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Juve, Milan, Inter: un altro weekend di passione

La Juve rinuncia a Higuain e vira con forza su Tevez – Per l’Apache è in lizza anche il Milan, che però dovrebbe vendere Robinho, Boateng ed El Shaarawy per dare il via a una campagna acquisti totale – Inter: Cassano verso l’addio, per i tifosi Belfodil è già il nuovo Benzema – Ancelotti al Real Madrid, incertezza su Cavani.

Juve, Milan, Inter: un altro weekend di passione

E ora scatenate l’inferno. Superato lo step delle comproprietà (nel quale, come prevedibile, sono girati davvero pochi soldi), per le nostre big è tempo di fare sul serio. Il denominatore comune è lo stesso per tutti: prima vendere, poi comprare. Con queste premesse fare mercato è difficile, prendere i top players quasi impossibile. Ci proveranno comunque i dirigenti nostrani, su tutti Giuseppe Marotta, praticamente obbligato a regalare a Conte almeno un grande attaccante. E viste le complicazioni per Gonzalo Higuain (l’Arsenal gli ha offerto 7,5 milioni a stagione, oltre a 25 al Real Madrid) il dg bianconero ha virato con forza su Carlos Tevez. Per l’Apache è corsa a due col Milan, ma questa è cosa risaputa. La novità semmai sta nella prossima mossa di Marotta, pronto a partire per Manchester per strappare il sì del City. E’ questa la grande missione della settimana che sta per cominciare, trovare l’accordo con gli inglesi (magari inserendo anche Kolarov) per poi chiudere anche con il giocatore. Che si è promesso al Milan, ma i contratti si sa, valgono solo se firmati. La Juve gongola, consapevole di avere con sé il vantaggio – tempo, ma anche di non poter fallire l’operazione per nessun motivo. Riflettori su Tevez, luci soffuse su Jovetic. Ma questo non significa che non ci siano lavori in corso, anzi… Venerdì il procuratore del montenegrino ha visto Paratici a Milano. Dopo le “sparate” di qualche settimana fa, è tempo di abbassare i toni, per rendere reale un sogno complicato, ma non impossibile. 

Sono ore frenetiche a Torino, ma anche a Milano non si scherza. Adriano Galliani ripensa con nostalgia agli anni che furono, quando, su mandato berlusconiano, sbaragliava il mercato con la forza dei soldoni. Oggi le cose sono cambiate e il Milan, se vuole comprare, deve prima vendere. Robinho, Boateng, El Shaarawy: nonostante le smentite dell’ad i nomi sulla lista “uscite” sono proprio questi. Devono però arrivare offerte all’altezza, altrimenti il gioco potrebbe non valere la candela. Spieghiamo meglio: vendere a poco non serve, perché poi i ricavi non sarebbero sufficienti per comprare. E allora la fase di stallo che attraversa Via Turati diventa quantomeno comprensibile. Galliani spera di sbloccare a breve la cessione di Robinho al Santos, oltre che di ricevere un’offerta (almeno una!) per Boateng. Diversa la situazione del Faraone, che partirebbe solo in caso di proposta indecente, a dire il vero però mai arrivata. In quel caso i rossoneri potrebbero reinvestire la cifra per rinforzare tutti i reparti, dalla difesa (a proposito, nel weekend Galliani parlerà con Cellino per Astori) al centrocampo (Poli, ma non solo), fino all’attacco (Tevez). 

E’ soprattutto il reparto avanzato a eccitare i tifosi, e anche quelli dell’Inter non fanno differenza. Da qualche giorno la Milano nerazzurra sogna a occhi aperti con Ishak Belfodil, già soprannominato (con la benedizione di Massimo Moratti) il nuovo Benzema. Paragone azzardato, pur senza disconoscere il sicuro valore del ragazzo. Che però non può arrivare all’Inter fino a quando Cassano e Silvestre non diranno sì ai ducali. E se il Pibe de Bari sembra prossimo al matrimonio (galeotta una telefonata con Donadoni), così non è per l’argentino, più attratto dalla Lanterna di Genova che dal Duomo di Parma. Vedremo cosa succederà, intanto Branca si è cautelato con Pinilla del Cagliari, altro pallino di Mazzarri. 

Settimana importante anche a Napoli, che aspetta con ansia di conoscere il futuro di Edinson Cavani. “Parlo spesso con lui, spero di vederlo qui” ha fatto sapere Rafa Benitez, presentato ufficialmente nella giornata di venerdì. “Con Cavani c’è un ottimo rapporto come prima, i titoli di giornali e tv non esprimono le sue vere parole – gli ha fatto eco Aurelio De Laurentiis. – Per lui Napoli è una culla: lui sente serenità ed esprime il massimo delle sue potenzialità. Certo, se ritiene di averle già espresse ne parleremo”. Sarà, ma i continui apprezzamenti del Matador per il Real Madrid non sono passati inosservati, tanto che a Napoli sono apparsi addirittura striscioni contro di lui. A proposito dei blancos, Carlo Ancelotti è finalmente pronto per sedersi sulla loro panchina. Decisivo Laurent Blanc che, accettando il contratto annuale del Psg (dal 2014 arriverà Wenger), ha di fatto sbloccato il suo futuro. 

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