Condividi

Kruso Art: Arte Accessibile per nuovi collezionisti con U-3 Under 3K euros, asta con lavori sotto i 3 mila euro

L’evento del 6 novembre punta a soddisfare sia i collezionisti alla ricerca di artisti affermati sia chi desidera accedere al mercato con opere di più facile fruizione, grazie alla sessione U-3 Under 3k euros, dedicata a lavori con stima inferiore ai 3.000 euro

Kruso Art: Arte Accessibile per nuovi collezionisti con U-3 Under 3K euros, asta con lavori sotto i 3 mila euro

La sessione U-3 Under 3k euros vede un catalogo che spazia dalla pittura italiana al modernismo birmano, dalla figurazione all’astrazione, offrendo opere alla portata di tutti. A inaugurare la tornata sarà Carlo Mattioli con il suo Senza titolo (lotto 23, stima: €1.500 – 2.500). La sua arte, tra figurazione e informalismo, colpisce per l’intensità cromatica e materica, come nella tecnica mista su carta applicata su tela presentata in asta. Tra le proposte internazionali spicca Rufino Tamayo con l’acquaforte a colori Personaje sentado del 1976 (lotto 21, stima: €800 – 1.200). L’opera riflette la poetica messicana dell’artista, che unisce figurazione e astrazione, con una palette limitata ma ricca di combinazioni creative. Curiosa anche la sperimentazione esotica di Paw Oo Thet, presente con un acquarello su carta del 1991 (lotto 20, stima: €1.000 – 2.000). Tra i principali esponenti del modernismo birmano, Paw Oo Thet fonde tradizione e modernità con colori vibranti e intensi. Dal modernismo asiatico si torna in Italia, al chiarismo lombardo, con Adriano Spilimbergo – foto di copertina – il suo Senza titolo, olio su tela del 1972 (lotto 15, stima: €700 – 900). Le sue scene di vita quotidiana, illuminate da una luce delicata e lirica, sono un esempio perfetto del movimento nato alla fine degli anni ’30.

La sessione di arte moderna e contemporanea

Kruso Art
Alighiero Boetti, Coperte e scoperte, 1989, Ricamo su tela

Questa si distingue per la presenza di opere iconiche, tra cui il ricamo di Alighiero Boetti, Coperte e scoperte del 1989 (lotto 170, stima: €45.000 – 55.000). Realizzata in Pakistan durante gli anni dell’esilio afghano, l’opera riflette il dialogo tra artista e artigiano attraverso le griglie di lettere colorate, trasformando il ricamo in un dispositivo comunicativo collettivo di grande impatto. Non mancano opere del panorama italiano come Dadamaino, con l’idropittura Volume del 1960 (lotto 149, stima: €25.000 – 35.000), che esplora la relazione tra superficie, luce e percezione; e Pier Paolo Calzolari, con la tecnica mista Senza titolo del 1968 (lotto 153, stima: €40.000 – 60.000), simbolo della sua attenzione alle proprietà trasformative dei materiali. Tra gli altri artisti di rilievo, Giuseppe Capogrossi propone Superficie CP/190 (1957-1959, lotto 160, stima: €30.000 – 50.000), mentre Zoran Music con Non siamo gli ultimi (1971, lotto 157, stima: €18.000 – 22.000) racconta, attraverso un’alternanza di astrazione e figurazione, la memoria dolorosa della deportazione nazista e la forza del vissuto tragico trasposta in natura.

Commenta