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La Borsa tira il freno, corrono solo le utility e l’oro

Giornata grigia per i listini europei mentre Wall Street viaggia sopra la parità – Pesano le incertezze sulla crisi con Merkel che prende in mano l’Europa – Realizzi sulle banche

La Borsa tira il freno, corrono solo le utility e l’oro

Umore grigio per i listini europei che chiudono in rosso una seduta caratterizzata da incertezza e preoccupazione. L’aumento esponenziale dei contagi negli Stati Uniti, i timori per le frizioni tra Usa e Cina su Hong Kong e le prospettive sulla “peggior crisi economica degli ultimi 100 anni” – come l’ha definita Ursula von der Leyen davanti al Parlamento europeo – scoraggiano gli investitori che decidono di proseguire con la pausa di riflessione avviata ieri, mettendosi definitivamente alle spalle il rally delle settimane precedenti.

Piazza Affari limita i danni, con un -0,57% che però porta il Ftse Mib nuovamente sotto quota 20mila punti. Francoforte (-0,97%), Parigi (-1,24%) e Madrid (-1,61%) segnano cali più pesanti. Perde mezzo punto anche Londra.

Dall’altra parte dell’oceano, dopo un avvio in corsa, si placa l’entusiamo di Wall Street, con il Dow Jones e lo S&P 500 poco sopra la parità. Ancora in rialzo il Nasdaq che, dopo aver aggiornato i massimi storici, guadagna lo +0,8% trainato dalle performance di Apple (+1,8%) e Microsoft (+1,1%). Sul listino tecnologico va in orbita Intersect (+30,5%) dopo che Bloomberg ha scritto che Medtronic (-0,1%) ha presentato un’offerta per acquistare l’azienda basata in California. A battere tutti è però National General, che sale addirittura del 64,5% in seguito all’acquisizione annunciata da parte di AllState: un affare da 4 miliardi dollari.

A pesare sui listini americani sono le opinioni contrastanti sulla crisi economica causata dalla pandemia di Covid-19. Secondo il presidente della Federal Reserve di Atlanta, Raphael Bostic, la ripresa Usa starebbe perdendo slancio in seguito alla risalita dei contagi –  oltre 60mila in un giorno, per un totale che supera i 3 milioni di casi di coronavirus. Di parere diametralmente opposto Larry Kudlow. Il consigliere della Casa Bianca ai microfoni della Cnbc sostiene infatti che tutti i dati macroeconomici punterebbero verso una ripresa a ‘V’. 

Nel frattempo in Europa comincia il nuovo semestre europeo a guida tedesca. La cancelliera Angela Merkel ha presentato il suo programma al Parlamento Europeo, sottolineando la necessità di agire in maniera “unita e coesa”, ma soprattutto di approvare il Recovery Fund prima dell’inizio della pausa estiva. Dello stesso avviso anche i Premier di Italia e Spagna che si sono incontrati a Madrid per far fronte comune in vista del prossimo Consiglio Ue, in programma per il 17-18 luglio.

Il pressing sugli aiuti europei, fondamentali per l’Italia, non basta a tenere in piedi Piazza Affari, zavorrata dalle performance di banche e industriali. Il titolo peggiore della seduta è Banca Generali (-3,78%), nella bufera dopo un’inchiesta del Financial Times. Secondo il quotidiano inglese, l’istituto guidato da Gian Maria Mossa sarebbe coinvolto in un giro di cartolarizzazioni, realizzate da un asset manager svizzero e vendute a investitori globali, legate a crediti di società riferibili alla ‘ndrangheta. “Per Banca Generali l’operazione è di importo molto contenuto ed è stato rimborsato completamente ai clienti”, commenta Equita Sim, mentre l’istituto ribadisce”l’estraneità ai fatti citati e la trasparenza e l’accuratezza nei processi di controllo della banca”.

Vendite anche sui big bancari: Banco Bpm (-2,23%), Unicredit (-0,9%), Intesa Sanpaolo (-1,3%).

Pesanti Stm (-2,89%) e Fca (-2,08%), mentre Atlantia (-2,49%) torna nell’occhio del ciclone dopo la decisione della ministra delle Infrastrutture, Paola De Micheli, di affidare alla società dei Benetton la gestione del nuovo ponte di Genova.

Dall’altra parte della barricata, corrono le utility con Snam (+2,18%) in vetta al Ftse Mib dopo l’ok del Governo al decreto Semplificazioni che introduce iter autorizzativi più veloci per gli investimenti nelle opere infrastrutturali, comprese le reti di trasporto gas. Sugli scudi anche Enel (+1,39%) e Terna (+0,96%). Interpump sale dell’1,34%, mentre continua la scia positiva di Diasorin (+0,4%) che beneficia del lancio del nuovo test per l’individuazione diretta dei ceppi influenzali e del virus respiratorio RSV. 

Fuori dal Ftse Mib crolla Nokia (-7,95%), sui timori che l’azienda stia perdendo il business del suo principale cliente Verizon negli Stati Uniti. JP Morgan ha declassato il titolo a “neutral”.

Passando all’obbligazionario, lo spread sale leggermente, raggiungendo i 168 punti base, mentre il rendimento sul decennale si porta all’1,198%. Prosegue il successo del Btp Futura che nella terza giornata di offerta ha superato gli 1,1 miliardi di euro, sulla base di circa 33 mila contratti. Complessivamente la richiesta è pari a 5,2 miliardi di euro.

Rimane sostanzialmente stabile il petrolio, con il Brent a quota 43 dollari al barile e il Wti a 40 dollari. In rally l’oro, che sfonda i 1.800 dollari l’oncia  (a 1.813 per la precisione), raggiungendo il valore più alto degli ultimi 9 anni. Bene rifugio per eccellenza, da gennaio l’oro ha guadagnato oltre il 17%. 

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