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Lavoro: 386mila nuove assunzioni previste a febbraio

Assunzioni in aumento (+21,5) rispetto allo stesso periodo del 2022. Ancora alto il divario tra domanda e offerta di lavoro. I profili più richiesti

Lavoro: 386mila nuove assunzioni previste a febbraio

A febbraio, assunzioni in aumento (+21,5%) rispetto all’anno precedente. Per questo mese sono previste 386mila assunzioni dalle imprese e 1,2 milioni sono quelle invece per il trimestre febbraio-aprile. È quanto emerge dal Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.

Domanda di lavoro in trend positivo

La domanda di lavoro si conferma in positivo anche se paragonata ai dati pre-covid (febbraio 2019), rispetto ai quali si evidenzia una crescita del 15,6%, pari a +52mila assunzioni.

Le maggiori opportunità di lavoro riguardano il manifatturiero con in testa la meccatronica (22mila assunzioni), seguita dalla metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (18mila), dall’alimentare (10mila) e dalle industrie tessili, abbigliamento e calzature.

Nei servizi sono programmati 254mila ingressi con la filiera del turismo che si conferma il traino della domanda di lavoro (56mila ingressi). Buono apporto anche dal commercio (52mila) e dai servizi alle persone (42mila).

Mancano i profili professionali

Cresce, però, il divario tra domanda e offerta di lavoro che riguarda il 46,2% dei profili ricercati (+6% rispetto ai valori di un anno fa). Restano da reperire sul mercato circa 178 mila profili professionali.
A risentire maggiormente del mismatch sono le imprese della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (58,5% dei profili ricercati è di difficile reperimento), le industrie del legno e del mobile (56,1%), le imprese delle costruzioni (54,9%), le industrie tessili, abbigliamento e calzature (52,1%) e le imprese della meccatronica (51,5%).
Le figure professionali più carenti sono quelli degli specialisti nelle scienze della vita (80,7% è di difficile reperimento), operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (70,8%), fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (68,5%), tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (66,7%) e operatori della cura estetica (66,2%).

Circa 70 mila assunzioni sono previste da personale immigrato (circa il 18% delle entrate) soprattutto nei servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone e nel trasporto, logistica e magazzinaggio, settori nei quali la quota riguarda un terzo dei fabbisogni.

Diminuiscono i contratti a tempo determinato

I contratti a tempo determinato sono 194mila, circa il 50,3% del totale, in diminuzione rispetto a febbraio 2022 (52,7%). Seguono, poi, i contratti a tempo indeterminato (79mila unità), quelli in somministrazione (44mila, 11,4%), gli altri contratti non alle dipendenze (31mila, 8,2%), l’apprendistato (21mila, 5,5%), le altre forme contrattuali alle dipendenze (10mila, 2,6%) e i contratti di collaborazione (6mila, 1,7%).

A livello territoriale, le maggiori assunzioni (circa 120 mila) sono previste dalle imprese nel Nord ovest mentre quelle che fanno più fatica a reperire lavoratori sono quelle nel Nord est.

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