spago. Le strisce, oltre che dai lombi, vengono ricavate dalle spalle, dalle cosce o dai muscoli addominali dei maiali. Le carni sono lavorate entro le 24-48 ore dalla loro macellazione. La lunghezza delle listerelle cambia da zona a zona, ma in genere vanno dai dieci ai 15 centimetri.

Commercialmente la novità di mercato arriva da 25 Snack, un’azienda familiare di Nepi (Viterbo) che produce carne essiccata da filiera italiana e che ha trasformato le “coppiette” in snack per 25 grammi di prodotto contenuti nel pacchetto in vendita nei pub tramite l’attività di alcuni distributori e in diversi locali sul territorio nazionale e all’estero.

I principali mercati stranieri di riferimento saranno i Paesi Baltici, la Germania, il Belgio, l’Inghilterra, gli Stati Uniti d’America, il Canada e il Giappone. Obiettivo di vendita dell’azienda è di 15mila bustine “25 Snack. The Italian Jerky” al mese entro il 25 dicembre 2018.

Commenta