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La Sardegna scommette sulla Borsa: dopo Tiscali tocca al turismo

Portale Sardegna, web agency interamente dedicata all’isola, ha avviato l’iter per la quotazione al circuito AIM Italia di Piazza Affari: “Il nostro obiettivo è l’internazionalizzazione”, spiega il Ceo e fondatore Massimiliano Cossu – La società, fondata nel 2001 (poco dopo la quotazione di Tiscali, finora unica azienda sarda ad approdare in Borsa), ha sede a Nuoro e conta una trentina di dipendenti.

La Sardegna ci riprova. A quasi 20 anni dall’esperienza di Tiscali è il turno di Portale Sardegna, una OTA (online travel agency) dedicata tutta alla Sardegna e fondata nel 2001, due anni dopo l’ingresso in Borsa della prima e finora unica società sarda quotata. La Booking di Nuoro, che ha 30 dipendenti e lavora con 700 strutture ricettive su tutta l’isola, ha avviato l’iter della quotazione sul circuito Aim Italia di Borsa Italiana, quello dedicato alle piccole e medie imprese. Con una ambizione che però è grande: “Diventare internazionali – ha spiegato a FIRSTonline il fondatore e CEO di Portale Sardegna, Massimiliano Cossu -. Al momento la nostra clientela è quasi totalmente italiana, con il target orientato sul turismo familiare, soprattutto dal Nord Italia. Ma quasi la metà dei turisti della Sardegna arriva dall’estero e noi vogliamo essere in grado di espanderci e intercettarli”.

Stavolta il progetto di quotazione si porta dietro la vera eccellenza sarda: il turismo. Il settore, già storicamente fiore all’occhiello, è in ulteriore crescita negli ultimi anni, come del resto in tutto il Paese: il 2016 è stato un anno record con 2,9 milioni di arrivi e una permanenza media di 4,6 giorni, che ha generato 13 milioni e mezzo di presenze nelle strutture ricettive dell’Isola. Nei primi sei mesi del 2017, quindi esclusa l’estate, c’è stata un’ulteriore crescita del 10%, con aumento degli stranieri e boom già a Pasqua. E i risultati di Portale Sardegna, che ha acquisito anche il sito sardegne.com e compete con altre web agency dedicate alla Sardegna come sardegna.com e charmingsardinia.com, sono conseguenti: “La società – spiega Cossu, 44 anni, sardo doc e un passato nella finanza milanese – ha visto il proprio giro d’affari crescere, arrivando a 6,7 milioni nel 2016. Negli ultimi tre anni è anche proseguita l’attività di sviluppo tecnologico con 1,6 milioni di euro di investimenti finalizzati a migliorare la fruibilità dei portali, anche in funzione dei dispositivi mobile”.

La Barbagia infatti non sarà la Silicon Valley, ma tra i punti di forza di Portale Sardegna, oltre alla fortissima specializzazione sul territorio, c’è un presidio web che punta a portare il market share dall’attuale 0,3% all’1,5% almeno: “Al momento abbiamo 8mila turisti l’anno che prenotano con noi, ma gli utenti registrati sono 150mila e i clic in target sono circa 2 milioni, dove con ‘in target’ si intende consapevoli, mirati all’effettivo utilizzo del servizio, anche se a scopo informativo”. Ma come farà un sito relativamente piccolo a scalare un mercato cannibalizzato da Booking? O meglio, cosa offre Portale Sardegna di più o di meglio rispetto alle OTA più utilizzate? “La consulenza e gli sconti – assicura Cossu -. Abbiamo sempre puntato sul travel advisory, con un call center sempre attivo che tiene vivo un contatto diretto col cliente, facendo non solo assistenza ma anche consulenza personalizzata. Con noi il cliente viene seguito da quando mette piede sull’isola a quando se ne va, e può prenotare sia pacchetti che singoli servizi, dagli alloggi, ai trasporti, alle escursioni”.

E’ proprio sui trasporti che Portale Sardegna offre le condizioni più interessanti: con le compagnie marittime lo sconto può arrivare fino al 40%, mentre in generale “su una spesa di circa 6.000 euro possiamo arrivare a offrire una riduzione di 500 euro”, garantisce Cossu. La prenotazione media è di target medio-alto, intorno ai 3.000 euro, anche se per un pacchetto casa+viaggio per una famiglia tipica da 4 persone, per una settimana, il costo può scendere sui 1.300 euro grazie ad accordi con le strutture affiliate, che al momento sono 700 sulle 4.700 dell’isola, ma che con la quotazione sarebbero anche loro destinate a crescere. Intanto, a giudicare dalle recensioni in giro per la rete, il livello di soddisfazione dei clienti è molto alto (sul sito il voto medio è 8,9 su oltre 3.000 recensioni).

Tornando alla parte finanziaria, l’operazione di quotazione come spiegato dallo stesso Cossu “prevede una raccolta di 1,3 milioni euro in aumento di capitale, con un flottante che dovrebbe raggiungere circa il 25%”. L’accesso al listino dovrebbe avvenire nelle prossime settimane, molto probabilmente entro il mese novembre. Una volta completato questo passaggio, i primi progetti di espansione internazionale saranno relativi all’apertura di uffici all’estero: “Abbiamo pensato a Londra, a Dublino e a New York”, ha rivelato il Ceo di Portale Sardegna.

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