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La Bce protegge le Borse. Usa e Cina tornano a parlarsi

Il rallentamento morbido degli acquisti pandemici della Bce dà sollievo ai mercati – Un’altra notizia distensiva arriva dal colloquio telefonico di 90 minuti tra Biden e Xi, ma resta la minaccia del Covid – Pignataro conquista la Cerved

La Bce protegge le Borse. Usa e Cina tornano a parlarsi

Una telefonata tra Joe Biden e Xi Jingpin, la prima da febbraio, ha abbassato la tensione tra Usa e Cina. I due, pur senza grandi aperture, hanno parlato per 90 minuti di economia, ambiente e lotta alla pandemia in un clima “costruttivo”, secondo quanto scrivono i media cinesi. Ma Washington, avrebbe detto Xi, deve cambiare i toni inutilmente aggressivi. Non è molto, ma potrebbe esser sufficiente per assicurare un fine settimana positivo ai mercati, rassicurati ieri dai risultati “morbidi” del vertice della Banca centrale Europea. Ma, vent’anni dopo l’attentato delle Torri Gemelle, non mancano le nubi: il Covid -19 riprende vigore, Biden risponde con misure drastiche sui vaccini obbligatori per i dipendenti federali e per buona parte dei privati. Il tutto mentre, da lunedì, decadono i sostegni al reddito per più di dieci milioni di americani spinti a trovarsi un lavoro.

SI RIALZA L’INTERNET GIALLO, SALVI PER ORA I VIDEOGAME

Stamane chiudono in rialzo i listini cinesi: Hong Kong, depressa dalla crisi del tech e dal temuto default dell’immobiliare Evergrande, avanza dell’1,7% (+1% in settimana).

Il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen guadagna l’1%, +3,7% il bilancio settimanale provvisorio. A favore della ripresa gioca la rettifica del South China Morning Post: al contrario di quanto scritto ieri, le autorità non intendono per ora far diventare operativi i divieti in materia di giochi varati alla fine di agosto.

Protagonista è ancora la borsa di Tokyo, con il +0,9% di stamattina, mentre il Nikkei si avvia a chiudere la settimana con un rialzo del 4,2%.

Il Kospi di Seul, in salita dello 0,4%, perde l’1,4% sulla settimana. Il BSE Sensex di Mumbai, poco mosso in avvio di seduta, se resterà a questi prezzi, chiuderà la settimana con un rialzo dello 0,7%.

CALANO I DISOCCUPATI, WALL STREET VA GIÙ

Future in rialzo stamane a Wall Street dopo la quarta seduta consecutiva al ribasso: Dow Jones -0,43%, S&P 500 -0,46%. Giù anche il Nasdaq (-0,25%).

Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono state 310mila: il consensus si aspettava 335mila, mentre il dato precedente revisionato è stato pari a 345mila. Il miglioramento ha favorito il ribasso perché avvicina la data dei tagli agli acquisti della Fed.

CORRE MODERNA, BOOM DELL’ABBIGLIAMENTO PER LO YOGA

Moderna è stato il miglior titolo dell’S&P500 con un rialzo del 6%. La società ha annunciato di aver compiuto il primo passo di un nuovo programma sperimentale che prevede lo sviluppo di un vaccino monodose combinato contro l’influenza e il Covid.

La pandemia ha inciso profondamente sugli stili di vita: continua il boom di Lululemon, leader indiscusso dell’abbigliamento per lo yoga e la meditazione.

Il Treasury Note a dieci anni è a 1,31% di rendimento, +1 punto base. Euro dollaro poco mosso a 1,183. Il petrolio WTI guadagna lo 0,5%, a 68,4 dollari il barile, dal -1,7% di ieri.

LA BCE SCEGLIE UN TAGLIO SOFT: SOLLIEVO SUL MERCATO

Borse europee in ripresa nel pomeriggio, euro sotto pressione, rendimenti e spread in lieve calo. Gli investitori hanno tirato un sospiro di sollievo dopo le novità emerse dalla riunione della Banca Centrale Europea. In sintesi, la Bce ridurrà leggermente gli acquisti di titoli nell’ambito del programma Pepp il prossimo trimestre, compiendo un passo verso l’abbandono delle misure straordinarie di sostegno introdotte contro la pandemia. Nei prossimi tre mesi Francoforte acquisterà titoli nell’ambito del programma Pepp da 1.850 miliardi di euro a un ritmo più lento rispetto agli 80 miliardi al mese dei due precedenti trimestri, ma ha aggiunto che procederà con gli acquisti in modo flessibile, in base alle condizioni di mercato, cercando di evitare un inasprimento delle condizioni finanziarie. Decisivo, al proposito, il direttorio di metà dicembre.

GLI ACQUISTI SCENDONO A 65 MILIARDI/MESE

La Bce adotterà quindi (come previsto) un approccio cauto e moderato. Nei due trimestri precedenti, gli acquisti mensili sono stati mediamente pari a circa 70/75 miliardi di euro. Si prospettano ora 65/70 miliardi di euro mensili. La scadenza naturale del Pepp è a marzo 2022. Una manovra di “recalibration” e non un tapering (termine che nessuno ha voluto pronunciare). Anche perché Christine Lagarde ha gettato acqua sul fuoco dell’inflazione: quest’anno i prezzi saliranno oltre il target del 2%, ma l’istituto ritiene che l’incremento si rivelerà temporaneo e che l’inflazione a medio termine sarà al di sotto del target. Le previsioni sono per un +2,2% quest’anno, oltre l’1,9% di giugno. Per il 2022 è vista a +1,7%, da +1,5% di giugno. Nel 2023 il ritmo dovrebbe ridursi ulteriormente a +1,5%, da +1,4% stimato in precedenza.

LAGARDE: IL PIL UE SALIRÀ DEL 5%

A confortare i mercati hanno contribuito le previsioni sull’andamento dell’Eurozona. “La ripresa economica – ha detto la presidente Lagarde – è sempre più avanzata e le nostre aspettative sono per il superamento dei livelli di attività pre-pandemia per la fine di quest’anno”, aggiungendo che “la diffusione globale della variante Delta potrebbe rallentare” il ritmo della ripresa. Nello scenario base, la Bce si aspetta che il Pil della zona euro cresca del 5% quest’anno, oltre la precedente stima di +4,6%, mentre il prossimo anno la crescita dovrebbe attestarsi al +4,6%, più o meno in linea con la precedente stima di +4,7%.

SU L’EUROZONA. MILANO +0,13%

L’indice di Piazza Affari, sotto la parità in mattinata, ha chiuso così in terreno positivo: +0,13% a 25.909 punti. Ai prezzi attuali, i multipli di mercato del listino italiano sono ancora attraenti: P/E medio di 13,6x nel 2021 e P/E di 12,4x nel 2022. La performance da inizio anno è pari al 16,50%.

Reazione simile nel resto dell’Eurozona: Francoforte +0,11%, Parigi +0,24%. Sono in calo Amsterdam (-0,23%) e Madrid (-0,44%).

SOTTO TIRO LONDRA. IN PICCHIATA EASYJET

Perde nettamente quota Londra, -1,01%, con la sterlina che si rafforza.

Precipita EasyJet (-9%) dopo aver rifiutato un’offerta di acquisto ostile da parte di Wizz Air e aver deciso un aumento di capitale che dovrebbe portare nelle casse fino a 1,2 miliardi di sterline per finanziare la ripresa post pandemia.

BTP, FRENANO SPREAD E RENDIMENTI. OGGI L’ASTA A MEDIO

Scampato il pericolo, corrono i Btp: il rendimento del decennale scende allo 0,68% dallo 0,75% della vigilia, la variazione più importante dallo scorso marzo.

Scende anche lo spread: 102 punti contro i 108/9 delle ultime due settimane. Il Tesoro ha collocato 7 miliardi di euro nel Bot annuale, con rendimenti ai massimi da due mesi.

In calo, seppur di poco anche i Bund (-2 punti). Si restringe anche la forbice con gli altri periferici. Lo spread tra i titoli tedeschi e i Bonos spagnoli si stringe a 65 punti. Il decennale greco tratta in serata a 0,79% (-6,5 punti).

TOD’S (+11%) DÀ UN CALCIO ALLA CRISI

Nel lusso ha preso il largo Tod’s (+11%) sull’onda dei risultati approvati dal cda la sera di martedì. Il rialzo, già robusto in mattinata, ha preso velocità dopo gli annunci della Bce. Mediobanca Securities rileva che “il semestre è stato molto positivo (+60% i ricavi) e suggerisce che Tod’s sta velocemente recuperando il gap con i livelli di pre-pandemia grazie a Cina, Roger Vivier e positivo accoglimento dei nuovi prodotti del marchio”.

EXANE E IL CO2 AFFOSSANO BUZZI

La blue chip peggiore è stata Buzzi (-3,21%, ma -7% in avvio) dopo la bocciatura da parte di Exane, che ha tagliato il rating del gruppo del cemento da outperform a neutral e fissato il nuovo target price a 24,5 euro. La società, esposta negli Usa, paga l’andamento dei cambi e, più ancora, i costi crescenti per la bolletta ambientale.

CORRE SAIPEM, PRYSMIAN GIOCA LA CARTA CINESE

Nel resto del listino brilla Saipem (+2,86%), seguita da Prysmian (+1,81%), trainata dalla prospettiva di una mega commessa in Cina. Al solito brillante Interpump (+1,79%). Recupera Stellantis (+0,54%) dopo il tonfo della vigilia. Corre Ferrari (+1,8%).

BANCHE IN RIPRESA. MESSINA BANCHEIRE TOP IN EUROPA

Poco mosse le banche: Unicredit cede lo 0,28%, Intesa +0,50% nel giorno in cui Carlo Messina riceve per la seconda volta il titolo di miglior banchiere d’Europa. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che gli incentivi fiscali per le aggregazioni bancarie si possono applicare a “più operazioni distinte approvate o deliberate nel 2021”, una risoluzione che alimenta le attese su fusioni multiple. Secondo il broker Bestinver, si tratta di “una buona notizia per coloro che non escludono che, dopo il deal Unicredit-Mps, il nuovo polo possa inglobare anche Banco Bpm.

GENERALI, IL COMITATO NOMINE SARÀ ROVENTE

Generali +0,48%. Del Vecchio e Caltagirone si rafforzano nel capitale in vista della stretta sul rinnovo del cda (il 14 settembre primo appuntamento in comitato nomine).

PIGNATARO CONQUISTA I CONTROLLO DI CERVED

La Ion di Andrea Pignataro e il fondo Fsi guidato da Maurizio Tamagnini hanno conquistato il controllo di Cerved. Ci sono voluti 6 mesi e tre cambi dell’Opa, ma alla fine il 79% degli azionisti del gruppo dei servizi finanziari ha accettato i 10,2 euro proposti. Cerved era sbarcata a Piazza Affari nell’estate del 2014 a un prezzo di collocamento di 5,10 euro, ora si appresta a salutare il listino a un valore che è il doppio. Pignataro con la Ion ha costruito un gruppo di partecipazioni da 20 miliardi di asset, in nove mesi in Italia ha chiuso con successo 4,6 miliardi di deal, tra cui l’acquisto per Cedacri, l’accordo con Illimity e l’Opa su Cerved

ERG FA IL PIENO DI BOND VERDI

In forte calo Autogrill (-3,4%). Piovan, leader nei sistemi di automazione industriale, sale di quasi il 4% dopo i risultati. Erg (+1,56%) ha completato il collocamento di un terzo prestito obbligazionario di importo pari a 500 mila euro della durata di 10 anni a tasso fisso.

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