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La Borsa ritrova coraggio con Unicredit e Tim

Listini europei partiti incerti, ma poi recuperano – Sullo sfondo resta la volatilità per i dubbi sull’esito dei negoziati tra Usa e Cina – In ripresa Saipem e Snam

Dopo un avvio difficile, Piazza Affari si è prima riportata in parità, poi è arrivata a guadagnare lo 0,4%. Salgono anche gli altri listini europei: Parigi +0,34%, Francoforte +0,23%. Vivace Madrid, su di un punto percentuale. In calo Londra (-0,22%). I future di Wall Street anticipano un avvio in rialzo dello 0,3%. Arrivano notizie contrastanti dalle trimestrali europee. I conti di Carrefour (+6%) spingono la grande distribuzione, il crollo di Metro Bank (-30%) pesa sul credito già indebolito ieri dalla trimestrale di Ubs.

Sostenuti gli scambi sul mercato obbligazionario, in attesa della conferenza stampa di Mario Draghi domani, dopo il direttorio della Bce da cui si attendono indicazioni sul possibile varo dei prestiti Tltro. Una decisione è attesa però solo con la riunione del 7 marzo. Il decennale tratta a 2,76% a 253 punti (da 249). La Germania ha collocato 3,2 miliardi del nuovo Bobl (titolo a due anni) a un tasso medio del -0,29% dal -0,22%.

Stamane la Banca del Giappone ha tagliato le stime sull’inflazione, confermando il target per i tassi a breve termine a -0,1% e l’impegno a guidare il rendimento dei titoli di Stato a dieci anni a zero. La stima d’inflazione core per l’anno fiscale che inizia ad aprile, è stata tagliata a 0,9% da 1,4%, a fronte del netto calo dei prezzi del greggio e delle potenziali ricadute dal rallentamento della crescita globale.

Il petrolio Brent ha chiuso in calo del 2%, stamattina il greggio tratta a 61,8 dollari il barile, in rialzo dello 0,5%. Saipem +1,3%. Citi alza il giudizio a Buy. Eni +0,2%. Tenaris +1,8%.

Rimbalza dopo una partenza negativa Telecom Italia (+1% dal -2% di stamane). Il ceo Luigi Gubitosi ha chiesto ad un gruppo di consulenti finanziari di curare la fusione con Open Fiber. In tre ore sono passate di mano stamane quasi 100 milioni di azioni. Ieri l’azione ordinaria ha chiuso in ribasso del 6%, con 387 milioni di azioni scambiate, pari al 2,5% circa del capitale sociale.

Scende Stm (-0,7%) in scia al profit warning lanciato stamane dal produttore olandese Asml dopo previsioni sui primi tre mesi del 2019 inferiore alle previsioni degli analisti. Alla Borsa di Amsterdam, il titolo perde il 4%. Due grandi clienti asiatici della società hanno cancellato gli ordini perché la domanda è fiacca.

Miste le banche: l’indice di settore segna +0,2%. Intesa -0,4%: l’amministratore delegato Carlo Messina ha confermato stamattina le previsioni sul dividendo. Avanza Unicredit (+1%) L’utile netto 2018 è atteso a 2,873 miliardi di euro, secondo il consensus elaborato con 20 analisti pubblicato sul sito web della banca. Il risultato netto del quarto trimestre è visto a 719 milioni, mentre il margine di intermediazione a 4,9 miliardi.

Ubi Banca -0,3%. KeplerCheuvreux taglia il target price a 3,2 euro. Bene Mps (+1,4%) nel giorno del lancio del covered bond da 750 milioni.

In netto calo Bper (-2%). L’ad di Unipol Carlo Cimbri ha raffreddato le attese di una fusione bancaria di grandi dimensioni che possa coinvolgere a breve la compagnia e la banca modenese.

Positiva Atlantia (+1,5%). Atlantia è in rialzo dell’1,5%. Fuori dal listino principale prosegue l’andamento altalenante di Stefanel, oggi +9,6%.

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