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La Borsa sorride ma non per la galassia Fca. Brilla Telecom

Listini europei in frazionale rialzo in attesa dei dati sul Pil Usa. La Bce rivede al rialzo la crescita dell’inflazione. Bene l’asta Bot 6 mesi. A Piazza Affari attira lo scorporo della rete Tim, Saipem sale ma Eni debole dopo i conti. Ferrari giù

La Borsa sorride ma non per la galassia Fca. Brilla Telecom

Salgono le Borse in attesa dell’annuncio della crescita del Pil Usa del secondo trimestre, atteso in crescita del 4,2% rispetto al +2% registrato nel trimestre precedente. Potrebbe essere il miglior dato dal 2014.

A Piazza Affari +0,4% l’indice è tornato a sfiorare i 22 mila punti  (21.980 ). Fa meglio Francoforte +0,5%, Parigi +0,3%, Madrid +0,9%.

La Bce ha alzato le stime di crescita dell’inflazione per l’eurozona per i prossimi due anni, ma ha lievemente abbassato quelle relative alla crescita economica. Secondo le stime rese note oggi, Francoforte si attende  ora una crescita dell’inflazione pari all’1,7% in ognuno dei tre anni dal 2018 al 2020. In precedenza le stime erano per una crescita dell’inflazione dell’1,5% quest’anno e dell’1,6% il prossimo.

Il cambio euro/dollaro continua a viaggiare sotto 1,17 a 1,1621. 

Lo spread Btp/Bund cala di poco a 227,9 punti base con il rendimento del decennale italiano al 2,69% dopo che stamani il Tesoro ha collocato 6 miliardi di euro di Bot a 6 mesi a un tasso dello 0,066%, 3 punti base in meno rispetto all’asta analoga precedente. La domanda è stata solida: le richieste hanno raggiunto quota 10,8 miliardi con un rapporto di copertura di 1,8. Il rendimento del Bund tedesco si è fermato a ridosso di 0,40%

I prezzi del greggio ritracciano a 74,42 dollari nella versione Brent in una seduta con scambi sottili ma i futures sono comunque indirizzati a chiudere una settimana positiva sostenuti dall’interruzione dell’Arabia Saudita al trasporto di greggio attraverso una linea navale chiave. 

Debole Eni  -0,8%, che ha chiuso il primo semestre dell’anno con risultati in forte crescita, spinti dal prezzo del Brent e dalla performance dell’Exploration & Production, ma poco sotto le previsioni. Deludono gli oneri straordinari. L’AD di Eni Claudio Descalzi apre all’ipotesi di lanciare il buyback sulle azioni, ma solo se la leva sarà stabilmente sotto il 20%, nell’ambito della politica di remunerazione dei soci. L’acconto sul dividendo è salito a 0,42 euro. Per l’intero anno è previsto un incremento della cedola a 0,83 euro.

Saipem +1%, si spinge su nuovi top da 17 mesi grazie alla promozione di Equita e Banca IMI.

Oggi è in agenda la trimestrale di Mediaset +1%, tra le blue chip.

Telecom Italia +4,6% è la migliore del listino. Il vicepremier Di Maio studia il dossier per lo scorporo della rete. Parere positivo di Mediobanca, Banca Imi ed Equita.

Cnh -0,4%. Kepler rafforza il giudizio Buy portando il target s 12,88 euro. Ieri ha chiuso con un balzo del 10%, dopo aver annunciato un balzo dei margini e aver rivisto al rialzo gli obiettivi.

FiatChrysler -0,4%. Ferrari -1,35%, la peggiore del paniere. Piaggio +2,3%, ricavi del primo semestre +1,2% rispetto all’anno precedente, utile netto +26,2%.

Fincantieri +3,4%, ha archiviato il primo semestre con ricavi, utili ed Ebitda in forte crescita rispetto all’anno scorso. Confermate le linee guida del piano industriale.

Intonazione positiva per le banche, Unicredit +1,7%, Intesa Sanpaolo +1,6%. Banca Monte Paschi sale del’8,9% dopo essere stata sospesa. Ieri Fitch, a borsa chiusa, ha confermato il rating a B della banca senese con Outlook stabile. Il giudizio riflette una migliore qualità degli asset.

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