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La Ue a Profumo: il piano Mps è troppo soft. Oggi asta Bot. Pioggia di trimestrali

L’eurocommissario Almunia chiede d’inasprire il piano Mps – Oggi asta Bot – Attesa per Fed e Bce – Valanga di trimestrali in arrivo: Fiat e Rcs in copertina – In una settimana Telecom Italia, sull’onda del consolidamento europeo, ha recuperato il 12%, H3G rilancia le trattative per la fusione – Facebook (+31%) regina delle Borse – Borsa piatta in apertura.

La Ue a Profumo: il piano Mps è troppo soft. Oggi asta Bot. Pioggia di trimestrali

Parte male la settimana dei mercati. A Tokyo, causa la forte rivalutazione dello yen salito a quota 97 per un dollaro, la Borsa sta accusando un calo attorno al 3 pr cento. Tre le cause del ribasso: a) il governatore della Bank of Japan, Haruhiko Kuroda, ha dichiarato che “ci vorrà tempo” per portare l’inflazione al 2% come previsto dall’Abenomics; 2) il cattivo stato di salute dell’industria cinese, che a giugno ha accusato una forte caduta dei profitti; c) la cautela in vista del vertice della Federal Reserve.

A scaldare l’atmosfera domestica, intanto, arriva via Financial Times una lettera della Commissione Ue del 16 luglio: il commisario Joaquin Almunia boccia, in quanto troppo “soft” il piano presentato dall’Italia per Mps. Tre le contestazioni: a) previsioni troppo ottimistiche del piano industriale; b) troppo blande le coseguenze del salvataggio per gli obbligazionisti, a partire dalla Fondazione titolare dei fresh bond; c) dubbi sulla paga dei manager. Sia Alessandro Profumo (500.000 euro) che Fabrizio Viola (400.000) sono entro i parametri previsti pr le banche in crisi, ma mancano i dettagli richiesti sui bonus.

LA PAROLA AI GOVERNATORI.  OGGI L’ASTA BOT

Settimana calda, dunque, non solo per il meteo. In chiave italiana, oltre alla raffica di trimestrali ed alle aste del Tesoro di fine mese, pesa l’attesa per la decisione della Cassazione sul processo Mediaset, da cui dipende la sorte parlamentare (oltre che politica e giudiziaria di Silvio Berlusconi).

Gli appuntamenti chiave della settimana, però, riguarda ancora una volta le banche centrali, prima la Fed poi la Bce.

Domani inizia la due giorni del Fomc, overo il vertice del comitato monetario della Federal Reserve, l’ultimo prima del tradizionale meeting di metà agosto a Jackon Hole, Wyoming, da anni palcoscenico preferito da Ben Bernanke per illustrare la strategia d’autunno della banca centrale.

I mercati si aspettano dalla conferenza stampa di mercoledì sera un’indicazione più precisa sui tempi del tapering, cioè sulla riduzione degli acquisti sul mercato della banca centrale Usa. Ma sullo sfondo pesa ormai il conflitto, violento, per la successione a gennaio di “Ben l’elicottero”: una metà dei parlamentari democratici si è schierata a favore di Janet Yellen, vice di Bernanke, ma soprattutto contro Lawrence Summers, gradito a Obama ma soprattutto al sistema finanziario che deve a lui e Robert Rubn l’ondata di deregulation fine anni Novanta.

Giovedì toccherà al direttorio Bce. Mario Draghi prenderà atto dei primi segnali di ripresa dell’eurozona e confermerà la guidance del costo del denaro a livelli bassi. Ma i mercati si attendono novità sul fronte degli strumenti  contro il credit crunch: nelle ultime riunioni il presidente della Bce non ha lesinato i colpi  a sorpresa. Difficile che rinunci ad un gesto forte ad un anno esatto dalla storica sortita a difesa dell’euro che ha salvato la moneta unica. 

Dopo il successo dell’asta Ctz il Tesoro scende in campo stamane con i Bot a 6 mesi. Le aste di fine mese si completeranno domani con l’offerta di Btp a 5 e 10 anni.

APPUNTAMENTI:  FIAT E RCS IN COPERTINA

Settimana densa di scadenze per la corporate Italia.

Tra le trimestrali più importanti:

Fiat Group, cda e conference call (ore 17,30) con gli analisti sui conti dei primi sei mesi d’esercizio. Martedì 30 luglio. Viva attesa per eventuali novità dal Delaware: il giudice dovrebbe pronunciarsi sul prezzo delle azioni Chrysler in mano al fondo Veba del sindacato Usa.

Italcementi Group, conference call mercoledì 31 luglio (ore 16).

Fiat Industrial. conference call (ore 16) mercoledì 3 luglio.

Autogrill. conference call mercoledì 31 luglio (ore 17). World Duty Free Spa, spin -off del gruppo,  sbarcherà in borsa i primi giorni di ottobre: Intanto Gian Mario Tondato, ha affermato che la società potrà vedersi costretta alla scelta dolorosa di lasciare l’Italia se non si rivede l’intero sistema delle concessioni delle aree di servizio lungo le autostrade:  in 9 anni ha il peso dell’Italia sul totale del gruppo è sceso di oltre 30 punti.

Rcs Media Group Conference Call giovedì 1° agosto (ore 10.30)

Enel conference call giovedì 1° agosto (conference call ore 18)

Mediaset Conference call giovedì 1° agosto (ore 18)

Prysmian Group conference call 1° agosto (ore 18)

Banca Intesa  Conference call venerdì 2 agosto (ore 15)

I NUMERI DELLA SETTIMANA: TELECOM AL TOP

Sotto i riflettori anche Telecom Italia: torna a muoversi il dossier sullo scorporo della Rete e l’ad di 3 Italia, Vincenzo Novari, fa sapere che le discussioni con Telecom sono state interrotte ma potrebbero essere riprese in autunno.

Migliore blue chip italiana nell’ultima settimana è stata Telecom Italia con un rialzo del 12%. Tra i telefonici europei spicca e-Plus +19% dopo l’accordo con Telefonica +6,7%.

Peggiore blue chip è Stm -13% nella settimana.

La Borsa di Milano tiene le posizioni guadagnate con i recenti allunghi e chiude la settimana con un rialzo dell’indice Ftse Mib dell’1,7%. Venerdì il principale indice di Piazza Affari ha terminato la seduta a 16421 punti (-0,05%).

Ha fatto peggio il resto d’Europa. L’indice Eurostoxx -0,3% chiude la settimana con un segno negativo per la prima volta da 5 settimane.

Stamane sia la City che Euronext sono chiamati a valutare il merger del secolo nel mondo della pubblicità: la fusione, valore 35 miliardi di dollari, dell’americana Ominicom con il colosso francese Publicis.

Continua intanto la campagna delle trimestrali, dopo un avvio in alcuni difficile. 

Tra i bilanci deludenti Basf scende del 5,9% e Abb -4,7% . Siemens -4,5% dopo aver annunciato che non riuscirà a raggiungere l’obiettivo di un margine industriale del 12%. Capitombolo della svizzera Sulzer -19%.

Al contrario, chiudono in terreno positivo le grandi banche spagnole, Bbva e Banco de Santander.

Le ombre sul “tampering”, cioè la riduzione di acquisti sui mercati da parte della Fed ha frenato la corsa di Wall Street. L’indice S& P -0,1% chiude in lieve ribasso per la prima volta dal 21 giugno. Altrettanto lieve il progresso dell’indice Dow Jones +0,1%.

In Usa si avvia alla conclusione la campagna delle trimestrali. Finora il 73 per cento delle società ha battuto le stime, il 57 % ha indicato previsioni in miglioramento per il terzo trimestre.

Regina della settimana è stata  Facebook +31%, sull’onda dei risultati. Apple sale del 3,8%.

Maglia nera a Caterpillar -4,2%, colpita dal rallentamento delle vendite in Asia.

Tempi duri per Expedia -27%: la concorrenza brucia i margini del campione delle vendite dei biglietti aerei online.    

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