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La Borsa ignora la Cina e sale con banche e petrolio

In rialzo le Borse europee, a Piazza Affari bene Ubi, Bpm, Bper. In evidenza Saipem dopo i conti, giù Tenaris.

La Borsa ignora la Cina. E, almeno in apertura, apprezza il rimbalzo del petrolio sopra i 34 dollari (Brent consegne maggio 2016). Piazza Affari, alle 10,30 oscilla intorno a +2% ma si muovono in rialzo anche le altre piazze europee. Il tentativo di rimbalzo non cancella di certo le perdite accumulate nei giorni scorsi e la situazione rimane improntata comunque ad una forte volatilità, in un periodo in cui Cina e petrolio rimangono gli osservati speciali. In evidenza le banche (Ubi, Bpm, Bper e Intesa) così come Saipem che ha presentato ieri conti positivi nel quarto trimestre 2015 mentre Tenaris soffre per le perdite realizzate lo scorso anno.

In Cina hanno chiuso le Borse con un vero e proprio crollo: Shanghai ha chiuso a -6,41%, aggravando le perdite già registrate a metà giornata. Quella di Shenzen ha lasciato sul terreno il 7,3 per cento. A pesare sui mercati sono state le preoccupazioni per il rallentamento della crescita cinese e la mancanza di liquidità. Nel 2015 la crescita economica del gigante asiatico è stata pari al 6,9%, il tasso più basso mai registrato in più’ di 25 anni. Secondo gli analisti la sofferenza è stata innestata anche dalla mancanza di liquidità a cui la Banca centrale ha fatto fronte iniettando 340 miliardi di yuan nei mercati.

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