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La Cina fa paura ma l’exploit di Interpump spinge la Borsa di Milano. Bene anche Maire, Saras e Erg

Il leader mondiale delle pompe idrauliche sorprende i broker. Bene anche Saipem, rumors sulla fusione tra Snam e Terna. Sale il grano, cala il petrolio. L’oro sotto i 1.800 dollari

La Cina fa paura ma l’exploit di Interpump spinge la Borsa di Milano. Bene anche Maire, Saras e Erg

Preoccupa la Cina stremata dal lockdown, i future non promettono nulla di buono in vista dell’apertura delle borse americane. E l’Unione Europea taglia le stime di crescita. In questo quadro intonato al grigio cupo Piazza Affari può contare sulla solidità di Interpump, la multinazionale creata pezzo dopo pezzo dal cavalier Fulvio Montipò, famiglia poverissima, studente lavoratore a Trento negli anni di Renato Curcio, protagonista di decine di acquisizioni prudenti e fortunate che hanno dato vita al leader mondiale nella produzione di pompe idrauliche ad alta pressione. Stamane il mercato premia il titolo Interpump con un rialzo del 7% circa, sull’inda degli eccellenti risultati: +30,1% i ricavi, +24,9& l’Ebitda e prospettive positive anche per il secondo trimestre-premiate dai broker.

L’exploit di Interpump, assieme al nuovo balzo di Saipem +3,5% ed al rimbalzo di Hera e Tenaris entrambi +2,5%, e Maire +4,1% contribuisce a tenere l’indice di Piazza Affari in terreno positivo +0,08%, meglio del resto d’Europa, a partire da Francoforte sotto dello 0,6% e di Parigi. I mercati guardano con timore all’apertura di Wall Street. Ad accendere l’attenzione ci ha però pensato Vodafone +3% a Londra. Emirates Telecommunications Group Company ha acquistato 2,766 milioni di azioni di Vodafone, ovvero il 9,8% del capitale sociale, a un costo di circa 4,4 miliardi di dollari. L’accordo potrebbe portare a possibili partnership commerciali nei settori della ricerca e sviluppo, delle applicazioni tecnologiche e degli appalti.

L’oro scivola sotto i 1.800 dollari per la prima volta da inizio febbraio, spiazzato dalla forza del Dollaro Usa (euri a 1,041).

Il petrolio Brent e Wti sono in calo dell’1,5%. I prezzi del gas ad Amsterdam scendono del 3,4% a 93,50 euro a MWh scommettendo sul via libera condizionato della Commissione europea ai pagamenti delle forniture in rubli da parte degli operatori europei. Le nuove regole sono attese proprio a ridosso delle scadenze dei prossimi pagamenti.

Sale il grano tenero +4%: il prezzo è balzato al massimo da oltre due mesi dopo la decisione di bloccare le esportazioni assunta dall’India, il secondo produttore mondiale,

Il Bitcoin scivola di nuovo sotto quota 30mila dollari. La Banca centrale europea potrebbe avviare lo sviluppo dell’euro digitale, una versione elettronica di banconote e monete, entro la fine del prossimo anno. Lo ha detto Fabio Panetta, membro del Consiglio direttivo della Bce. 

Pochi gli altri temi di Piazza Affari. Salgono Snam +1,9% e Terna +1,4% sull’onda del ritorno di interesse sulla fusione tra le due società

Banche in ordine sparso, Sale Unicredit +1,2%, Intesa in calo dello 0,6%. Giù Nexi-1,6%) che continua a essere bersagliata dalle vendite nonostante i risultati del trimestre positivi.

Raccolta Saras +4,6% in attesa del trimestre e della presentazione agli analisti in giornata. Bene anche Erg + 2,1%, premiata dai risultati superiori alle attese. Il broker Kepler Cheuvreux ha alzato il prezzo obiettivo a 35,7 euro da 34,4 euro precedente.

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