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La Borsa rimbalza sulla scia delle grandi banche e delle utility

Piazza Affari, in linea con i principali listini europei, guadagna lo 0,77% dopo due giorni di sofferenza – A guidare il rimbalzo le utility e le grandi banche come Unicredit e Intesa, in una giornata però tendenzialmente negativa per il comparto, soprattutto per le popolari – In evidenza anche Luxottica, Exor e Ferrari.

Sprint finale di Piazza Affari che riesce a chiudere in territorio positivo in rialzo dello 0,77%, in linea con le altre principali piazze europee: Parigi +0,81%, Francoforte +0,64% e Londra +1,16%. I listini, in una giornata volatile, sono stati sostenuti dal calo inaspettato delle scorte di greggio che hanno spinto le quotazioni del petrolio: il Wti ha chiuso in rialzo del 4,26% a 37,42 dollari al barile. Sul fronte dei cambi, la moneta unica si è rafforzata sul dollaro a 1,1387.

A fine seduta è arrivato il sì del Senato alla fiducia chiesta dal Governo sul decreto legge sulle banche. I voti a favore sono stati 171, i contrari 105, un astenuto. Si tratta del via libera definitivo. La legge affronta l’annoso problema dei non performing loans. Il testo prevede una garanzia sulla cartolarizzazione degli Npl che potrà essere richiesta anche da “dagli intermediari finanziari iscritti all’albo”. Il fondo sale da 100 a 120 milioni di euro, mentre le sofferenze potranno essere vendute non oltre «il loro valore contabile netto alla data della cessione. Occhi ora sui titoli bancari che nelle ultime settimane sono tornati nell’occhio del ciclone sui timori che la Bce possa spingere per la cessione dei Npl e che a questi sia applicata una valutazione del 18%, quella proposta dal fondo Apollo per gli asset deteriorati di Banca Carige.

Oggi il comparto ha chiuso le negoziazioni nel complesso in territorio negativo: Banco Popolare è risultato il peggior titolo del Ftse Mib con un calo del 3,38% a 4,77 euro per azione e dopo aver toccato un nuovo minimo storico, così come la sua promessa sposa Bpm ha archiviato un rosso dell’1,39%. Giù anche il risparmio gestito di Banca Mediolanum -2,12% e Anima Holding -1,73%. Ubi -1,25%. Nel settore, fanno eccezione Mps +2,71%, Unicredit +1,71% e Intesa Sanpaolo +1,18%. In cima al Ftse Mib A2a +4,26% che stamattina ha annunciato i risultati del 2015, chiuso con un utile netto di 73 milioni e un dividendo di 0,041 euro (+13%), seguita da Luxottica +2,74%. In luce anche Exor +2.4% e Ferrari +2,29% mentre Fca cede l’1,32% dopo l’annuncio di 500 milioni di investimento nello stabilimento argentino di Cordoba.

E’ l’ultima giornata dedicata al retail per il Btp Italia 2024, indicizzato all’inflazione nazionale. Lo spread Btp-Bund è a 116 punti con rendimento all’1,29%. I mercati guardano ora alla pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della Fed, in uscita stasera. A Wall Street il Dow Jones sale dello 0,37% e il Nasdaq 100 dello 0,91%, l’S&P500 dello 0,61%. Fari su Pfizer e Allergan che rinunciano alla fusione da 169 miliardi di dollari dopo la stretta fiscale del Tesoro Usa.

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