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La Borsa tenta un recupero, brilla Poste

Dopo un avvio in rosso, Milano riparte a metà giornata – Situazione incerta in Europa – Preoccupazioni per la crescita – Doccia fredda su Safilo.

La Borsa tenta un recupero, brilla Poste

Scricchiola la fiducia degli investitori europei, ma le previsioni sui dati in arrivo dall’Eurozona rendono i mercati prudenti fino a un certo punto. Piazza Affari ad esempio rialza la testa, +0,42% a metà giornata, sopra i 21.500 punti e anche le altre Borse europee, seppur di poco, sono sopra la parità. A Francoforte Bayer guadagna l’1,4% sull’annuncio che la causa in corso negli Stati Uniti relativa all’erbicida a base di glifosato ‘Roundup’ è stata rinviata fino a nuovo avviso. Londra +0,35%. Arretra Hbsc-1% dopo l’anticipazione secondo cui il gruppo taglierà fino a 10.000 posti di lavoro per ridurre i costi.

In attesa di novità sul fronte dei dazi e della Brexit, i mercati limitano le oscillazioni. Senza spunti particolari l’obbligazionario. Il Bund tratta a -0,59%. Il Btp decennale allo 0,82% (-2 punti base). Spread a 151 punti base. Poco mosso anche il valutario: il cross euro/dollaro + di poco sotto 1,10.

La fiducia degli investitori nella zona euro è scesa al livello più basso in oltre sei anni a ottobre, con le misure di stimolo adottate dalle banche centrali che non sono riuscite a placare i timori di recessione. in Germania gli ordini dell’industria sono scesi ad agosto dello 0,6% sul mese precedente e del 6,7% su base annua. Entrambi i risultati sono peggiori rispetto alle stime degli economisti.

Intanto in Italia l’Istat fotografa un quadro debole per la nostra economia al mese di settembre. “L’indicatore anticipatore ha mantenuto un profilo negativo, suggerendo il proseguimento della fase di debolezza dei livelli produttivi”, si legge nella Nota mensile sull’andamento dell’economia relativa al mese di settembre. Confindustria stima un andamento piatto dell’economia italiana nel 2019 e una crescita di 0,4% nel 2020 ipotizzando la sterilizzazione degli aumenti di Iva e accise in programma dal prossimo gennaio. Al contrario, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha dichiarato che la stima di crescita dell’economia italiana a +0,6% per il prossimo anno è “equilibrata e persino prudente”.

A Piazza Affari tiene il lusso nonostante le nuove proteste ad Hong Kong: Moncler +0,4%%, Ferragamo -0,1%. Ma la vera doccia fredda riguarda Safilo -7%. Venerdì Kering ha annunciato il innovo della licenza per la produzione degli occhiali Gucci. Cade così la prospettiva dell’acquisto della società veneta come sperato dai mercati.

Non particolarmente brillanti le banche: Unicredit +0,3%, Banco Bpm sulla parità. Meglio UBI Banca +1,2% e Intesa Sanpaolo +0,5%. In grande evidenza Poste Italiane +2,3% che approfitta dell’eco sullo studio della card unica per servizi e pagamenti ipotizzata dal governo. Benino gli industriali, a partire dall’automotive. Fca +0,28%, Pirelli +0,5%: Ubs ha tagliato il prezzo obiettivo a 6,2 euro da 6,5 euro precedente.

Leonardo -0,14%. L’Italia è disposta a rinegoziare il contratto per l’acquisto di 90 bombardieri Lockheed Martin F-35 (costo stimato di 14 miliardi di euro). Secondo Banca Akros (rating buy) l’effetto sarebbe modesto.

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