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La Borsa in ribasso per l’effetto dividendi

Come previsto, Piazza Affari subisce il calo tecnico (-1,15%) dovuto allo stacco cedola di una ventina di blue chips – Snam, UnipolSai, Azimut e Intesa tra le più penalizzate – In controtendenza Yoox, Banca Mediolanum, Saipem e Banco Bpm – In recupero Wall Street.

Avvio di settimana nel segno della prudenza per le Borse europee. Una dichiarazione di Angela Merkel in visita ad una scuola (“l’euro è troppo debole”) ha innescato nel pomeriggio il rimbalzo della moneta unica, balzata a quota 1,1224 sul dollaro, sui massimi da metà novembre.

Piazza Affari archivia formalmente in calo una seduta che, in realtà, è stata positiva e ha risentito dello stacco delle cedole, che ha pesato per circa l’1,5% sull’indice principale. Il calo di Intesa -4,14%, ad esempio, su traduce in +2,5% se si tiene conto della ricca cedola superiora al 6%.

Al termine della seduta l’indice Ftse Mib chiude a -1,15% a quota 21.318,58. Poco mosse Parigi -0,03% e Francoforte 0,19%. Madrid -0,37% paga la prospettiva di possibili elezioni anticipate. Londra +0,34%.

Più euforici nelle prime battute i listini Usa: il Dow Jones sale dello 0,3%, lo S&P 500 dello 0,2%, Nasdaq +0,5%. Decollano i titoli della difesa dopo gli accordi per 350 miliardi di dollari siglati durante la missione di Donald Trump in Arabia Saudita: Lockheed Martin +2,4%, Raytheon +3,4%-. L’intesa ha bebefciato anche Fincantieri che ha chiuso a 0,91 euro con un progresso dell’1,8%. Secondo Banca Akros l’accordo fra Arabia Saudita e Lockeed Martin potrebbe portare 1,2 miliardi di dollari al gruppo italiano. Bene anche Ford-1,46% dopo il cambio della guardia al vertice.

In attesa del vertice Opec cresce il prezzo del petrolio: il future luglio sul Wti sale dell’1,07% a 51,21 dollari al barile, mentre l’analoga consegna sul Brent guadagna lo 0,91% a 54,1 dollari. A Piazza Affari svetta Saipem +1.95% nel giorno dell’accorpamento (un nuovo titolo ogni dieci già posseduti). Eni +0,33%.

Nel resto del listino si è messa in luce Yoox Net-A-Porter +3,09. Tra le banche Ubi -1,7%%, Banco Bpm +1,3% e Ubi +1,7%. Generali guadagna il 2%, Unipol +2,9%, UnipolSai +1,5%. Giornata di forti rialzi per le aziende del risparmio gestito alla luce del buona andamento della raccolta in questi primi mesi dell’anno: Banca Generali +1,9%, Banca Mediolanum +2,1%, Anima +3,4%.

Per quanto riguarda il settore utility buona performance per Enel +1,1%. Ancora debole invece Fca -1,6% a 9,56 euro dopo le montagne russe della settimana scorsa. La società italoamericana ha richiamato ieri 8.890 auto in Russia per reinstallare il software con cui si aspetta di placare i timori dei regolatori Usa per emissioni eccessive.

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