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La Borsa cambia marcia e chiude in leggero progresso ma Mps è sempre nella tempesta. Exploit Exor

Giornata a due facce in Borsa: dopo una mattinata in profondo rosso, Piazza Affari recupera e chiude in lieve rialzo (+0,19) – Guida la ripresa Exor che, grazie all’effetto Ferrari, guadagna più del 5% – Sempre in forte calo Mps che perde il 7% – Le banche continuano a soffrire – In moderato rialzo quasi tutti i listini europei – Bene l’asta Btp

La Borsa cambia marcia e chiude in leggero progresso ma Mps è sempre nella tempesta. Exploit Exor

A un’ora dalla fine delle negoziazioni, Piazza Affari ha ripreso quota riuscendo così a chiudere in territorio positivo +0,19%. Chiusura al rialzo, seppur con guadagni frazionali, anche per le altre Borse europee: Londra +0,15%, Parigi +0,74%, Francoforte +0,35%, Madrid +0,16%.

La giornata, vissuta per buona parte in rosso dai listini europei, è stata condizionata dalla fine del Qe annunciato ieri dalla Fed, ma anche dalle parole del presidente dell’European Banking Authority, l’italiano Andrea Enria, che ha rilevato come anche gli istituti di credito promossi dallo stress test Bce non debbano sentirsi al sicuro. Le vendite sono così scattate sul comparto bancario. In questo contesto, è stato ancora tracollo per Mps e Banca Carige, i due istituti bocciati dalla Bce.

Lo spread Btp-bund ha chiuso a 163 punti base. Nonostante le tensioni, esito positivo per l’asta di Btp a 5 e 10 anni del Tesoro che ha venduto tutti i titoli per 5,25 miliardi di euro. Nel dettaglio, sono stati collocati 2,5 miliardi di euro di Btp quinquennali con tassi in lieve rialzo all’1,23% dall’1,06% precedente e 2,75 miliardi di Btp decennali con rendimenti stabili al 2,44% (2,45% precedente). 

L’inversione degli umori sui mercati è arrivata nel pomeriggio sulla scia di Wall Street e del dato sul Pil americano risultato migliore del previsto. I listini d’oltreoceano hanno aperto in leggero ribasso per poi accelerare il passo alla chiusura dell’Europa: il Dow Jones sale dello 0,89%, l’S&P500 dello 0,34%. Rimane indietro il Nasdaq che sale poco sopra la parità. Tra i titoli, in evidenza Visa e Mastercard.

Secondo la prima lettura diffusa oggi, il Pil Usa risulta crescere a ritmo serrato anche nel terzo trimestre del 2014, mostrando un incremento del 3,5%. Il dato risulta decisamente migliore delle attese che indicavano una progresso del 3%, e si confronta con la revisione al +4,6% del trimestre precedente. Un dato che però allo stesso tempo non lascia tranquilli i mercati che temono un aumento dei tassi di interesse prima delle attese. Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono salite più delle stime ma restano vicino ai minimi in 14 anni.

In attesa del dato sull’inflazione europea di domani, è stato diffuso oggi il dato sulla dinamica dei prezzi in Germania che ha indicato una riduzione mensile a ottobre e un rallentamento su base annuale (+0,8%), sotto le previsioni. A novembre la Bce intende iniziare il programma di acquisti di Abs e intanto ha proceduto alla scelta dei quattro gestori di asset management cui spetteranno materialmente gli acquisti: i quattro intermediari nominati, dopo una procedura di asta competitiva, sono Amundi and Amundi Intermediation, Deutsche Asset and Wealth Management International, Ing Investment Management e State Street Global Advisors.

Il cambio euro dollaro flette dello 0,13% a 1,2616. Il petrolio Wti cede l’1,24% a 81,18 dollari al barile e l’oro perde terreno con un calo del 2% portandosi sotto i 1200 dollari l’oncia.

A Piazza Affari guida i ribassi ancora una volta Mps che chiude in calo del 7,05% dopo aver subito un crollo del 17% ed essere stata sospesa al ribasso. Dal test della Bce il titolo della banca senese ha perso circa un terzo del suo valore e oggi capitalizza 3,4 miliardi. Una performance che rende un eventuale aumento di capitale da 1-2 miliardi ancora più in salita. Secondo peggior titolo sul Ftse Mib il Banco popolare, a -2,25%.

Diverse comunque le sospensioni per eccesso di ribasso che hanno interessato anche le altre banche tra cui Ubi. Carige chiude a -10,67%. Tra i peggiori titoli blue chip anche Yoox (-2,12%) e Saipem (-1,82%). Tra i migliori del Ftse Mib Exor (+5,13%), Luxottica (+2,61%) e Unipolsai (+1,96%).

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