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Le Borse corrono in attesa del vaccino J&J: a Milano occhi su Atlantia

L’ok agli stimoli economici Usa e il via libera della Fda al vaccino J&J rinfrancano le Borse, spinte anche dai buoni dati sulla manifattura – A Milano corre Atlantia in attesa di sviluppi sul dossier Aspi, bene anche Leonardo e le banche – Spread sotto i 100 punti

Le Borse corrono in attesa del vaccino J&J: a Milano occhi su Atlantia

Il mese di marzo inizia con il piede giusto per le Borse europee che avviano le contrattazioni in forte rialzo, rinfrancate dalle buone notizie provenienti dagli Usa dove la Camera ha dato il via libera al piano da 1.900 miliardi di dollari di stimoli all’economica proposto dall’amministrazione Biden. Ma la novità più importante riguarda i vaccini, con la Fda (Food and Drug Administration) che ha approvato il vaccino monodose sviluppato da Johnson & Johnson. Secondo le previsioni, l’ok dell’Ema al siero dovrebbe arrivare entro l’11-12 marzo, dando nuovo slancio alle campagne vaccinali europee che attualmente procedono a rilento. 

Gli occhi dei mercati rimangono però sui titoli di stato, con i rendimenti che nelle ultime settimane sono nettamente saliti in tutto il mondo, incoraggiando le vendite sui mercati azionari, anche se venerdì i tassi sui Treasury americani hanno registrato una frenata. 

Sotto il profilo macro arrivano i dati sul Pmi manifatturiero. L’indice Pmi dell’Eurozona a febbraio ha raggiunto 57,9 punti, in salita da 54,8 di gennaio e migliore della precedente stima flash. Con la sola esclusione della Grecia, dove il rispettivo Pmi è scivolato appena al di sotto di 50, la ripresa ha riguardato tutti i Paesi dell’Eurozona. In Germania l’indice è salito a 60,7 da 57,1 a gennaio, mentre in Italia l’indice destagionalizzato Pmi IHS Markit del settore manifatturiero è aumentato a febbraio al livello maggiore in 37 mesi posizionandosi su 56,9, in salita da 55,1 di gennaio. 

In questo contesto, Piazza Affari guadagna l’1,59% a quota 23.212 punti, mentre lo spread torna sotto la soglia psicologica dei 100 punti, attestandosi a 99 punti dai 105 della chiusura di venerdì. Il rendimento sul decennale è allo 0,72%. 

In forte rialzo anche le altre Borse: +1,68% per Amsterdam, +1,82% per Madrid, +1,65% per Parigi, +1,29% per Francoforte. Fuori dalla zona euro, Londra è la migliore con un rialzo dell’1,93%.

Tornando a Milano, si mette in evidenza Atlantia che, dopo un avvio incerto, mette a segno un rialzo del 3,5% in attesa di novità sul dossier Aspi. Venerdì sera il cda della holding ha preso atto dell’offerta vincolante per l’acquisto dell’intera partecipazione dell’88% del capitale detenuta in Aspi presentata da Cdp e fondi e “all’esito di una prima disamina, ha reputato l’offerta inferiore alle attese” e non coerente “nei termini sia economici che contrattuali proposti, con l’interesse di Atlantia e di tutti gli stakeholders”. In ogni caso, “ha comunque dato mandato al presidente e a.d. affinchè, con l’ausilio degli advisor incaricati, verifichino la possibilità di introdurre i necessari sostanziali miglioramenti dell’offerta del consorzio ed ha determinato, quindi, di riconvocarsi per assumere le proprie valutazioni dandone, naturalmente, tempestiva comunicazione al mercato”. Nel frattempo qualche novità potrebbe arrivare dalla Spagna dopo che il presidente di Acs, Florentino Perez ha lasciato intendere di essere pronto a investire oltre 5 miliardi su autostrade e rinnovabili. Aspi potrebbe quindi essere tra i possibili target, nell’ambito del progetto di scissione che punta a far confluire nella newco Acc il 33% di Autostrade e a vendere il 55% restante, nel caso non andasse in porto l’operazione con Cdp. 

Sotto i riflettori Leonardo (+4%), dopo la richiesta di autorizzazione presentata alle alle autorità americane per la quotazione della controllata Drs. 

Tra le migliori performance spiccano anche Unipol (+3,53%), Azimut (+3%) e A2a (+2,8%). Toniche le banche, con l’indice del comparto che guadagna l’1,8% trainato da Unicredit (+2,86%) e Intesa (+1,3%). 

Sul Ftse Mib solo Saipem viaggia sotto la parità (-1,1%).

Altre due notizie da segnalare: 

  • Philogen ha annunciato di aver prezzato l’Ipo a 17 euro per azione, nella parte alta della forchetta (15-18 euro), attribuendo alla società una capitalizzazione di 690 milioni di euro in vista del debutto in Borsa, fissato per il prossimo 3 marzo. In una nota il gruppo biotech italo-svizzero rende inoltre noto di aver ricevuto una domanda complessiva che, al prezzo di offerta, ha superato i 210 milioni di euro, ovvero circa tre volte l’ammontare offerto.
  • Fuori dal Ftse Mib corre Piaggio (+2,87%) dopo la firma dell’accordo con KTM, Honda e Yamaha per la creazione batterie intercambiabili per motocicli e veicoli leggeri. 

Passando agli altri mercati, torna a salire il prezzo del petrolio dopo il calo registrato venerdì e in vista del vertice dei Paesi Opec e non Opec fissato il 4 marzo: il brent è a 65,7 dollari al barile (+1,99%), il  wti, contratto con consegna ad aprile, si attesta a 62,56 dollari al barile, in rialzo dell’1,9%. Sul mercato dei cambi, infine, l’euro si attesta a 1,2071 dollari (da 1,2096 di venerdì). 

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