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L’arte come asset class alternativa: viaggio nell’Art Advisory delle banche italiane

FIRSTonline intervista Maria Cristina Ragazzoni, responsabile del Servizio Art Advisory di Banca Aletti – L’arte come asset class alternativa, un mercato in cui il cliente può essere guidato per mano da private bankers di comprovata esperienza che offrono consulenze a tutto tondo su opere e collezioni.

L’arte come asset class alternativa: viaggio nell’Art Advisory delle banche italiane

Con questa settimana, inizia il viaggio nelle banche che offrono il servizio di Art Advisory, quel segmento di mercato rivolto a un pubblico sensibile all’arte e al “mercato dell’arte”, quale alternativa e occasione di diversificazione rispetto ai canonici strumenti d’investimento. I private bankers, con l’ausilio di numerosi  esperti del mercato dell’arte, effettuano una consulenza a tutto tondo, dalla valutazione dell’opera d’arte e di tutte le attività necessarie o per una collocazione sul mercato o per la sua rivalutazione dovuta ad un preciso programma di cura e assistenza.

L’arte è da considerarsi a tutti gli effetti una vera asset class alternativa e il suo mercato rappresenta un interessante e ricco di opportunità da esplorare per chi voglia diversificare i propri investimenti.

Il mercato dell’arte è però anche una realtà molto particolare e specialistica e, per chi non ne conosce le dinamiche e le regole, operare su questo mercato senza le adeguate precauzioni può significare, in un’ottica di investimento, correre dei rischi molto alti.

Abbiamo chiesto a Maria Cristina Ragazzoni, responsabile del servizio di Art Advisory della Banca Aletti, di spiegarci come viene svolto questo servizio e la sua importanza nell’area Private.

FIRSTonline: Da quando il vostro Istituto ha un servizio di Art Banking?

Banca Aletti ha iniziato a mettere a disposizione della sua clientela il servizio di Art Advisory dal 2002.

FIRSTonline: Da chi viene svolto tale servizio?

Il servizio viene svolto da risorse interne – con competenze specifiche – e si avvale anche della collaborazione di un nutrito team di esperti esterni indipendenti.

FIRSTonline: A chi si rivolge?

Il servizio è riservato ai nostri clienti Private, al fine di fornire supporto per la gestione, protezione e trasmissione degli asset artistici, ad integrazione del servizio di gestione dei loro patrimoni finanziari presso di noi.

FIRSTonline: Quando viene preferita la consulenza, vendita, acquisto o si limita semplicemente ad una consulenza?

L’art advisory prevede una gamma molto ampia di servizi, che spaziano dalla consulenza su di un’opera d’arte che viene offerta in acquisto dalle controparti abituali del cliente, alla ricerca di opere sul mercato, la vendita, la gestione, la protezione, inventari, stime e successioni.

FIRSTonline: In che fascia di investimento si colloca il cliente tipo, 10-50mila EUR, 50-100mila EUR, oltre 100mila EUR

Generalmente i clienti che si affacciano al mondo dell’arte iniziano con acquisizioni di valore inferiore ai 50.000 euro, mentre i collezionisti possono spaziare anche su valori nettamente superiori.

FIRSTonline: Ci sono commissioni?

Il nostro servizio è gratuito, in quanto rappresenta un naturale complemento alla gestione del patrimonio complessivo dei nostri clienti Private, declinato in tutte le sue componenti: strumenti finanziari, partecipazioni societarie, immobili, arte.

FIRSTonline: Vi avvalete di consulenti specializzati presso case d’asta, se si quali? o vi avvalete anche di figure diverse, galleristi, art advisor, curatori, ecc?

Ci avvaliamo di una architettura aperta, continuamente monitorata e se del caso implementata per ogni nuova esigenza specialistica. In quest’ottica collaboriamo regolarmente con i dipartimenti delle maggiori case d’asta internazionali e nazionali, ma anche con galleristi, specialisti e professionisti del settore (restauratori, assicurazioni, caveaux, trasportatori ecc).

FIRSTonline: Oggi, le case d’asta vedono un calo dell’interesse e delle vendite verso l’arte italiana, anche storicizzata, dapprima l’arte antica e ora anche l’arte moderna e contemporanea, secondo lei l’arte è ancora da consigliare come investimento sicuro?

Come tutti gli investimenti, anche le acquisizioni in ambito artistico – che pur presentano l’unicità della fruibilità e della gratificazione estetica –  devono rispondere a criteri di qualità e di sostenibilità.  Il grande interesse per l’arte italiana moderna e contemporanea (le Italian Sales) dimostra che esistono artisti italiani con grandi potenzialità di apprezzamento e di crescita.  Un’attenta selezione di opere di qualità rappresenta un investimento con ottime opportunità di difesa del capitale investito, oltre che il soddisfacimento di una ricerca estetica.

FIRSTonline: Sembra che il mercato dell’arte oltre oceano (USA, CINA, HK) abbia maggiore successo, o meglio diciamo pure che piace molto di più di quello locale. Il vostro servizio può essere un punto di riferimento concreto per questa nuova esigenza che sta nascendo? se si come?

E’ un dato inoppugnabile che il focus del mercato dell’arte si sia spostato verso il Far East e i Paesi emergenti, seguendo i nuovi compratori e le nuove ricchezze e soddisfacendo le loro richieste. Tuttavia i collezionisti italiani rimangono in maggioranza al momento fedeli ai canoni estetici europei o nordamericani riservando una curiosità ancora limitata agli artisti asiatici o sudamericani. Ovviamente noi siamo in grado di supportare i nostri clienti su tutti i mercati internazionali anche perché la globalizzazione del mercato porterà sempre più ad un ampliamento dei mercati e del numero dei collezionisti nonché ad una diffusione crescente delle nuove modalità di acquisto slegate dalla presenza fisica, quali la partecipazione alla aste via web.

FIRSTonline: Conclusioni….

La democratizzazione dell’arte, e cioè l’allargamento dei mercati, degli artisti e dei collezionisti su base internazionale,  ha portato da una parte ad una maggiore diffusione dei dati (ad esempio le quotazioni ed il trend di un artista) e dall’altra all’esigenza di poter contare su consulenti ed esperti indipendenti che possano supportare il collezionista nelle sue scelte. Il servizio di Art Advisory di Banca Aletti raccoglie molti apprezzamenti e registriamo un notevole incremento di richieste, poiché i nostri clienti hanno compreso l’importanza dell’indipendenza e della trasparenza per un approccio corretto ad un mercato complesso e spesso autoreferenziale.  La nostra attenzione ad una corretta gestione dell’acquisto (documentazione, autentiche, provenienza) e della valorizzazione delle opere d’arte (conservazione, catalogazione) rappresenta una salvaguardia concreta dell’investimento di ogni piccolo o grande collezionista.

 
Banca Aletti è la Private & Investment Bank del Gruppo Banco Popolare, con un forte radicamento territoriale, garantito dalle 35 Unit Private sul territorio, in sinergia e collaborazione con le banche commerciali del Gruppo. Il modello di servizio adottato, dedicato alla clientela private e corporate più sofisticata, consente di coniugare l’approccio riservato e personalizzato di una storica boutique finanziaria con le capacità di innovazione di una primaria investment bank. I clienti possono beneficiare di competenze tecniche e servizi distintivi, da parte di consulenti qualificati, per poter gestire al meglio non solo le tradizionali tematiche finanziarie, ma il patrimonio nella sua globale complessità. In particolare il modello di Banca Aletti, caratterizzato dalla convergenza in un’unica struttura di fabbrica prodotto e rete commerciale, pone la massima attenzione alle dinamiche familiari ed aziendali, spesso intrecciate tra loro, in un approccio integrato al family business. L’offerta dedicata al cliente consta quindi dei servizi di gestione di patrimoni, consulenza avanzata di portafoglio, servizi di investment advisory, strutturazione di strumenti finanziari dedicati, art advisory, real estate advisory e servizi di tutela e protezione del patrimonio erogati da Aletti Fiduciaria e Aletti Trust.

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