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Lagarde-Carstens, corsa a due per la successione a Dominique Strauss-Kahn

Si chiudono oggi i termini per la presentazione delle candidature per la successione di Strauss-Kahn alla guida del Fmi. Testa a testa tra il ministro delle Finanze francese e il Governatore della Banca centrale messicana. La sentenza sull’affaire Tapie slitta all’otto luglio, dopo il verdetto definitivo.

Lagarde-Carstens, corsa a due per la successione a Dominique Strauss-Kahn

E’ ormai corsa a due tra Christine Lagarde e Agustin Carstens per la successione a Dominque Strauss Kahn alla guida del Fondo monetario internazionale. Oggi era infatti l’ultimo giorno utile per presentare le candidature, e dopo le rinunce dell’ultim’ora del kazako Marchenko e del sudafricano Manuel Trevor, sono solo loro due i candidati rimasti in gioco.

Sia la Lagarde che Carstens in questi giorni avevano svolto un’intensa attività di lobbying al fine di ottenere consensi. La Lagarde ha parlato a Lisbona dove partecipa all’assemblea annuale della African Development Bank dopo essere stata in India e Cina e mentre si prepara a recarsi in Arabia Saudita e in Egitto. Nel frattempo Carstens, atteso a Washington la prossima settimana, ha incontrato i leader indiani a Nuova Delhi per cercare consenso intorno alla sua candidatura.
Il ministro delle Finanze francese sembra la favorita, soprattutto per il ruolo che dovrà esercitare il Fmi nella crisi del debito dell’Eurozona, nonostante la tegola giudiziaria in cui è incappata la candidata. Era attesa per oggi, ma è stata rinviata all’otto luglio, la decisione della Corte di giustizia francese sull’apertura o meno di un’inchiesta formale nei confronti della Lagarde per abuso d’ufficio riguardo al cosiddetto affaire-Tapie.
Dal canto suo il messicano Carstens, che puntava su un sentimento di rivincita dei paesi emergenti che mai hanno avuto un loro uomo alla guida del Fmi, non è riuscito a costruire intorno a sé una coalizione di questi paesi né tantomeno è riuscito ad ottenere un sì dai Bric che anzi “in privato hanno già ammesso che con ogni probabilità sosterranno la Lagarde” ha detto l’ex membro del board del Fondo monetario, Domenico Lombardi.
Chi la spunterà e siederà nella poltrona che fu di Strauss-Kahn? Entro il 30 giugno si avrà il verdetto definitivo. E la Lagarde, che oggi ha ottenuto ufficialmente il sostegno dei paesi africani, sembra in pole position.

Pubblicato in: News

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