Condividi

La bici batte ogni record di vendite nel 2021. L’Ue prepara una strategia su larga scala per le due ruote

L’industria della bici cresce in fatturato ed occupati. La Commissione Europea prepara un piano per più piste ciclabili e incentivazione all’uso delle due ruote.

La bici batte ogni record di vendite nel 2021. L’Ue prepara una strategia su larga scala per le due ruote

Comuni, cittadini, industria: sono questi i tre attori principali per una nuova mobilità in bicicletta. La Commissione UE sta elaborando una strategia condivisa dai governi per un maggiore uso delle due ruote La notizia arriva assieme a quella della Conebi, la Confederazione europea dell’industria bici, che saluta il 2021 come anno record delle vendite. In 12 mesi l’industria della bici ha fatturato 19,7 miliardi di euro, con un +7,5% sul 2020. La Commissione nella logica della riduzione dei consumi di energia spera che “un’’Europa verde sia un’Europa ciclistica” ha detto la Commissaria per l’Energia, Kadri Simson. Nei nostri Paesi c’è un enorme potenziale per la mitigazione del cambiamento climatico e per l’indipendenza energetica dell’UE. Se questo viene correlato alla promozione dell’uso della bicicletta avremo fatto passi avanti straordinari. In fondo per i cittadini – veri o aspiranti ciclisti- si tratta di un’alternativa a basso costo per migliorare la qualità dell’aria nelle zone urbane e risparmiare sui carburanti. Ed é in questo senso che i Comuni devono preparare più piste ciclabili, organizzare percorsi, incentivare le persone a muoversi senza auto o moto . L’Italia ha il primato nella costruzione ma deve recuperare posizioni sull’uso.

La bicicletta al centro di piani di mobilità urbana

La strategia è in elaborazione insieme a nuove regole per gli investimenti nella rete di trasporto transeuropea. Si parla già dell’obbligo per ogni città con più di 100 mila abitanti di preparare un piano bici entro il 2025. L’obiettivo sarebbe quello di raddoppiare i chilometri di piste ciclabili”, portandoli a 5 mila entro il 2030. Ovviamente c’è lo spazio anche per le bici elettriche. E a questo proposito la Commissione UE vorrebbe ritoccare anche la direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia prevedendo punti di ricarica per le bici con pedalata assistita , spazi dedicati e parcheggi Infine il ruolo dell’industria. I produttori europei i dovrebbero convergere verso un sistema più compatto. Nella logica dell’autonomia strategica dell’UE, l’industria della bicicletta dovrebbe partire dalla produzione dei telai. Oggi in gran parte arrivano dall’Asia, cosi’ come le batterie. Bisogna affrontare una sfida anche tecnologica per mettere in produzione componenti durevoli e più riciclabili . Di buono ci sono anche le previsioni di mobilità che possono portare a un risparmio di cinque milioni di tonnellate di petrolio“.

Nel 2021 gli investimenti complessivi del settore sono stati di 1,75 miliardi di euro, con un aumento del 17% all’anno precedente con una crescita di 9500 posti di lavoro. Paolo Magri, presidente di Confindustria Ancma dice che “i dati confermano che sono in corso profonde trasformazioni, per le quali è necessaria una presa di coscienza più compiuta anche da parte delle istituzioni”. Da un lato c’è una forte domanda che merita di essere valorizzata attraverso l’infrastrutturazione ciclabile e una rinnovata logica di incentivi all’utilizzo, mentre dall’altro si assiste all’evoluzione di paradigmi industriali, economici e produttivi di cui tener conto per coglierne al meglio le opportunità.” Una strategia tra tutti i Paesi potrebbe funzionare”.

Commenta