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Juve senza pace: dopo il caso Pogba, Fagioli è indagato per scommesse su siti illegali. Rischia tre anni di squalifica

Sul club bianconero una tegola dopo l’altra: dopo Pogba accusato di doping, scoppia il caso Fagioli, finito sotto indagine sportiva e penale per una brutta storia di scommesse clandestine – Gli avvocati di Fagioli: “Si è autodenunciato e sta collaborando con le autorità” – Juve in emergenza a centrocampo

Juve senza pace: dopo il caso Pogba, Fagioli è indagato per scommesse su siti illegali. Rischia tre anni di squalifica

Non c’è pace in casa Juventus. I bianconeri speravano di aver chiuso ogni polemica con le sentenze estive; invece, la nuova stagione continua a “regalare” casi da prima pagina, anche se non inerenti al campo. E così dopo la sospensione di Pogba, trovato positivo al testosterone al termine del match con l’Udinese, ecco Nicolò Fagioli, finito sotto indagine (penale e sportiva) per una brutta storia di scommesse clandestine. Allegri trema, perché il giocatore rischia una lunga squalifica e lui una vera e propria emergenza a centrocampo, almeno fino al mercato di gennaio, che potrebbe pregiudicare gli obiettivi di alta classifica.

Fagioli indagato per scommesse su siti illegali: rischia da tre anni di squalifica in su

Tutto nasce da un’indagine della Procura di Torino su un giro di scommesse su piattaforme illegali, nel quale è spuntato anche il nome di Fagioli. Il centrocampista bianconero, 22 anni compiuti lo scorso 12 febbraio, avrebbe un ruolo marginale, nel senso che non sarebbe tra gli organizzatori ma solo tra gli scommettitori: penalmente, qualora le accuse dovessero essere confermate, se la caverebbe patteggiando, o al limite pagando un’ammenda. Dal punto di vista sportivo, invece, la situazione è molto più grave perché per gli atleti, come recita l’articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva, vige “il divieto di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della Figc, della Fifa e della Uefa”. Non è ancora certo che Fagioli abbia effettivamente scommesso sul calcio (cosa illegale) o se invece lo abbia fatto su altri sport (cosa permessa), ma è chiaro che la situazione è quantomeno scomoda. L’eventuale violazione del codice sportivo, infatti, farebbe scattare una pena che va dalla semplice sanzione alla squalifica di tre o più anni, alla quale andrebbe poi aggiunta una multa a partire da 25 mila euro.

Gli avvocati di Fagioli: “Si è autodenunciato e sta collaborando con le autorità”

“Nicolò è sereno ed è massimamente concentrato sulla Juventus e sul campionato – hanno affermato Luca Ferrari e Armando Simbari dello studio legale Withers, difensori di Fagioli -. In riferimento alle notizie apparse sulla stampa in data odierna, possiamo rappresentare che il nostro assistito sta affrontando con responsabilità la vicenda, in un’ottica di massima trasparenza e collaborazione con l’Autorità giudiziaria ordinaria e sportiva, come dimostra il fatto di essersi attivato per primo e tempestivamente nei confronti della procura federale. Vedremo quali saranno gli sviluppi, siamo ancora in una fase preliminare, ma vogliamo sottolineare l’atteggiamento proattivo e trasparente sia con la procura ordinaria che con quella sportiva”.

La Figc deciderà entro fine mese, la Juve rischia una vera e propria emergenza a centrocampo

Ora non resta che attendere e valutare gli sviluppi, che dovrebbero arrivare entro i primi di novembre. L’indagine Figc, aperta a inizio settembre dopo la segnalazione degli avvocati di Fagioli, ha un tempo massimo di 60 giorni, dopodiché arriverà la decisione: in caso di squalifica, la Juventus avrebbe un bel problema. Ritrovarsi senza Fagioli dopo aver già perso Pogba, infatti, lascerebbe Allegri con pochissime soluzioni in mezzo al campo, almeno fino al mercato di gennaio. Non è un mistero che i bianconeri avessero già messo nel mirino Hojbjerg del Tottenham per sostituire il francese, ora però potrebbe non bastare, tanto più che gennaio è ancora lontano. In mezzo ci sono oltre due mesi di campionato, con la Juve in lotta per le prime posizioni: rovinare tutto per fatti extra-campo, anche se in assenza di responsabilità diretta, sarebbe davvero difficile da digerire.   

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