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Le banche mandano in rosso Piazza Affari

L’infelice performance dei titoli bancari spinge giù il Ftse Mib e Piazza Affari diventa la peggior Borsa d’Europa – In controtendenza una parte dei petroliferi (Saipem e Tenaris sugli scudi), Campari e Fineco.

Le banche mandano in rosso Piazza Affari

Clima stagnante sui mercati e l’incertezza penalizza Piazza Affari, che chiude in calo dello 0,72%, 21.634 punti, con le banche deboli. In Europa Francoforte sale dello 0,34%, trascinata da Adidas (+9,4%) grazie alla trimestrale e alle buone vendite nel periodo dei mondiali di calcio. Piatte Parigi +0,01% e Madrid +0,08%, in calo Londra -0,43%. Wall Street procede senza slancio, lo S&P 500 è flat ma poco lontano dal suo massimo, dopo l’onda di trimestrali. Bene il Nasdaq, dove però affonda Tesla (-4%) con gli analisti che s’interrogano sulle reali probabilità di delisting della società.

Sul fronte macro: le richieste di sussidi di disoccupazione negli Usa scendono di 6mila unità a 213mila, battendo le stime; i prezzi alla produzione a luglio restano invariati contro attese per un rialzo dello 0,2%. A seguito l’euro perde lo 0,37% sul dollaro e torna in area 1,157. La guerra commerciale Usa-Cina continua a far sentire i suoi effetti, mentre entra in campo anche il tema sanzioni Usa alla Russia per il caso Skripal, con Mosca pronta a reagire di conseguenza. La Bce torna sulla questione dazi e, nel suo Bollettino economico mensile, osserva che se venissero implementate tutte le misure annunciate, il livello medio delle tariffe commerciali imposte dagli Stati Uniti raggiungerebbe valori mai osservati negli ultimi 50 anni.

La Banca centrale europea sottolinea anche che in Italia e Spagna consumi e redditi reali da lavoro dipendente sono indietro rispetto al resto della zona euro. Il vicepremier Luigi Di Maio confida nella comprensione dell’Unione europea per andare oltre i parametri e rilanciare il paese con gli investimenti, intanto però i molti dossier aperti dal governo e le tante incertezze sul loro approdo tengono sotto pressione i titoli i Stato. Oggi Matteo Salvini, in vista della manovra d’autunno, smentisce la cancellazione degli 80 euro e l’aumento dell’Iva. Lo spread fra decennale italiano e tedesco sale a 251.80 punti base (+1,98%), il rendimento resta in area 2,9%.

In Piazza Affari sono le banche a pagare il prezzo più alto, in particolare Unicredit, -2,27% e Bper -1,13%. Da segnalare però una buona notizia per il settore. Bankitalia scrive che in giugno il totale delle sofferenze lorde in capo agli istituti di credito residenti nel paese scende a 131,752 miliardi di euro (dai 162,707 del mese precedente), minimo da marzo 2013.

Fra i titoli peggiori ci sono inoltre Unipol, -2,01%; Poste -1,69%; Cnh -1,6%; Atlantia -1,52%. In ottima forma appaiono i titoli petroliferi, Saipem +2,5% e Tenaris +0,8%, nonostante il calo massiccio registrato ieri dal greggio, che non riesca a rialzare la testa. Brent 72,22 dollari al barile (-0,08%). Performance positive infine per Campari +0,68%; Fincobank +0,75%; Moncler +0,48%.

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