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L’avvicinarsi del rialzo dei tassi Fed manda in rosso le Borse: Piazza Affari perde lo 0,3%

Il buon andamento dell’occupazione Usa avvicina il rialzo dei tassi Fed previsto per settembre – In Borsa prevalgono le vendite e i listini vanno giù – Piazza Affari limita i danni (-0,5%) grazie al gran balzo di Mps (+8,8%) e al recupero dei petroliferi – Continua il calvario di Mediaset, anche oggi peggior titolo del FtseMib – Male anche UnipolSai e Azimut

L’avvicinarsi del rialzo dei tassi Fed manda in rosso le Borse: Piazza Affari perde lo 0,3%

Chiudono in ribasso le Borse europee, mentre in Usa i dati macro sembrano favorire l’ipotesi di un aumento dei tassi già a settembre. 

Piazza Affari ha perso lo 0,45%, a 23.705 punti, limitando le perdite e chiudendo meglio degli altri indici europei. La settimana si chiude con un guadagno dello 0,7%. Da inizio anno la perfomance è del 24%. Francoforte ha perso lo 0,80%, Parigi lo 0,70%.

Lo spread tra Btp e Bund si è attestato a 117 punti, con il decennale italiano che ora rende l’1,84%. Nuovo rialzo della Borsa di Atene. Ma il bilancio della settimana, dopo la riapertura del listino segna un ribasso del 15%. 

In terreno negativo Wall Street. Il tasso di disoccupazione è rimasto al minimo di sette anni di a 5,3% Gli occupati non agricoli hanno mostrato il mese scorso un incremento di 215.000 unità, grazie alla ripresa del settore edile e di quello manifatturiero che hanno compensato gli ulteriori cali del comparto minerario.

In Piazza Affari ha brillato per tutta la giornata la stella di Monte Paschi (+8,78%) dopo i conti del semestre.
Bene anche Bpm (+0,5%), premiata dai conti. Hanno chiuso in rosso invece Unicredit (-1,26%), Ubi (-1,42%) e Intesa (-1,2%). Mediobanca ha perduto il 2%. Bper -1,4%.

Tra i titoli del risparmio gestito vendite su Azimut (-4,2%). 

In ribasso anche Telecom Italia (-0,90%) dopo il forte calo degli utili a fine trimestre. 

Continua la discesa del greggio ma sale l’attenzione sui titoli Energy: il mercato ritiene che, a questi prezzi, le azioni siano tornate interessanti. Se ne avvantaggiano Eni (+0,7%) e Saipem (+1,2%). Vola intanto Tenaris (+ 4%), anche grazie alla previsione di un forte miglioramento nel quarto trimestre: Ubs ha ribadito la raccomandazione Buy. 

Fca ha chiuso invariata, in ribasso Cnh ed Exor entrambe in ribasso dell’ 1,5%. Vendite su Finmeccanica (-1,64%) e Prysmian (-1%).

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