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La speranza di una schiarita sull’Ucraina e le trimestrali Usa rasserenano la Borsa

Lo spiraglio di un possibile compromesso sull’Ucraina in discussione a Ginevra tranquillizza i mercati su cui pesano positivamente anche le trimestrali dei giganti della finanza americana – Tutte in rialzo le Borse europee – Dopo l’exploit di ieri, Piazza Affari va a rilento ma chiude in attivo grazie al forte rimbalzo di Bpm, di Mps, di Azimut e Mediobanca

La speranza di una schiarita sull’Ucraina e le trimestrali Usa rasserenano la Borsa

In finale di seduta Piazza Affari trova la strada dei rialzi e archivia l’ultima seduta prima della pausa per Pasqua con un +0,4%. Poisitive anche le altre principali Borse europee nonostnate le tensioni in Ucraina. Lo spiraglio di un possibile compromesso in discussione a Ginevra e alcuni risultati delle big della finanza amricana allentano le pressioni sui listini. Parigi +0,59%, Londra +0,62%, Francoforte +0,62%.

Lo spread Btp-bund è sostanzialmente stabile a 161 punti base. Si è chiusa oggi con successo la sesta emissione di Btp Italia. L’importo complessivo emesso è stato di 20,564 miliardi e il Tesoro è ricorso alla chiusura anticipata sia per il collocamento retail dei giorni scorsi sia per il collocamento agli istituzionali di oggi. Il titolo, indicizzato all’inflazione italiana (Indice Foi, senza tabacchi), con scadenza scadenza 23 aprile 2020, offre un tasso cedolare (reale) annuo definitivo, pari a 1,65%, pagato in due cedole semestrali.

A Wall Street gli indici sono piatti e risentono di alcuni risultati trimestrali contrastanti. Nell’occhio del ciclone c’è in particolare Google che cede oltre il 3% dopo i conti deludenti del primo trimestre. Hanno invece fatto bene i titoli finanziari come Goldman Sachs che ha battuto le attese con ricavi a 9,33 miliardi e utili netti per 2,03 miliardi di dollari (-7,8% su anno) o 4,02 dollari ad azione. Il consensus indicava utili di 3,49 dollari ad azione su ricavi per 8,7 miliardi.

Buoni i dati macroeconomici. Le richieste di sussidi di disoccupazione sono aumentate leggermente ma è rimasto comunque sui minimi da sette anni. Nel dettaglio, le domande sono aumentate di 2mila unità a 304 mila contro attese per 315 mila richieste. L’indice Fed di Filadelfia ad aprile è salito a 16,6 punti dai 9 punti di marzo. Un balzo che ha spiazzato gli analisti che stimavano un miglioramento solo a 10 punti. L’euro è poco mosso a 1,3830dollari e il petrolio Wti sale dello 0,73% a 104,51 dollari al barile.

A Piazza Affari si è registrata la buona performance del settore finanziario: Bpm +4,8% che continua il rimbalzo dopo il sell off innescato dalla rocambolesca vicenda della bocciatura in assemblea di sabato della riforma della governance. La banca ha ottenuto da Bankitalia il via libera a procedere con l’aumento di capitale nei tempi previsti.Mps sale del 2,81%. Do,mani è stato convocato il cda e il mercato si attende che si deliberi l’innalzamento dell’aumento di capitale a 5 miliardi da 3. Mediobanca +2,49%, Azimut +2,42%. Unicredit + 0,08%. La banca ha presentato oggi domanda di quotazione per FinecoBank. In controtendenza nel settore e tra i peggiori del Ftse Mib c’è il Banco Popolare -2,04%. Oggi le comunicazioni sulle partecipazioni rilevanti della Consob hanno alzato il velo sui movimenti di Ubs nel capitale: con un’operazione datata 9 aprile l’istituto svizzero è salito al 3,827% del capitale per poi ridurre immediatamente la partecipazione il giorno successivo al 2,699%. Male anche Bper -1,77%.

Sul Ftse Mib in evidenza anche Astm +2,21%. In fondo al listino principale invece troviamo Campari che cede il 3%, Autogrill -2,8%, Luxottica -0,97%. Parmalat +0,48%. Oggi l’assemblea ha approvato le modifiche allo statuto con il solo voto favorevole di Sofil (Lactalis).

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