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La Germania si candida ad accogliere 500mila profughi

Merkel insiste sulla necessità di quote fisse: “Grecia e Italia non possono farcela da sole”, afferma. A Lesbo, in Grecia, cresce l’emergenza con oltre 20.000 migranti sbarcati. Il vice-cancelliere Sigmar Gabriel alza le stime dell’accoglienza tedesca

La Germania si candida ad accogliere 500mila profughi

La Germania sarà in grado di accogliere 500.000 profughi all’anno per alcuni anni. Mentre Jean Paul Juncker si prepara a presentare il piano europeo per accogliere i profughi, che punta ad assorbire 160.000 migranti (contro i 120.000 ipotizzati inizialmente) il vice-cancelliere, Sigmar Gabriel, leader della Spd, alza le possibilità di accoglienza in Germania: “Ritengo che potremo certamente far fronte a qualcosa come mezzo milione di profughi per diversi anni”, ha spiegato in un’intervista alla tv pubblica Zdf, “non ho dubbi su questi, forse saranno di più”.“Grecia e Italia non possono da sole accogliere tutti i profughi che arrivano sulle coste”, ha aggiunto la cancelliera Angela Merkel, ribadendo a Berlino che servono quote vincolanti.

Gabriel ha però sottolineato che anche altri Paesi dell’Ue devono farsi carico di una parte dei profughi in arrivo in Europa: “Non possiamo prendere quasi un milioni di persone ogni anno e integrarle come se niente fosse nella società tedesca”, ha osservato. Berlino, ha assicurato, continuerà a farsi carico di una quota “largamente sproporzionata” perché “è senza dubbio un Paese forte economicamente” ma “la linea europea deve cambiare” perché non si può gravare solo su Paesi come la Germania, l’Austria e la Svezia.

In Grecia intanto non si ferma l’ondata di arrivi. Per gestire la situazione sempre più critica sull’isola di Lesbo, dove si trovano circa 25000 migranti, il governo e l’Unhcr hanno chiesto rinforzi. Un centro per la registrazione dei migranti è stato allestito in un campo di calcio abbandonato e sarà attivo 24 ore su 24 per i prossimi cinque giorni. Secondo il ministro dell’Immigrazione, Yiannis Mouzalas, l’isola è “sull’orlo dell’esplosione”.

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