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La Cina frena, la Borsa di Atene riapre. Banche e tlc alla ribalta

Le Borse asiatiche arretrano sulla scia della contrazione delle attività manifatturiere cinesi – Attesa per la riapertura della Borsa di Atene dopo 5 settimane di stop – Nuova pioggia di trimestrali a Piazza Affari che a luglio ha recuperato le perdite di giugno: in vista i conti di Mediobanca, Unicredit, Mps e Atlantia – Telecom attende la fusione Wind-3

La Cina frena, la Borsa di Atene riapre. Banche e tlc alla ribalta

La crisi cinese è destinata a tener banco anche ad agosto. I dati in arrivo stamane da Pechino sono peggiori delle attese, già negative. L’indice Markit che segnala l’andamento delle attività manifatturiere è sceso a 47,8, il livello più basso dall’agosto 2012, molto al di sotto delle previsioni (49,6). Intanto il direttore dell’istituto di statistica di Pechino, Sheng Shongseng, ha dichiarato che la congiuntura resterà debole per i prossimi sei mesi, visto il calo degli investimenti in infrastrutture.

CINA IN PROFONDO ROSSO. GIU’ LE BORSE IN ASIA

Le difficoltà di Pechino hanno messo sotto pressione i listini asiatici. Arretrano Tokyo e Sidney -0,5%, Hong Kong perde l’1%. E’ ripreso il tiro al bersaglio sui titoli quotati a Shanghai -2,3% e Shenzhen che a luglio hanno ceduto il 14% circa.Il pessimo andamento delle Borse cinesi sta condizionando di riflesso le previsioni delle grandi società europee e Usa.

Secondo Factiva, circa la metà delle società dello S&P 500 hanno fatto riferimento alla crisi cinese nelle loro previsioni per il prossimo semestre.

Ancora sotto pressione le commodities: il petrolio apre la settimana a 51,86 dollari il barile nella versione Brent (-0,2%) 46,82 il greggio Wti. Nel corso di luglio, il greggio Wti ha perduto il 21%. Poco meglio il Brent -18%. Di nuovo in difficoltà il rublo -8,1% nel mese. Giù anche l’oro -7,5%.

LA BORSA GRECA RIAPRE DOPO 5 SETTIMANE

Riapre
i battenti oggi, dopo cinque settimane di stop, la Borsa di Atene, segnale eloquente del superamento, almeno nell’immediato, di uno dei focolai di crisi che hanno segnato il cammino dei mercati a luglio. Il dramma greco è tutt’altro che superato, come conferma la decisione del Fmi di non partecipare al terzo piano di aiuti, in assenza di un intervento strutturale sul debito e riserverà nuove tensioni prima del 20 agosto, data di scadenza di una tranche del debito vero la Ue (54 miliardi). Resta viva perciò l’attesa per la reazione del mercato ove restano in vigore le limitazioni sui movimenti dei capitali decise il 29 giugno scorso.

Intanto sono ripresi i colloqui con la Trojka. Tra le misure in discussione dopo l’avvio della riforma delle pensioni – che comprende l’addio a quelle baby e l’aumento dell’età pensionabile – figurano sempre la reintroduzione dei licenziamenti collettivi e l’abolizione della contrattazione collettiva. Intanto sono in corso anche le trattative tra i rappresentanti delle banche greche e quelli della Bce, per scongiurare l’ipotesi che, in caso di ristrutturazioni, si proceda con un ampio ‘haircut’ sui depositi sopra i 100mila euro

MILANO +4,8% RECUPERA A LUGLIO LE PERDITE DI GIUGNO

Luglio ha premiato chi ha puntato sui mercati maturi. Nonostante la crisi greca, in testa alla classifica per le performances ci sono le Borse europee: l’Eurostoxx 600 è cresciuto del 3%, contro il calo dell’8% dell’indice Morgan Stanley dei paesi emergenti. Piazza Affari ha chiuso il mese di luglio con un progresso del 4,8% che va a recuperare la discesa di giugno (-4,4%).

La Borsa milanese ha ampliato la sua performance da inizio anno portandola a +23,8%, confermandosi al primo posto in assoluto fra le Borse dei principali Paesi del mondo e al secondo posto, dietro a Tokio (+24,9%), se le performance vengono calcolate in euro.

Nella nostra valuta, l’americano S&P500 guadagna da inizio anno il 12,5%, il Nasdaq il 19,2%. ??La Borsa di Parigi vanta una performance del 18,9%, Francoforte +15,3%. L’indice complessivo delle Borse europee Stoxx600 è salito a luglio del 3,9% e da inizio anno guadagna il 15,7%. 

In grande ripresa anche il mercati del debito dell’Eurozona. Lo spread tra Btp e Bund è sceso di 54 punti, ritornando ai livelli di maggio. Il rendimento del decennale italiano è scivolato a quota 1,79%.

MARKET MOVERS: OCCUPAZIONE USA, BANK OF ENGLAND

Spicca tra gli appuntamenti della settimana il dato sui nuovi occupati Usa che uscirà venerdì prossimo. La previsione è di 225mila posti di lavoro in più, in linea con i dati di luglio. Nessuna variazione prevista per la percentuale dei senza lavoro, attorno al 5,35. L’attenzione è concentrata sull’andamento dei salari, uno dei dati cui la Fed guarda con maggiore attenzione in vista della decisione sui tassi.

PIAZZA AFFARI: CDA DI ATLANTIA E SALINI. IN ATTESA DI POSTE ITALIANE

A Piazza Affari sono in programma oggi le trimestrali di Atlantia, Astaldi e Salini Impregilo (conference call nel pomeriggio). Si riuniscono anche i cda di Energy, Marr, Molmede Ross. Tra le trimestrali più attese in Europa Heineken, Commerzbank e Porsche.

Tutto è pronto per la richiesta di ammissione in Borsa di Poste Italiane. Il cda e l’assemblea hanno approvato, venerdì 31 luglio la domanda d quotazione e la proposta all’assemblea per l’adozione del nuovo Statuto. In settimana scatterà la fase operativa. Il Tesoro, in quanto azionista di Poste, è pronto a procedere all’alienazione fino a 40% del capitale della società “attraverso il ricorso a un’offerta pubblica di vendita rivolta al pubblico dei risparmiatori in italia, inclusi i dipendenti del gruppo poste italiane, e/o a investitori istituzionali italiani e internazionali”. BancoPosta Fondi SGR ed Anima Holding hanno intanto sottoscritto l’annunciato accordo di collaborazione industriale nel settore del risparmio gestito retail.

VOLA INTESA DOPO I CONTI. ATTESA PER UNICREDIT 

L’attenzione del mercato è concentrata sul settore bancario. Sotto i riflettori ci sarà ancora Intesa: +1,2% venerdì, sull’onda dei risultati annunciati nel pomeriggio. La banca ha dichiarato un utile del secondo trimestre nettamente superiore alle previsioni degli analisti e ha confermato la distribuzione di 2 miliardi di dividendi sull’esercizio 2015. Il titolo è salito dell’1,2%.

Ma l’attenzione è concentrata anche su Unicredit +1%, in attesa del consiglio di mercoledì 5, preceduto dalle voci sul riassetto dei vertici a partire dall’uscita del direttore generale Roberto Nicastro. Per la trimestrale il consensus prevede un utile in rialzo del 12,4% a 453 milioni di euro. Il primo trimestre si è chiuso con un risultato di 512 milioni. Il periodo gennaio-febbraio potrebbe sfiorare quindi il miliardo. Per l’intero anno la previsione è di 2,25 miliardi di euro.

“Federico Ghizzoni – scrive stamane il Financial Times – sta cercando di imprimere una svolta che consenta di aumentare la redditività e dissipare i timori degli investitori su nuove richieste di capitale”. La banca, l’unico istituto italiano con dimensioni globali, è alla ricerca di soluzioni che permettano di alzare il tier one ratio, oggi al 0,1%, sui livelli richiesti dalle regole di Basilea. Non è una missione facile, visti gli aumenti di capitale degli ultimi anni, e la performance di Borsa: solo +2% da inizio anno contro il 50% di Intesa. 

DOMANI I CONTI DI MEDIOBANCA, GIOVEDI’ STAFFETTA IN MPS

Giovedì 6, in occasione del cda Alessandro Profumo si congederà da Banca MontePaschi (+1,7% venerdì) ove subentrerà Massimo Tononi, già presidente di Borsa Italiana. C’è forte attesa per i numeri della banca senese, chiamata a confermare i cenni di ripresa al termine del primo trimestre. Profumo intanto ha rilevato la quota di maggioranza di Equita Sim in mano alla società di private equity Jc Flowers, insieme al top management del broker italiano.

Grande attenzione anche per Mediobanca (+3,1%) in vista dell’approvazione domani dei conti dell’esercizio 2O14/15: Crescono le voci sul possibile shopping della banca sul mercato europeo dell’asset management.

TELECOM ATTENDE LA FUSIONE WIND-3

Forse è la volta buona: il 6 agosto Vimpelcom, azionista di controllo di Wind, presenterà i conti semestrali. Sarà l‘occasione per fornire al mercato le indicazioni sullo stato dell’arte della trattativa per la fusione con 3.

L’operazione potrebbe avere riflessi immediati su Telecom Italia: la riduzione da 4 a 3 dei competitors sul mercato italiano è senz’altro un buona notizia per l’ex incumbent, in attesa di novità sul fronte degli investimenti (e degli incentivi) per gli investimenti nelle reti di nuova generazione.

Possibili reazioni negative per Mediaset l’acquisto da parte di Sky di Mtv, l’editore posizionato al numero 8 del telecomando.
Threadneedle Asset Management ha aumentato la sua partecipazione nel capitale di Ei Towers al 9,124% dal 5,04% precedente.

SOTTO TIRO TREVI PER I PROBLEMI DI DRILLMEC

Riflettori puntati su Trevi Finanziaria Industriale, -14%, minimo degli ultimi dieci anni, dopo aver corretto al ribasso le previsioni per l’intero 2015. La società, partecipata dal Fondo Strategico, dovrà far fronte ad una serie di costi straordinari legati a criticità nell’attività della controllata Drillmec, specializzata nella costruzione di impianti per la perforazione nel settore Oil & Gas.

A causa di avverse condizioni meteo incontrate nell’esecuzione di un contratto, Drillmec subirà una perdita di 82 milioni di euro.
Da inizio anno Trevi è scesa a Piazza Affari del 36%, la capitalizzazione si è ridotta a 294 milioni di euro. Kepler Cheuvreux ha abbassato il target price a 1,8 euro da 2,4 euro. La raccomandazione è Reduce.

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