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La Borsa rimbalza, le Popolari soffrono, lo spread scende e al Nasdaq il tracollo di Apple continua

Torna il sereno sulle Borse e Piazza Affari guadagna lo 0,9% – Bene l’asta del Tesoro sui Ctz e lo spread Btp-Bund scende sotto quota 220 – Yoox guida la riscossa del lusso – Scintille di Mediaset – Buone performance di Intesa, Unicredit e Azimut ma le Popolari scivolano ancora – Mediobanca limita i danni dopo l’ispezione di Consob e Gdf – Bene Finmeccanica

La Borsa rimbalza, le Popolari soffrono, lo spread scende e al Nasdaq il tracollo di Apple continua

I dati macroeconomici Usa, in particolare la fiducia dei consumatori inaspettatamente in rialzo, sostengono il rafforzamento dei listini europei e gli scambi a Wall Street. Milano guadagna lo 0,91% nonostante le vendite che colpiscono alcuni titoli bancari e il giudizio negativo reiterato dagli analisti di S&P che hanno confermato che l’outlook sul rating sovrano dell’Italia, attualmente a BBB, resta negativo “perché non siamo certi che gli attuali trend a livello economico e di politiche potranno consolidarsi”.

Parigi +0,98%, Francoforte +0,62%, Londra +0,33%. Lo spread Btp bund chiude attorno ai 217 punti base. Bene l’asta di Ctz 31/12/2015 da 2,5 miliardi di euro di titoli contro una domanda per 4,44 miliardi e rendimento in calo di 32 punti base sull’asta precedente, all’1,031%, al minimo storico. Interessi in calo anche per Madrid che ha collocato bonos a 3 e 9 mesi per 3,1 miliardi di euro a interessi inferiori a quelli della precedente asta del 17 dicembre scorso.

I mercati guardano alla riunione di domani della Fed. I dati in arrivo oggi dal fronte macroeconomico sembrano confermare le attese che la Fed, nell’ultima riunione guidata da Ben Bernanke, ridurrà di altri dieci miliardi di dollari gli acquisti mensili di titoli. Allo stesso tempo le Borse reagiscono nel complesso positivamente, soprattutto all’aumento a sorpresa della fiducia, sperando che l’economia sia abbastanza forte da sostenere la riduzione degli stimoli ormai avviata nella riunione di dicembre, per quanto in versione mini.

Nel dettaglio, a gennaio l’indice sulla fiducia dei consumatori misurato dal Conference Board si è attestato a 80,7 punti segnando un rialzo rispetto ai 77,5 di dicembre mentre il consensus degli economisti si attendeva una flessione. I prezzi delle case nelle 20 maggiori città americane, misurati dall’indice Case-Schiller, sono saliti in novembre del 13,71%, l’aumento maggiore da febbraio 2006.

Hanno sorpreso negativamente gli ordini dei beni durevoli che sono scesi del 4,3% contro attese per un aumento dell’1,8%. Il dato ha innescato un rialzo dei prezzi dei Treasury. Wall Street viaggia contrastata con il Dow Jones che sale dello 0,22%, l’S&P500 dello 0,27% mentre il Nasdaq è in calo dello 0,10%. Sul listino tecnologico male Apple che ha aperto in calo del 7,5% verso i 500 dollari per azione dopo una trimestrale deludente. Ricavi e profitti si sono rivelati sopra le attese ma hanno deluso le aspettative in termini di numero di iphone venduti e quelle sui ricavi del trimestre in corso. Dal fronte delle trimestreali, una larga maggioranza di aziende ha diffuso risultati sopra le attese. Il petrolio Wti balza dell’1,79% a 97,43 dollari al barile. Il cambio euro dollaro si attesta a 1,3657 e l’oro sale dello 0,87% a 1.252 dollari l’oncia.

A Piazza Affari brilla Yoox con un balzo del 10,99% dopo i realizzi delle scorse settimane, Mediaset +6,29% sulla scia di un report di Deutsche Bank che ha confermato il buy e ha alzato il prezzo obiettivo da 4,5 a 5 euro sul miglioramento delle stime sui margini per i prossimi esercizi. Azimut +4,2%, A2A +3,45% e Mediolanum +3,41%.

In fondo al Ftse Mib Banco Popolare -3,8%, Mps -3,31%, Bpm -1,89%. Mediobanca limita i danni con un calo dello 0,75% dopo le indagini della Consob e la Guardia di Finanza per “verificare potenziali abusi di mercato eventualmente commessi nel 2013 nell’ambito di operazioni per le quali Mediobanca ha agito come intermediario negoziatore”, scrive la Consob in una nota. In rialzo dell’1,62% invece Unicredit, +2,07% Ubi, Intesa +1,13%.

Eataly muove verso la quotazione. Ma sui tempi non c’è fretta. “La faremo al momento giusto, dobbiamo ancora coprire un paio di grosse città in Europa”. Lo ha detto il fondatore Oscar Farinetti, a margine di una conferenza stampa, indicando il 2016-2017. Farinetti, che il 24 settembre compirà 60 anni, ha detto che prevede ”a breve” di ritirarsi dai ruoli operativi e di restare chairman della società.

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