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La Fed rompe gli indugi: il 4 maggio aumenterà i tassi di 50 punti base. A luglio la seguirà la Bce?

La Federal Reserve pronta a partire con l’aumento dei tassi all’inizio di maggio – La Bce la seguirà forse già a giugno – Gli effetti del caro-denaro su Borse e bond

La Fed rompe gli indugi: il 4 maggio aumenterà i tassi di 50 punti base. A luglio la seguirà la Bce?

Jerome Powell mette sul tavolo un rialzo di mezzo punto dei tassi Usa nella riunione della Fed del 4 maggio. La segretaria al Tesoro Janet Yellen spiega all’assemblea del Fondo Monetario che, al più presto, si dovrà rivedere l’organizzazione mondiale del lavoro: basta globalizzazione per tutti, accordi solo tra Paesi amici. Aumenteranno i costi, ma la sicurezza viene prima di tutto. I mercati si allineano alle parole d’ordine di Washington, schierata sul fronte della guerra all’inflazione oltre che alla Russia. E l’Europa si accinge a seguire a ruota. Un messaggio forte e chiaro che i mercati registrano senza equivoci: frenano le azioni, specie quelle legate al denaro a basso costo, a partire dai tech Usa e dalle utility di casa nostra, volano i rendimenti delle obbligazioni. La vera scommessa è evitare che la svolta si traduca in recessione.

In discesa le Borse asiatiche e lo yuan

Anche in Asia si fa sentire la pressione della Banca centrale Usa. L’indice Morgan Stanley Asia Pacific, in calo dell’1,2%, è sui minimi delle ultime quattro settimane. Il Nikkei di Tokyo, che non fa parte di questo indice, perde l’1,8%. Kospi di Seul -1%. BSE Sensex di Mumbai -1%. Hang Seng di Hong Kong -0,6%.

Si aggira attorno alla parità l’indice Csi 300 di Shanghai e Shenzhen. Ma tocca nuovi minimi lo yuan, senza che reagiscano le autorità, prodighe di inviti agli investitori istituzionali cinesi (banche, assicurazioni e fondi pensioni) perché comprino azioni. Commenta Jeffrey Halley di Oanda: “Finché i mercati non vedranno il colore del denaro di Pechino, le azioni cinesi rimarranno in difficoltà.

In calo il future sull’indice S&P. Giù il Nasdaq

Il future dell’indice S&P500 è in calo dello 0,3%. Ieri in serata l’indice di riferimento della borsa degli Stati Uniti ha chiuso in calo dell’1,2%, il Nasdaq del 2,1%. Dow Jones -1,05%.

Cade Meta, in ascesa le linee aeree

L’effetto Netflix (ieri ancora in calo) colpisce i cosiddetti Fang. Sotto tiro Alphabet ed Amazon, Meta (ex Facebook) lascia sul terreno il 6,2%. Tiene la old economy, a partire dalle compagnie aeree.

Treasury Note a dieci anni a 2,94%, +3 punti base. Nuovi massimi dal 2018. Torna a schiacciarsi la curva dei tassi: il rendimento del Treasury a cinque anni è a 3,01%.

Musk all’attacco nonostante le “pillole avvelenate”

Elon Musk ha schierato le truppe per la conquista di Twitter. Agli azionisti del social network, senza passare per il board (che ha approvato poison pills antiscalata) verranno offerti 46,5 miliardi di dollari: 25,5 verranno forniti dalle banche (Morgan Stanley in testa) in buona parte con garanzia delle azioni Tesla. Il restante arriverà cash dal miliardario.

Petrolio Brent in calo dell’1%. Oro invariato a 1.951 dollari.

Anche la Bce apre al rialzo dei tassi a partire da luglio

“La nostra politica monetaria dipenderà dai nuovi dati in arrivo e dalle nostre valutazioni, in evoluzione, sulle prospettive”, ha detto a Washington Christine Lagarde subito dopo che Powell, rompendo gli indugi, aveva annunciato che “un rialzo dei tassi di 50 punti base è sul tavolo per il meeting di maggio”.

“L’inflazione – ha detto la presidente della Bce – salirà se i prezzi dell’energia e di altre materie prime aumenteranno ancora e se si verificheranno nuove strozzature nell’offerta”. A quel punto saranno “adottate tutte le misure necessarie per adempiere al mandato della Bce di perseguire la stabilità dei prezzi”. Ma prima della presidente, il vice Luis De Guindos è stato ben più esplicito: la Bce, ha detto a Bloomberg, potrebbe muoversi già a luglio o subito dopo.

Rendimenti dei Btp a 2,57% ai massimi da tre anni. Euro a 1,09.

Il quadro disegnato dai banchieri centrali è stato anticipato dalla corsa dei rendimenti delle obbligazioni. Il decennale tedesco risale a +0,92% e quello del Btp 10 anni a +2,57%, ai massimi dal 2019. Lo spread è stabile a 165 punti base (+0,31%).

Le parole di de Guindos hanno dato una scossa anche all’euro, che riaggancia quota 1,09 contro dollaro, per poi ridimensionarsi poco sotto quella soglia (1,084).

Parigi guida la corsa dei listini. Brilla Kering

Con l’eccezione di Piazza Affari, i listini del Vecchio Continente hanno vissuto una giornata positiva al traino dei buoni risultati in arrivo dalle trimestrali.

Guida la corsa Parigi (+1,36%) all’indomani del duello tv tra Macron e La Le Pen che, secondo i giornali, è stato vinto dal presidente in carica.

Sale Kering (+2,07%) dopo i conti del trimestre (+27,4%), nonostante il rallentamento di Gucci, frenato dalla chiusura di Shanghai.

Nestlè +0,9% a Zurigo. La società ha confermato gli obiettivi dell’esercizio.

Francoforte si apprezza dell’1%, seguono Madrid (+0,47%) e Amsterdam (+0,46%).

Fuori dal blocco è incolore Londra, frenata dal mezzo flop di Anglo American: la produzione del primo trimestre è scesa del 10%, sono abbassate le stime per l’intero esercizio.

Solo Milano in rosso, zavorrata dalle utility

Milano (-0,29% a 24.805 punti) è stato l’unico mercato a chiudere il terreno negativo sotto la pressione delle utility frenate dalla prospettiva dell’aumento dei tassi.

Conti in ripresa, guidance rispettata: vola Saipem +11,8%

A sostenere il listino è stato il balzo di Saipem, +11,8%, partita alla riscossa fin dalle prime battute con conti trimestrali migliori del previsto. Il periodo si è chiuso con un incremento annuo dei ricavi del 20% a 1,94 miliardi e il calo delle perdite a 98 milioni da 120 milioni del primo trimestre 2021.

A sostenere i corsi anche il fatto che Saipem ha segnalato che entro il 31 marzo 2022 i soci Eni (-1,6%) e Cdp hanno versato 646 milioni di euro in conto futuro aumento di capitale, determinando un calo dell’indebitamento finanziario. Snam lascia sul terreno il 3,3%, Terna il 2,3%.

Berenberg lancia Piaggio +4,1%, risale Pirelli

Si conferma sugli scudi Pirelli, +2,63%, dopo la positiva seduta della vigilia. Tra gli industriali sono in rialzo anche Interpump (+1,52%) e Stellantis (+0,95%). Bene Piaggio (+4,1%), promossa da Berenberg.

Le banche archiviano una seduta moderatamente positiva, guidate da Banco Bpm (+0,95%).

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