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La Corte Costituzionale tedesca fa bene alle Borse: banche su a Piazza Affari

Gli investitori tirano un sospiro di sollievo dopo il verdetto della Corte Costituzionale tedesca, che ha definito legittimo l’Esm – In secondo piano l’indice Zew, inferiore alle attese – A trainare Milano sono in primo luogo i titoli bancari: brillano Mps, Mediolanum e Intesa – Intanto, sale il nervosismo per la decisione che domani prenderà il Fomc.

La Corte Costituzionale tedesca fa bene alle Borse: banche su a Piazza Affari

Dopo una mattinata all’insegna della volatilità, nel primo pomeriggio le Borse europee imboccano all’unisono la strada del rialzo. La migliore è Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che intorno alle 14 e 30 guadagna l’1,33%, superando l’importante soglia dei 21mila punti. Seguono Parigi (+0,8%), Francoforte (+0,5%) e Londra (+0,2%). 

Gli investitori hanno tirato un sospiro di sollievo dopo il verdetto della Corte Costituzionale tedesca, che ha definito legittimo l’Esm, il meccanismo a sostegno degli stati europei in difficoltà. La notizia ha posto in secondo piano l’indice tedesco Zew, risultato inferiore alle attese.

A trainare Milano sono in primo luogo i titoli bancari: Mediolanum (+4,28%), Banca Monte Paschi Siena (+4,26%, la speculazione scommette sull’imminente ingresso di un nuovo socio nell’azionariato), Intesa Sanpaolo (+3,96%) e Unicredit (+1,3%, dopo il +5% di ieri). Le prestazioni peggiori sono  invece quelle di Yoox (-2,92%), Pirelli & C (-1,78%), Buzzi Unicem (-0,80%), Prysmian (-0,61%) e Exor (-0,23%). 

Fiat oscilla sulla parità, nel giorno della pubblicazione delle immatricolazioni europee migliorate a febbraio del 5,6%, meno però della media europea. 

Telecom Italia registra un progresso do oltre l’1% nell’attesa della lista dei nomi che saranno proposti per il prossimo consiglio d’amministrazione. Intanto Blackrock ha ridotto la propria quota sotto il 5% del capitale.

Lo spread fra Btpm e Bund  è in live calo, a 178 punti base, con rendimenti sui nostri titoli di Stato decennali al 3,38%. Sul fronte valutario, l’euro è in calo sul dollaro a quota 1.38975. Quanto al petrolio, il Brent scende a 106,04 dollari, mentre il Wti sale a 97,73 dollari. 

Intanto, sale il nervosismo per la decisione che domani prenderà il Fomc, ossia il braccio operativo della Federal Reserve (per questo sarà cruciale anche il dato odierno sull’inflazione americana). 

Wall Street apre in rialzo, con gli investitori che guardano per lo più ai dati macroeconomici arrivati negli Stati Uniti: i prezzi al consumo sono cresciuti in linea con le stime e, anche se inuovi cantieri avviati sono diminuiti, i permessi per costruzioni, indice dell’andamento futuro dell’attività immobiliare, sono cresciuti al massimo da ottobre. Il Dow Jones sale dello 0,23%, a quota 16.28401 punti, il Nasdaq avanza dello 0,16%, a quota 4.286,51, mentre l’S&P 500 cresce dello 0,17%, a quota 1.862,17.  

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