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Juventus: ok al patteggiamento, multa da 718mila euro, ma niente penalizzazione. Andrea Agnelli a processo il 15 giugno

Il Tribunale Federale Nazionale ha accolto l richiesta di patteggiamento presentata dopo l’accordo tra il club e il procuratore Chiné – Multe anche ai singoli dirigenti – Si chiudono tutte le controversie legali

Juventus: ok al patteggiamento, multa da 718mila euro, ma niente penalizzazione. Andrea Agnelli a processo il 15 giugno

Multa di 718 mila euro, ma nessuna ulteriore penalizzazione in classifica. Il Tribunale Federale Nazionale ha accettato la richiesta di patteggiamento tra Juventus e Procura riguardante il processo “stipendi”. E in Borsa il titolo festeggia guadagnando oltre il 6% a 0,309 euro per azione.

Juve: multe ma niente penalizzazione 

Dopo la penalizzazione di 10 punti inflitta dalla Corte d’Appello della Federcalcio per il caso plusvalenze, il timore era che arrivasse “un’altra mazzata”. E invece il Tribunale federale ha risposto positivamente alla richiesta di patteggiamento, presentata in seguito all’accordo stretto tra i vertici del club bianconero e il procuratore Giuseppe Chinè. 

Nell’ambito del secondo filone sportivo legato all’inchiesta Prisma della procura di Torino, la Juve dovrà pagare una sanzione pecuniaria di 718 mila euro, ma non andrà incontro ad un’ulteriore penalizzazione in classifica. Previste multe anche per i singoli dirigenti: 47 mila a Fabio Paratici, 35 mila a Pavel Nedved, 32 mila a Federico Cherubini, 18,5 mila a Cesare Gabasio, 15 mila a Paolo Morganti, 11,75 mila a Giovanni Manna e 10 mila a Stefano Braghin.

La decisione del Tribunale Federale Nazionale chiude così tutte le controversie legali, visto che anche il club sarebbe pronto a evitare il ricorso sulla penalizzazione da 10 punti, scontata nell’attuale campionato, sul caso plusvalenze.

Agnelli a processo il 15 giugno 

Il secondo dispositivo pubblicato sul sito della Corte della Figc spiega che la posizione dell’ex presidente della Juventus Andrea Agnelli è stata stralciata dal procedimento e rinviata all’udienza del prossimo 15 giugno. Una scelta che nasce dall’istanza congiunta, presentata dai legali di Agnelli e dalla procura federale, “al fine di ottenere un rinvio per proseguire nelle già avanzate interlocuzioni, finalizzate alla valutazione di una proposta di accordo”. In pratica, Agnelli non ha voluto sottoscrivere la rinuncia al ricorso per le plusvalenze e andrà, dunque, a processo. Tutti gli altri ex dirigenti hanno invece rinunciato a ricorsi sia alla Corte d’appello della Figc che al Collegio di Garanzia del Coni.

Juve: “Patteggiamento nell’interesse dei soci”

La Juventus, “pur ribadendo la correttezza del proprio operato e la fondatezza delle proprie argomentazioni difensive” ha ritenuto di accedere all’applicazione di sanzioni tramite il patteggiamento con la procura della Figc “nel miglior interesse della società stessa, dei suoi azionisti e di tutti gli stakeholders (sia appartenenti al mondo dello sport che non)’. Questo quanto si legge nella nota diffusa dal club bianconero, secondo cui, sotto questo punto di vista, “la definizione di tutti i procedimenti sportivi Figc aperti consente infatti alla società di conseguire un risultato certo, mettendo un punto fermo e superando lo stato di tensione e instabilità che inevitabilmente discenderebbe dalla prosecuzione di contenziosi incerti negli esiti e nei tempi”.

Questo permetterà, inoltre, al management, all’allenatore della prima squadra e ai giocatori di “concentrarsi sull’attività sportiva e in particolare sulla programmazione complessiva della prossima stagione (sia con riferimento alle attività sportive che per quanto attiene ai rapporti di business con gli sponsor, le altre controparti commerciali e quelle finanziarie)”.

Gravina: “Il calcio ha ritrovato serenità”

Subito dopo la decisione del Tfn ha parlato il presidente della Figc, Gabriele Gravina: “C’è un momento per la verifica, gli accertamenti e i giudizi, ma c’è anche un momento per decidere e guardare al futuro con maggiore serenità, un momento per la progettualità. Tutto, nel rispetto delle regole. Quest’ultimo atto è previsto dalle nostre norme, dal codice di giustizia sportiva, auspicabile e condiviso. Credo sia il risultato più bello per il calcio italiano l’aver trovato un momento di serenità. Si parla di giustizia sportiva – ha proseguito il numero uno della Federcalcio – non in modo preciso. La nostra giustizia è veloce, puntuale, rigorosa. E credo che nell’arco di 30 giorni, con i termini che sono stati fissati, esaurisce il suo percorso”.

Le motivazioni del filone plusvalenze

Oltre alla decisione del Tfn sono state pubblicate oggi le motivazioni della sentenza con la quale la Corte d’Appello Federale, nell’ambito del processo plusvalenze, ha inflitto al club 10 punti di penalizzazione in classifica. 

“La sanzione della penalizzazione di 10 (dieci) punti in classifica da scontare nella stagione sportiva in corso, anche in un’ottica equitativa, si rivela del tutto idonea a soddisfare i criteri di afflittività, proporzionalità e ragionevolezza”.  La penalizzazione è stata commisurata alle responsabilità dei singoli dirigenti, la Corte Figc ha infatti utilizzato “un criterio di imputazione delle relative responsabilità personali” che si riflette sul quantum della sanzione da irrogare al sodalizio sportivo.

Perché da -15 si è passati a -10? Perché il proscioglimento degli altri membri del cda senza firma ha determinato lo sconto di 5 punti rispetto al -15 inizialmente comminato. Non risulta provato infatti «l’apporto causale» dei dirigenti non operativi.

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