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La produzione tedesca fa bene alle Borse: Pirelli e Finmeccanica sugli scudi a Piazza Affari

La conferma dei target 2013 fa volare Pirelli (+7,3%) – L’avvicinarsi delle cessioni di Ansaldo alla base dell’exploit di Finmeccanica (+5,1%) – Entro un mese le decisioni di Telecom – Bene anche Stm e Atlantia – Altra giornata positiva per Piazza Affari (+0,78%) e i listini europei sospinti dalla crescita della produzione tedesca – Vendite su titoli bancari

La produzione tedesca fa bene alle Borse: Pirelli e Finmeccanica sugli scudi a Piazza Affari

Chiusura positiva per il Ftse Mib trainato dal rally di alcuni titoli industriali: + 0,78%. Lo spread BTp bund ha chiuso a quota 256 punti base sui livelli dell’apertura. Vendite invece sulle banche: Bmps -1,11%, Bpm -0,87%,Intesa -0,36%. Telecom debole -0,62% dopo il Cda che ha preso tempo sul dossier H3G e sullo scorporo della rete. “Abbiamo deciso di approfondire molto di più, con l’obiettivo di trovare soluzioni per far salire il titolo e creare ricchezza”, ha detto il consigliere Tarak Ben Ammar, in riferimento a due dei punti trattati dal Cda di questa mattina, vale a dire il piano di scorporo della rete e l’ipotesi di integrazione con 3 Italia, controllata italiana di Hutchison Whampoa. Nuovo cda sul tema tra un mese.

In evidenza a Piazza Affari c’è Pirelli che balza del 7,3% grazie alla conferma dei target 2013 dei ricavi (tra i 6,3 e i 6,4 miliardi) e dell’ebit (tra 810 e 850 milioni di euro), nonostante i conti in calo nel primo trimestre (con un utile quasi dimezzato a 72,1 milioni). Svettano anche Buzzi Unicem +5,63% e Finmeccanica +5,12%. La società aeronautica sale sulle attese dell’avvicinarsi delle cessioni di Ansaldo Sts (+2,81%) e Ansaldo Energia +2,81%. Su quest’ultima indiscrezioni di stampa indicano che il colosso asiatico Doosan vorrebbe stringere entro il termine di negoziazione in esclusiva. Intanto l’ad Alessandro Pansa ha rinunciato per quest’anno alla parte fissa dello stipendio spettante all’amministratore delegato di Finmeccanica (1,6 milioni), mantenendo solo gli 800mila euro lordi dovuti alla sua altra carica di direttore generale. dell’1,2% rispetto al precedente mese di febbraio. Gli analisti si attendevano, invece, una contrazione dello 0,2% su base congiunturale. Su base annua invece la produzione ha segnato un calo del 2,5%.

Dalla Germania è arrivato anche il via libera del consiglio dei ministri a un disegno di legge che permetterà al ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble di approvare in sede Ecofin il passaggio delle competenze di vigilanza bancaria alla Bce. Un passo in avanti verso il progetto di Unione bancaria, di cui la vigilanza è un tassello importante.

Alla chiusura delle Borse europee anche Wall Street procedeva positiva, anche se prudente con rialzi frazionali, dopo i record di ieri: Il Dow Jones saliva dello 0,09% mantenendosi sopra quota 15mila punti, l’S&P +0,26% a 1.630 punti e il Nasdaq +0,38%. Il petrolio Wti sale dello 0,55% a 96,15 dollari al barile, il cambio euro dollaro a 1,3178 +0,76% e l’oro dell’1,13% a 1.465 dollari l’oncia. Il Senato degli Stati Uniti ha dato il via libera all’introduzione delle imposte statali sul commercio online, che ora dovrà essere votato alla Camera, e superare l’opposizione dei repubblicani.

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