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Le banche recuperano e spingono la Borsa al rialzo

Dopo una giornata in altalena, i titoli bancari rimbalzano e Bpm e Banco Popolare guidano il rialzo che vede in prima fila anche Ubi, Unicredit e Mediobanca – Soffrono invece i petroliferi, Telecom e Cnh – Piazza Affari guadagna lo 0,36% – Contrasti i listini europei

Le banche recuperano e spingono la Borsa al rialzo

Il ribasso del petrolio e gli occhi alle future mosse della Fed mettono pressione sui listini che in Europa chiudono in territorio negativo mentre a Wall Street gli indici si mantengono deboli. Controcorrente il Ftse Mib che conclude la seduta odierna in rialzo dello 0,36% spinto dalla buona ripresa dei bancari che si posizionano tra i titoli migliori dell’indice.  Parigi cede lo 0,24%, Francoforte lo 0,47% e Londra lo 0,44%. Acquisti sul comparto chimico e farmaceutico indotti da grandi operazioni di aggregazione come ChemChina-Syngenta e Pfizer-Medivation.

Oggi, intanto, l’attenzione del mercato è stata rivolta anche al vertice di Ventotene tra i leader di Italia, Germania e Francia per rilanciare l’integrazione della Comunità europea dopo la Brexit.

Il petrolio cede il 3% con il Wti che si porta sotto i 48 dollari al barile. Sul fronte dei tassi di interesse, domenica il vicepresidente della Fed, Stanley Fischer, ha affermato che l’inflazione è vicina al target del 2% e di aspettarsi una ripresa della crescita nei prossimi trimestri, cosa che ha rafforzato la prospettiva per un rialzo dei tassi quest’anno.  Occhi puntati sul discorso del presidente della Fed Janet Yellen in agenda venerdì a Jackson Hole. Il cambio euro dollaro si attesta poco mosso a 1,1316.

Oltreoceano occhi su Pfizer che si è rafforzato ulteriormente nel settore delle terapie per la cura del cancro rilevando la californiana Medivation, nell’ambito di un accordo da circa 14 miliardi di dollari. Sul fronte macroeconomico negli Usa sale a +0,27 punti l’indice dell’attività nazionale della Fed di Chicago di luglio.Lo spread Btp Bund si porta a 119 punti base e rendimento all’1,11%.

A Piazza Affari miglior titolo è Bpm con un rialzo del 4,37%, seguito da Banco Popolare +2,31%, Ubi Banca +1,83%. La società potrebbe presentare un’offerta per la Nuova Cariferrara. Banca Popolare dell’Emilia Romagna si preparerebbe invece a farsi avanti per la Nuova Banca delle Marche e per la Nuova Banca Etruria. In evidenza anche Leonardo +1,58% sulle indiscrezioni di colloqui ben impostati con il governo inglese per nuovi accordi nel settore degli elicotteri.

Sale anche Mediaset +0,44%. Banca Akros ha ribadito il rating accumulate con un target price a 4,20 euro. La mossa giudiziaria “serve ad aumentare la pressione su Vivendi e a tutelare gli interessi economici della società”, spiegano gli analisti, convinti che il recente crollo del prezzo del titolo in borsa abbia più che scontato il potenziale danno finanziario.

In fondo al Ftse Mib Saipem -2,04% e Tenaris -1,55%. Anche Eni scivola dello 0,22% appesantita dall’andamento del petrolio. L’amministratore delegato Claudio Descalzi ha affermato che entro la fine dell’anno dovrebbe essere chiusa la vendita di una quota del giacimento di gas in Mozambico. Nel suo intervento al meeting di Rimini, il manager ha anche detto che la trattativa è avanzata anche in merito alla cessione di una quota del campo egiziano di Zohr. Giù anche Cnh -1,42% e Telecom Italia -0,69%.

Fuori dal Ftse Mib Molmed balzad del 10,71% dopo che la Commissione europea ha concesso l’immissione condizionata in commercio per Zalmoxis. Si tratta della prima terapia cellulare basata sull’ingegnerizzazione del sistema immunitario, impiegata in associazione al trapianto aplo-identico di cellule staminali ematopoietiche, in pazienti adulti affetti da leucemie e altri tumori del sangue ad alto rischio.

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