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La pace tema del Premio Cimitile. A giugno la mostra ispirata a Guernica e i Premi 2023

Il Premio Cimitile arriva alla XXVIII Edizione e sceglie come tema centrale la pace. Una mostra dedicata a Guernica di Pablo Picasso aperta dal 10 al 17 giugno in occasione delle premiazioni.

La pace tema del Premio Cimitile. A giugno la mostra ispirata a Guernica e i Premi 2023

La pace che si cerca in Ucraina– e non solo lì- fa da sfondo ad una Rassegna ormai tra le più prestigiose d’Italia. Per condannare la guerra è sufficiente ricordare che cosa resta alla fine delle ostilità, oltre ai morti naturalmente. Macerie e tanta pietà. Per l’Ucraina da più di anno ci si mobilita e si discute per un cessate il fuoco senza, tuttavia, vederne i frutti. La pace la vogliamo in tanti, ma il conflitto continua a provocare morti e distruzioni. I simboli e la forza delle immagini irrompono in un mondo globalizzato ma attraversato da conflitti di ogni tipo. Una mostra molto rappresentativa dei disastri incancellabili di una guerra, è senz’altro “Guernica emblema di guerra e di Pace a cinquant’anni dalla morte di Pablo Picasso”, curata da Giuseppe Bacci. Un omaggio al Maestro che la Fondazione Premio Cimitile presenta in occasione della XXVIII edizione del Premio letterario. Era il 1937 quando dal cielo di Spagna, aerei tedeschi e italiani distrussero completamente Guernica, cittadina dei Paesi baschi. Il quadro originale di Picasso conservato al Museo Reina Sofia di Madrid è il simbolo mondiale della pace. L’icona di generazioni contro crudeltà e dittature. La pace, dunque, come tema principale della Rassegna campana che ogni anno premia scrittori, giornalisti, personalità del mondo della politica e della cultura. Tutto si svolge nelle Basiliche Paleocristiane di Cimitile, a pochi chilometri da Napoli, lungo la strada per Avellino. Un sito straordinario nel cuore di una cittadina di 7 mila abitanti, meta di turisti e visite organizzate. Si viene qui per ammirare luoghi di culto del IV secolo con tombe di Santi, mosaici, pitture, sculture. Sito di martiri la cui storia ci porta con il pensiero alle migliaia di innocenti che nelle guerre cadono sotto bombe, colpi di atiglieria, missili, granate. L’aggressione russa all’Ucraina è solo l’ultima in ordine di tempo. Nelle Basiliche ancora si ricorda la storica visita del 1992 di Papa Giovanni Paolo II in preghiera sulla tomba di San Felice, vescovo di Nola, città confinante con Cimitile.

Fondazione Premio Cimitiele 2023

La cultura alleata della pace

Le tradizioni ma anche lo sguardo rivolto al futuro ed alla crescita culturale ispirano dall’inizio il Premio che vanta un ricco Albo d’Oro ( Paolo Mieli, Carlo Cottarelli, Gian Antonio Stella, Aldo Cazzullo, Dacia Marini, Walter Ricciardi, Francesco Rutelli, tra i tanti ). In questa consuetudine intellettuale la pace come valore universale e di fratellanza accompagnerà la settimana dal 10 al 17 giugno del Premio. “Occorre una forte mobilitazione, oggi più di ieri, affinché le forze della società civile esercitino una consistente pressione sui governi, sulle classi politiche, sui cittadini. Si instauri, a tutti i livelli della società, stabilmente quella cultura della pace che rappresenta il maggiore impegno da parte di una società che vuole essere civile ” dice il fondatore e Presidente del Premio Felice Napolitano. Con l’ Associazione Obiettivo III Millennio, Napolitano dalla metà degli anni ’90 ha saputo andare alla ricerca di un palcoscenico che favorisse la lettura e la conoscenza degli autori. L’invito alla pace in un travagliato 2023 è un richiamo ai migliori sentimenti di un popolo che deve restare unito perchè ferite come quelle provocate dalle armi le ha già subite. La comunità nolana, laboriosa e pacifica, patria di Giordano Bruno, apprezza l’annuale ricerca e selezione di lavori creativi da premiare. L’Edizione 2023 è stata presentata nella sede della Regione Campania che è tra i patrocinatori assieme a: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero della Cultura,  Città Metropolitana di Napoli, Curia Vescovile della Diocesi di Nola. Dedicato alla pace è anche il libro che sarà presentato nel corso delle serate del Premio, “L’assedio. Il romanzo di Mariupol” scritto da Andrea Nicastro, giornalista del Corriere della Sera.

Un  Premio che valorizza il territorio

Cimitile e l’area nolana durante l’anno sono sedi di incontri e di convegni internazionali. Gli ospiti non mancano di vistare le chiese paleocristiane, perché “la cultura e il turismo devono ritornare al centro delle strategie complessive della programmazione economica e sociale del nostro territorio”. La lettura e la promozione di libri, scrittori, artisti, sono il veicolo prescelto dalla Fondazione per assegnare il “Campanile d’Argento”, emblema del Santuario di San Felice. Per l’edizione 2023, il  Comitato scientifico presieduto dal giornalista Ermanno Corsi ha assegnato i seguenti riconoscimenti: Sezione I: Opera inedita del genere narrativo: Marco Ponzi “La strategia dell’attenzione” Guida Editori; Sezione II : Opera edita di narrativa: Simona Sparaco, “La vita in tasca”-Solferino; Sezione III: Mario Tozzi: “Mediterraneo inaspettato. La storia del mare nostrum raccontata dai suoi abitanti” – Mondadori; Sezione IV: Opera edita di saggistica, Ezio Mauro: “L’anno del fascismo. 1922. Cronache della marcia su Roma” – Feltrinelli ; Sezione V: Opera edita di archeologia e cultura artistica in età Paleocristiana e Altomedievale, Silvana Rapuano: “Archeologia e storia di un monastero Sant’Ilario a Port’Aurea di Benevento” – Edipuglia; Premio Giornalismo “Antonio Ravel”, Sigfrido Ranucci, conduttore di Report su RAI 3; Premio Speciale a Francesco Vaia, Direttore Generale dell’Istituto Spallanzani di Roma. Personaggi che mostrano una visione avanzata della società, nonostante il peso di profonde ingiustizie. Con il loro lavoro ci aiutano a capire fenomeni complessi. La pace e la cultura restano i rimedi migliori contro ogni sopruso.

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