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La lira turca respira, le Borse rimbalzano e lo spread cala

L’emergenza turca resta ma le tensioni si abbassano e i mercati respirano, anche se il rischio Italia rimane – In leggero rialzo Piazza Affari e tutte le principali Borse europee – Cade Mediaset – Scende il differenziale Btp-Bund.

La lira turca respira, le Borse rimbalzano e lo spread cala

L’Europa dei mercati azionari cerca sollievo dopo due sedute sotto pressione e, sfruttando l’esempio di Tokyo, apre in rialzo grazie alla minore tensione sulla lira turca che recupera oltre il 5% su dollaro e euro assestandosi a 6,55 su dollaro, da 6,88 della chiusura. Il ministero dell’Economia e della Finanze, ha annunciato che oggi ci sarà una conference call con investitori degli Stati Uniti, dell’Europa e del Medio Oriente.  

In recupero anche il mercato del debito italiano. Rispetto ai 278 punti base della chiusura di ieri, il premio di rendimento tra decennale Btp ed equivalente Bund viaggia intorno a 272 centesimi, dopo un tuffo a 269.Il rendimento del Btp scende al 3% da 3,07%. Il  governo italiano scende in campo e cerca di rassicurare i mercati confermando l’impegno per la stabilità delle finanze pubbliche e il percorso per la riduzione del rapporto tra debito e Pil.  

La Borsa di Milano rimbalza dello 0,3%, di nuovo sopra quota 21.000, una soglia giudicata strategica dagli analisti tecnici. In terreno positivo anch Francoforte +0,35% e Parigi +0,25%. Il rialzo si consolida dopo che l’indice Zew e il pil dell’Eurozona sono risultati superiori alle attese.

Il prodotto interno lordo dell’Eurozona, nella seconda stima, nel secondo trimestre è salito dello 0,4% trimestre su trimestre e del 2,2% anno su anno. L’indice Zew relativo alle attese economiche in Germania si è portato a luglio a -13,7 punti rispetto ai -24,7 di giugno, battendo le aspettative del consenso degli economisti. 

Da rilevare sui listini europei il calo del produttore di rame cileno Antofagasta -5,3%  dopo aver registrato un calo dei profitti nel primo semestre dovuto  ai rischi connessi alla tensioni che pesano sul commercio internazionale. 

La miglior blue chip di Piazza Affari è Saipem +3%, promossa da Barclays (outperfom da underperform, target 5,20). “Ci sembra che l’azienda stia finalmente facendo passi da gigante, piuttosto che essere ostacolata dal passato”, si legge nella nota del broker. 

Eni +0,4%. Dopo il rimbalzo in avvio, le banche si sono progressivamente afflosciate: il paniere italiano arretra dello 0,4% circa. Unicredit –0,24%, la più penalizzata nei giorni scorsi a causa dell’esposizione alla Turchia, ha visto spegnersi il rimbalzo registrato in apertura. 

Segno meno per Banco Bpm -1,65%  e Ubi Banca -1,47%. Tra i finanziari, non si arresta invece la corsa di Azimut +1,7%, spinta da un mix di ricoperture e speculazioni, che la vedrebbero nel mirino di Elliott e di Mediobanca -1,65%. 

Ancora brillanti Unipol +3,30% e UnipolSai +2,1%. Generali +0,7%. Da segnalare il tonfo di Mediaset -3,54% dopo un report degli analisti di Morgan Stanley che sono meno ottimisti sulla raccolta pubblicitaria del gruppo in Spagna. Non offre alcun beneficio la notizia che Wanda Nara, compagna di Icardi, parteciperà alla trasmissione sportiva Tiki Taka. 

Telecom Italia +1%. In rialzo, modesto, Astaldi +0,24%. Secondo il Sole24 la trattativa per la cessione delle attività in Turchia non si è fermata, anzi, l’accordo potrebbe essere trovato prima della fine del mese. La società avrebbe ottenuto di essere pagata in dollari.

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