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La Juve ritrova Higuain e primato ma il Napoli punta al controsorpasso

Higuain torna al gol e mette il sigillo alla vittoria della Juve sul Chievo (0 a 2) che vale il primato in classifica ma oggi il Napoli, che ospita il Bologna, cercherà in tutti i modi di scavalcare di nuovo i campioni d’Italia e ritornare immediatamente in vetta.

La Juve ritrova Higuain e primato ma il Napoli punta al controsorpasso

Una notte da padrona del campionato. La Juventus fa il suo dovere battendo il Chievo con un inappellabile 2-0 e si prende la vetta della classifica, seppur in attesa che il Napoli possa rispondere contro il Bologna (ore 15). Se Sarri vincerà tutto tornerà come prima, intanto però è Allegri a piazzarsi in vetta e questo potrebbe influire sullo stato psicologico degli azzurri, costretti a prendersi i 3 punti per non ritrovarsi a inseguire la Signora. Verona dunque vale il momentaneo sorpasso, al termine di una partita opaca ma sostanzialmente dominata senza correre nessun tipo di rischio. A dare una bella mano ci hanno pensato Bastien e Cacciatore, che hanno lasciato il Chievo in 9 per colpa di due rispettive follie. Il francese, appena due minuti dopo aver preso la prima ammonizione, ha pensato bene di strattonare Asamoah sotto gli occhi di Maresca, il terzino invece ha addirittura rispolverato il gesto delle manette, tanto che ora ci si aspetta una richiesta di diritti d’autore direttamente da José Mourinho.

Scherzi a parte, gli episodi hanno tagliato del tutto le gambe a un Chievo già troppo inferiore di suo per contrapporsi alla Juve, figuriamoci con una doppia inferiorità numerica. Eppure i bianconeri hanno dovuto aspettare il 67’ per sbloccare il match: merito di Khedira, bravissimo a battere Sorrentino con un bolide da centroarea. La gara si è decisa lì ma a mettere il sigillo finale ci ha pensato Higuain, che ha interrotto così un digiuno che durava dall’1 dicembre: questo colpo di testa (88’) vale molto meno di quel gol del San Paolo, a livello psicologico però potrebbe rivelarsi ancor più importante. “Siamo tutti contenti per lui ma ciò che contava di più era vincere – ha glissato Allegri. – Questo è un successo molto importante soprattutto perché in trasferta, anche se come intensità dobbiamo migliorare. Il Chievo si è difeso bene e ci ha complicato la vita, poi in undici contro nove era solo questione di avere pazienza”.  

Oggi invece toccherà al Napoli rispondere: 3 punti con il Bologna rimetterebbero a posto la classifica. Sulla carta gli azzurri sono superiori, su questo non c’è alcun dubbio, il problema semmai potrebbe riguardare l’aspetto psicologico. La pressione di vedersi scavalcati dalla Juve c’è, ora si tratta di capire se la squadra di Sarri saprà gestirla da grande oppure no. “Andremo al San Paolo per fare punti, mica per recitare il ruolo delle comparse” ha ringhiato Donadoni, chiarendo che il vero problema del Napoli non sarà la pressione ma il suo Bologna. Se a tutto questo aggiungiamo anche che in campo ci sarà un certo Verdi, protagonista di un rifiuto di mercato che ha fatto più rumore di molti acquisti, il quadro è davvero completo. Sarri vuole vincere a tutti i costi e si affiderà al suo classico 4-3-3 con Reina in porta, Hysaj, Chiriches (Albiol, fermato da un guaio muscolare, non è stato nemmeno convocato), Koulibaly e Mario Rui in difesa, Allan, Jorginho e Hamsik a centrocampo, Callejon, Mertens e Insigne in attacco. Stesso sistema di gioco anche per Donadoni, che tenterà l’impresa con Mirante tra i pali, Mbaye, De Maio, Helander e Masina nel reparto arretrato, Poli, Pulgar e Dzemaili in mediana, Verdi, Destro e Palacio nel tridente offensivo.  

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