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La Nuova Zelanda apre il mercato immobiliare ai grandi investitori stranieri: diritto alla residenza con i “visti d’oro”

La Nuova Zelanda ha bisogno di stimolare la crescita economica del Paese e allenta le restrizioni legate alla Golden Visa. L’obiettivo: attrarre investitori stranieri ad alto reddito che con i “visti d’oro” possono acquistare immobili di pregio e ottenere il diritto alla residenza

La Nuova Zelanda apre il mercato immobiliare ai grandi investitori stranieri: diritto alla residenza con i “visti d’oro”

La Nuova Zelanda procede spedita nell’intento di attrarre un numero sempre più ampio di investitori stranieri ad alto reddito in cambio di “visti d’oro” molto meno rigidi rispetto al passato e grazie ai quali è possibile “acquistare”, di fatto, il diritto alla residenza. L’obiettivo? Far crescere l’economia kiwi caduta in recessione nella seconda parte del 2024. È in quest’ottica che la Nuova Zelanda ora apre alla proprietà straniera e consente – con la Golden Visa – di investire (somme ingenti) nel mattone.

Nuova Zelanda: diritto alla residenza con i “visti d’oro”

Il primo ministro neozelandese, il conservatore Christopher Luxon, ha diramato infatti ulteriori novità che si vanno ad aggiungere agli allentamenti delle restrizioni necessarie per ottenere la cittadinanza: il 1° aprile 2025 era stata modificata la misura varata nel 2018 dal precedente governo laburista di Jacinda Ardern che vietava alla maggior parte degli stranieri – esclusi i cittadini di Australia e Singapore in virtù di accordi commerciali – di comprare immobili nel Paese. Un modo per tentare di contenere i malumori della popolazione locale preoccupata dalle ripercussioni sui prezzi delle case e colpita dallo scandalo Peter Thiel, cofondatore di PayPal, al quale furono riconosciute quasi cento residenze pur senza i requisiti. Ovviamente, a risentirne poi sono stati gli introiti.

Ecco quali facilitazioni sono entrate in vigore di recente e quali aspettative nutre il governo neozelandese dall’apertura del mercato immobiliare agli stranieri facoltosi.

Golden Visa Nuova Zelanda: cosa è cambiato

Già da aprile la Nuova Zelanda riconosce la Golden Visa agli stranieri che investono direttamente in asset per almeno 5 milioni di dollari neozelandesi (circa 2,9 milioni di dollari). La notizia è stata accolta positivamente all’estero, tanto che, secondo Reuters, proprio da aprile la Nuova Zelanda ha ricevuto più di 300 candidature alla Golden Visa. Luxon peraltro ha voluto ribadire che in Nuova Zelanda gli immobili di pregio di tale valore corrispondono nel complesso a circa l’1% degli edifici: una sottolineatura, quella del primo ministro, rivolta direttamente all’opposizione secondo la quale una simile apertura all’acquisto (o costruzione) di case significa mettere in difficoltà gli stessi neozelandesi visto che il divieto del 2018 era volto a proteggere il settore immobiliare da speculazioni.

In un post pubblicato su X, il ministro degli Affari esteri Winston Peters ha ribadito che le zone rurali o sensibili saranno escluse dalle vendite agli investitori stranieri. In questo modo, sostiene Peters, il comparto immobiliare sarà comunque protetto largamente seppur garantendo agli investitori d’oro di poter possedere una casa in Nuova Zelanda, con tutti i benefici del caso.

Ulteriori stime arrivano dal giornale online Radio New Zealand che si basa sui numeri di quanti hanno fatto domanda per la Golden Visa: tali stime suggeriscono che l’investimento potenziale equivarrebbe a oltre 1 miliardo e mezzo di dollari neozelandesi. Rnz aggiunge inoltre che il 40% delle domande arriva dagli Stati Uniti dove domina l’incertezza causata dalle politiche economiche di Donald Trump.

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