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Le Borse inseguono l’intesa sulla Grecia

L’Eurogruppo congela il dialogo, rimandandolo a dopo il referendum greco di domenica – In recupero comunque tutti i listini europei: Milano e Francoforte le Borse migliori, con il +2,15% – Acquisti generalizzati, premiate le banche con Unicredit e Ubi Banca – Brilla Mediaset, bene A2A – Spread in calo a 146 punti base.

Le Borse inseguono l’intesa sulla Grecia

LE BORSE SCOMMETTONO ANCORA SULL’INTESA. MA TSIPRAS E MERKEL: PRIMA IL GREFERENDUM

Ancora una volta le Borse hanno provato ad anticipare l’esito del dramma greco, il cui esito, dopo la decisione dell’Eurogruppo di attendere il risultato del referendum di domenica, è rinviato almeno a lunedì prossimo. Piazza Affari ha preso il volo a fine mattinata quando è stata pubblicata dal Financial Times l’ultima offerta di Atene a Bruxelles. Alla fine la Borsa di Milano ha chiuso in rialzo un’altra giornata convulsa, segnata dalle notizie riguardanti la Grecia: l’indice Ftse Mib chiude +2,15%, in linea con quanto successo a Francoforte +2,15% e Parigi +1,94%.

In lieve recupero lo spread ed il BTP. Il rendimento del decennale italiano è 2,27%, in calo di 5 punti base, spread a 146 punti base (-11 punti base). Sul fronte dei cambi l’euro si indebolisce a 1,1087 sul dollaro. Gli umori dei mercati si sono raffreddati in serata.

“Parleremo della proposta in attivo da Atene. Ma dopo le dichiarazioni di Tsipras vedo poche possibilità di progresso”. Così il presidente dell’Eurogruppo Jeroem Djissembloem ha gelato le attese in un’intesa, prima dell’inizio della conference call tra i ministri finanziari. Il premier greco aveva ribadito l’invito a votare no al referendum che si terrà domenica. Dal canto suo Angela Merkel aveva già sottololoineato, a proposito delle nuove offerte greche, che nessuna decisione verrà presa prima del voto.

Si spengono così, in parte le speranze che hanno alimentato il rialzo dei mercati finanziari, spointi dalle dichiarazioni di François Hollande che si è speso per un accordo subito, sulla base del testo accettato da Tsipras: sì al piano dell’Eurogruppo (con qualche modifica), sostegno del fondo Esm al debito di Atene fino al 2017.

A Milano si sono messe in luce le banche. Ubi Banca è la migliore blue chip con un rialzo del 4,5%. Seguono Unicredit +3,4% ed Intesa +2,8%. Banca Popolare di Milano segna un rialzo del 2,5%. Generali +2,7%. Nel resto del listino in evidenza Mediaset +4,13% dopo le indicazioni emerse dall’assemblea Upa (crescita della raccolta a giugno del 6%). Pier Silvio Berlusconi ha alluso ad una recente offera di Sky per Mediaset Premium, piattaforma salita al 28% del mercato. Telecom Italia sale del 2,55%.

Molto bene Cnh +4,9% sull’onda delle indicazioni in arrivo dalla domanda dell’agricoltura Usa. Recupera Fincantieri +4,1% dopo le rassicurazioni del governo sugli sforzi per far riaprire rapidamente lo stabilimento di Monfalcone, sequestrato ieri dalla magistratura nell’ambito di un’inchiesta su una presunta discarica abusiva. In controtendenza Saipem -1,90%. Il gruppo petrolifero norvegese Statoil ha annunciato la sospensione del contratto con Saipem per una piattaforma a causa della sovraccapacità del suo portafoglio impianti. 

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